The Blacklist: Redemption 1x01 - Complesso di Edipo in chiave spy, la recensione

Autore: Alice Grisa ,

Il debutto di #The Blacklist: Redemption è sotto il segno della potenza sconcertante e immaginifica di una spy lady di ferro (e di ghiaccio): #Susan “Scottie” Hargrave - la cui fredda complessità era stata introdotta già alla fine di #The Blacklist - incarna in una presenza maestosa un conflitto complesso. Ambivalente ed ermetica, Susan declina la propria ambiguità nei confronti di un marito che lei crede sia morto (perché lui si finge morto) e di un figlio che trova sexy ed empatico (anche perché non sa che lui è suo figlio).

Non è (ancora) una riproposizione in chiave federale del complesso di Edipo, ma i segnali sul fatto che questa nuova serie giocherà con ostacoli particolarmente pericolosi, quasi da psicodramma ibseniano, non sono da sottovalutare.

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Le carte in tavola ci sono già tutte, o quasi, a partire dalla dichiarata consequenzialità concettuale e stilistica rispetto a The Blacklist: il titolo dell’episodio riprende l’abitudine di identificarsi con il nome di un supercriminale, che questa volta è Leland Bray.

La narrazione verticale, che presenta il caso dell'episodio, s'intreccia con un mistero orizzontale più grande e controverso, che lega le ceneri di una famiglia (o un nucleo di persone che una volta era tale) tra segreti, bugie e macchinazioni.

La struttura classica e chirurgica della trama presenta il protagonista #Tom Keen (il marito di Lizzie Keen e padre di Agnes) che accede al “mondo straordinario” costituito dalle controverse origini della propria infanzia. A pochi minuti dall'inizio, Tom si lancia praticamente in un buco nero popolato da psicosi e ambiguità.

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La misteriosa telefonata in The Blacklist: Redemption
Tom riceve una telefonata scioccante

Dal cambio di un pannolino alla missione ad alto tasso di rischio è un attimo, per un operativo come lui: Tom, attirato a New York da una chiamata per una presunta eredità da gestire, si trova incastrato in un rompicapo assurdo che coinvolge i propri genitori e una missione per conto dell’Halcyon Aegis, società militare di Scottie che agisce in collaborazione con il governo e ha il compito di reperire – con fini che giustificano i mezzi – una grande quantità di informazioni.

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Ed ecco che Tom si trova catapultato nel caos estetico e nevrotico della Grande Mela, dove una telefonata surreale gli suggerisce la sua vera identità: Tom è Christopher Hargrave, il figlio di Scottie scomparso nel 1988 e poi cresciuto da Frank ed Eva Phelps. Poco dopo, al parco, Tom si trova davanti il volto di... #John Locke di #Lost (un nervoso e irrequieto Terry O’Quinn) che si staglia tra una schiera di alberi, scomparendo e riaffacciandosi come un quadro surrealista di Magritte.

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Terry O'Quinn in una scena di The Blacklist: Redemption
Terry O'Quinn interpreta il padre di Tom

Non è John Locke, ovviamente, ma Howard Hargrave, miliardario e padre di Tom/Christopher, apparentemente affetto da paranoia galoppante e pronto a raccomandazioni estreme come cercare la protezione degli alberi, perché bisogna ripararsi da una presunta e capillare sorveglianza.

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Howard spiega di aver inscenato la propria morte tramite un incidente del jet privato per sfuggire alla trappola di Scottie, la moglie che pubblicamente lo piange e si dimostra estremamente addolorata.

L'uomo ha già un piano pronto per Tom: indurlo a collaborare con Scottie (la sua inconsapevole mamma) per conquistare la sua fiducia e rubare i suoi segreti. Tom arriva rapidamente alla Halcyon dove (ri)trova il team di Scottie: Nez Rowan, Matias Solomon e l’hacker e risorsa tecnologica Dumont.

L’obiettivo è salvare un’ex collega di Tom, Anna Copeland, che è stata rapita insieme al figlio (e al suo orsacchiotto) dal criminale Leland Bray. La Halcyon può usare mezzi fantasiosi, ingegnosi e anche estremi per ritrovare la donna: tra le strategie c’è quella di catturare una splendida nuotatrice che è molto vicina al supercriminale e installarle a sua insaputa una telecamera nella lente a contatto.

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La telecamera installata nell'occhio della nuotatrice in The Blacklist: Redemption
Attraverso la microcamera, il team ha la stessa visuale della nuotatrice

La ricerca porta Tom e Scottie a Londra, a infiltrarsi in una serata elegante. Scottie ha uno splendido abito rosso fuoco, Tom è in smoking e il ballo lento e sensuale tra loro fa tremare tutti: Scottie s’innamorerà forse di suo figlio, proprio come nella tragedia di Sofocle? Non è improbabile che questa venatura si sviluppi solo in potenza, mentre – concretamente – Tom è impegnato a scoprire quali segreti nasconde sua madre, a partire da quello scioglilingua che sembra ipnotizzarla.

Sopra la panca la capra canta, sotto la panca la capra crepa.

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Con una serie di stratagemmi ambiziosi, Tom e la squadra riescono a recuperare Anna, che è stata “operata” rudimentalmente dal criminale: Bray le ha inserito un ordigno esplosivo nella pancia. Come in un videogame, aiutati dalle meraviglie smart della tecnologia, Tom e gli altri superano tutti gli ostacoli e recuperano donna e figlio (traumatizzato ma protetto simbolicamente dal suo orsacchiotto).

Intanto il padre di Tom è pronto a dargli altre sconvolgenti informazioni su sua madre.

Nella composizione dei generi, The Blacklist: Redemption presenta un impasto perfettamente calibrato di thriller e spy, con una spolverata di noir. Scottie è la classica femme fatale delle vecchie pellicole anni ’40 e il suo fascino sottile e insidioso è un ottimo fil rouge per l’evoluzione dell’episodio, anche letteralmente: in Leland Bray la fotografia è calibrata e poco saturata, tutto si mantiene sui freddi pastello tranne, appunto, la macchia dell’abito cremisi e fluttuante della donna. 

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Il ballo tra Tom e Scottie in The Blacklist: Redemption
Ambiguità e misteri

Abbiamo un’idea dello stile e del tono che ci accompagneranno: la morbosità patinata e quasi sofisticata del rapporto madre-figlio, l’azione e lo spionaggio del team della Halcyon Aegis (non perdetevi la sequenza iniziale, un interrogatorio basato su un effetto di illusione), nonché la maschera pragmatica di Tom, freddo esecutore dell’archeologia delle proprie origini.

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The Blacklist: Redemption, Scottie balla con Tom
Il ballo tra madre e figlio

Concludiamo la recensione di questo primo episodio con un interrogativo: a chi fa riferimento questa “redenzione” dello spin-off? A Scottie-cuore di mamma? O a Howard psyco-paranoico? O forse a qualcun altro?

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