Il nome di Ridley Scott è inciso nella storia del cinema, della TV e della cultura contemporanea in modo indelebile.
Regista, produttore, artista. Ridley Scott ha trasformato in oro quasi tutto quello che ha toccato. La sua è una carriera incredibile. La sua vita è stata costellata di avventure, ma anche di esperienze molto dolorose. Ripercorriamo insieme la storia di una delle personalità più influenti nella storia di piccolo e grande schermo.
Dagli inizi all'incubo nello spazio
Nato in Inghilterra il 30 novembre del 1937, Ridley Scott è il secondo di tre figli. Insieme al fratello minore, Tony, Ridley inizia a dar voce alla sua passione per l'arte, incoraggiato dal padre che cercò di dissuaderlo - con successo - dall'intraprendere la carriera militare.
Iscritto al Royal College of Art, studia fotografia e dà il suo contributo per la nascita del dipartimento di cinema presso il prestigioso istituto.
Insieme a Tony nel 1965 realizza il cortometraggio Boy and Bicycle, e nello stesso anno debutta come regista televisivo con un episodio della serie TV Z-Cars. Mentre continua a dirigere episodi e puntate di show per il piccolo schermo, inizia a lavorare anche come produttore.
Nel 1977 arriva la svolta: Ridley Scott dirige il suo primo lungometraggio, I duellanti, ispirato da un racconto di Joseph Conrad e interpretato da Harvey Keitel, Keith Carradine e Albert Finney. La storia è quella del lungo contrasto fra due ufficiali durante le guerre napoleoniche e la critica l'accoglie con grande entusiasmo, tanto da assegnargli il premio al Festival di Cannes. L'inizio di una carriera straordinaria è più che promettente.
Nel 1979 Ridley dirige il claustrofobico thriller fantascientifico Alien, che viene premiato con un Oscar per gli effetti speciali e lo consacra subito nel mito del cinema contemporaneo. L'anno successivo il fratello maggiore, Frank, muore per una malattia incurabile. Ha solo 45 anni e Ridley affronta il dolore tuffandosi nel lavoro.
Gli anni 80
Tre anni dopo il grande successo di Alien, Scott firma un altro capolavoro di fantascienza: Blade Runner racconta un futuro cupo in cui androidi indistinguibili dagli esseri umani vengono ricercati dai cacciatori di taglie come Rick Deckard (Harrison Ford). Visivamente ricco di suggestioni, Blade Runner diventa subito una pellicola di culto e viene studiata nelle scuole di cinema di tutto il mondo.
Due anni più tardi firma il più celebre spot televisivo dell'epoca, 1984, per Apple, ed entra di diritto anche nei libri di testo di marketing e pubblicità grazie alla sua società pubblicitaria (fondata insieme al fratello Tony e al collega regista Alan Parker).
Già diventato icona del cinema di fantascienza, per evitare di legare il proprio nome a un solo genere e rimanervi intrappolato, Ridley Scott si dedica a lavori diversi.
Nel 1985 dirige un giovanissimo Tom Cruise nel fantasy Legend - che ottiene una nomination agli Oscar per il migliore makeup - seguito dal thriller Chi protegge il testimone con Mimi Rogers e Tom Berenger, e dal cupo poliziesco Black Rain - Pioggia sporca, con Michael Douglas e Andy Garcia.
Da Thelma & Louise a Il gladiatore
Nel 1991 scrive e dirige Thelma & Louise, che gli regala una nomination agli Oscar per la regia e vince il prestigioso premio per la migliore sceneggiatura originale, firmata da Callie Khouri. Ridley Scott si è definitivamente scrollato di dosso il titolo di regista di grandi film di fantascienza per assumere quello di gigante del cinema.
L'anno successivo è il turno di 1492 - La conquista del Paradiso, diretto e prodotto da Scott per raccontare la storia della scoperta dell'America e il suo atroce impatto sulle vite delle popolazioni indigene. Seguono l'avventuroso L'albatross - Oltre la tempesta (1996), con Jeff Bridges e il manifesto femminista con Demi Moore, Soldato Jane (1997).
Scott lavora come produttore a The Hunger, la serie TV tratta dall'omonimo film del fratello Tony (Miriam si sveglia a mezzanotte, in italiano) con David Bowie. Produce anche il film Il sapore del sangue per poi tornare anche alla regia con quello che sarà il suo maggiore successo commerciale: Il Gladiatore.
Il film vince 5 Oscar e molti altri premi, incassando mezzo miliardo di dollari in tutto il mondo.
Il nuovo millennio e il grande dolore
Nel 2001, Ridley Scott produce e dirige Hannibal, tratto dall'omonimo romanzo di Thomas Harris, che si rivela un altro grande successo commerciale. Nello stesso anno firma anche regia e produzione di Black Hawk Down, premiato con 2 Oscar.
Seguono molti altri successi: Il genio della truffa con Nicholas Cage e Sam Rockwell, Le crociate con Liam Neeson e Orlando Bloom, Un'ottima annata con Albert Finney e Russell Crowe, American Gangster (2 nomination agli Oscar) ancora con Crowe e Denzel Washington, Nessuna verità con Crowe e Di Caprio e Robin Hood, con Crowe e Cate Blanchett.
Scott non sbaglia un colpo, trasformando in oro tutto quello che tocca e ottenendo sempre un grande successo di pubblico e l'apprezzamento della critica.
Il 2012 è l'anno di Prometheus, il prequel di Alien, ma anche l'anno della svolta: dopo aver lavorato come produttore esecutivo per piccolo e grande schermo (ai suoi film, a non solo), Ridley Scott prende una decisione e aumenta il suo impegno con la TV.
Dopo aver firmato diverse serie di successo (da Numb3rs a I pilastri della Terra), nel 2012 Ridley Scott subisce un altro grave lutto. L'adorato fratello Tony, al quale è stato sempre molto legato nella vita privata e lavorativa, si uccide per porre fine alle proprie sofferenze, causate da un male incurabile.
Ridley si tuffa ancora una volta nel lavoro, ma qualcosa è cambiato. Senza Tony, niente è come prima.
Fra cinema e TV
Dopo Prometheus, Ridley Scott produce e dirige diversi altri film. The Counselor - Il procuratore, tratto dal romanzo di Cormac McCarthy, è dedicato alla memoria di Tony come il suo lavoro successivo, Exodus - Dei e Re.
L'opera successiva, The Martian - Il sopravvissuto, segna il ritorno alla fantascienza con la drammatica storia di un astronauta rimasto solo su Marte dopo una missione esplorativa. La pellicola ottiene 7 nomination agli Oscar ma Ridley Scott decide di concentrarsi sul piccolo schermo, prendendosi una pausa dalla regia cinematografica.
In questo periodo continua a lavorare come produttore esecutivo alla splendida serie TV The Good Wife e al suo spinoff The Good Fight, firma la suggestiva serie con Tom Hardy intitolata Taboo e molti altri titoli televisivi, da Strange Angel a The Man in the High Castle e The Terror (entrambi disponibili su Prime Video).
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Nel 2017 torna alla regia con Alien: Covenant e Tutti i soldi del mondo, la storia del rapimento di Paul Getty III. Il film ancor prima di uscire in sala è già famoso per via della frettolosa sostituzione di Kevin Spacey, travolto dallo scandalo per molestie, con Christopher Plummer.
Dopo una pausa di qualche anno dal cinema, dal 2017 al 2021, Scott torna al cinema con ben due film molto discussi The Last Duel e House of Gucci. Nel 2022 ritorna a collaborare con Joaquin Phoenix per portare sullo schermo la storia di Napoleone prendendo ben 3 candidature agli Oscar 2024.
Ridley Scott è attualmente a lavoro per il sequel de Il Gladiatore. La casa di distribuzione cinematografica Paramount Pictures ha reso noto che il sequel del film cult di Ridley Scott uscirà nei cinema americani il 22 novembre 2024.
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