Banksy smascherato: uno studio svela il nome dell'artista

Autore: Agnese Ciccotti ,

Sembra essere arrivata a conclusione la lunga ricerca dell'identità dell'artista di strada più conosciuto, ammirato e temuto degli ultimi anni, colui che tutti chiamano con lo pseudonimo Banksy. Secondo la Queen Mary University, dietro il nome di Banksy c'è Robert Gunningham, artista di Bristol.

Per giungere a questa affermazione, gli studiosi asseriscono di aver utilizzato una tecnica di profiling geografico che arriva all'identificazione personale grazie alla mappatura della sua presenza sul territorio. Una metodologia di analisi a dir poco antiterroristica.

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I risultati dello studio della Queen Mary University sono in realtà solo la prova scientifica di quello che già nel 2008 era stato affermato dal Daily Mail che, anticipando tutti, aveva portato avanti una lunga inchiesta senza però rilevare come si era giunti tecnicamente alla conclusione dello studio.

Una possibile fotografia di Banksy
È questo il volto di Banksy?

Chi è Banksy?

Coperto dall'anonimato, Banksy, o Gunningham se si stabilirà che la ricerca della Queen Mary University è esatta, ha per anni sparso le sue opere per il mondo.

Ha iniziato entrando nei musei più famosi affiancando di nascosto le sue opere a quelle di grandi artisti.
Partendo dai Rats di Londra, ha poi tappezzato i muri di grandi capitali mondiali con disegni di pura e semplice protesta sociale facendo parlare di sé televisioni e giornali di tutto il mondo.

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Il nome di Banksy è associato anche all'immenso raduno di writers Walls On Fire. Nel 1998 Banksy, con l'aiuto dell'amico artista del mondo dei graffiti Inkie, organizzò uno dei più grandi raduni di writers di tutti i tempi: il weekend attirò artisti non solo da tutta la Gran Bretagna, ma anche da tutta Europa, e questo sancì il suo ingresso nel mondo dei grandi nomi della realtà dei graffiti europea.

Sempre mantenendo l'anonimato, ha pensato e diretto la sigla di una delle puntate della celebre serie cartoon #I Simpson.

Copyright Daily Mail
Banksy e arte di strada: rivisitazione di Pulp Fiction
Una delle opere di Banksy ormai perduta: la sua rivisitazione di Pulp Fiction

Le sue opere hanno raggiunto un valore inestimabile, ma questo non ha impedito la rimozione, o la censura, di alcune di esse. Un esempio è il murales che rappresentava gli attori di Pulp Fiction che al posto delle pistole tenevano banane: l'opera, nonostante la sua fama ed il valore artistico raggiunto, è stato comunque rimosso.  

Giù la maschera: Robert Gunningham

Gli avvocati di Gunnigham dichiarano battaglia al gruppo di studiosi che vanta la grande ed attesa scoperta.

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Intanto il nome dell'artista circola nel web. Gunningham sembra essere un 42enne di Bristol, a dir poco sconosciuto, soprattutto se viene messo vicino al nome di Banksy, ormai leggenda a livello mondiale.

Come sia riuscito a rimanere una firma senza un volto fino ad ora è un ulteriore dilemma e anche un'ulteriore opera d'arte.

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Il problema è capire se sarà in grado di continuare nella sua opera, proprio ora che, da semplice esponente di una corrente artistica conosciuta come Guerrilla Art, si è arrivato a pensare a lui anche come una sorta di super eroe dei tempi moderni che con la sua arte denunciava le mancanze della società moderna.

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