Campiello 57, vince Andrea Tarabbia con Madrigale senza suono

Autore: Elisa Giudici ,

Andrea Tarabbia ha vinto la 57esima edizione del Premio Campiello. Il suo Madrigale senza suono, romanzo edito da Bollati Boringhieri, ha sbaragliato la concorrenza conquistando 73 voti su 277 totali che compongono la giuria di lettori che assegna annualmente il premio. Al secondo gradino del podio si piazza Carnaio di Giulio Cavalli, seguito da  La vita dispari di Paolo Colagrande, Il gioco di Santa Oca di Laura Pariani e infine Lo stradone di Francesco Pecoraro.

La vittoria di Tarabbia è stata una sorpresa: il suo Madrigale senza suono infatti è un romanzo biografico impegnativo e complesso, per certi versi lontano dai gusti attuali del pubblico di lettori italiani. Lo scrittore racconta la tumultuosa vita di Gesualdo da Venosa, celebre compositore di madrigali vissuto nel Regno di Napoli tra Cinquecento e Seicento.

Bollati Boringhieri
La copertina di Madrigale senza suono
Madrigale senza suono ha vinto il premio Campiello 2019

Macchiatosi di azioni delittuose, il compositore fu però in grado di creare opere che hanno saputo affascinare i grandi della storia dell'arte, da Stravinskij a Bernardo Bertolucci. Durante la serata della premiazione, svoltasi al Teatro la Fenice di Venezia, l'autore spiega perché ha scelto una figura tanto controversa come protagonista del suo romanzo: 

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Madigralista dimenticato, Gesualdo era noto per aver ucciso la moglie. Musicalmente però era un genio. Ho provato a mettere insieme tutti questi elementi, per raccontare come bene e male possano intrecciarsi in una vita. 

Chi è Andrea Tarabbia, vincitore del premio Campiello 2019

Nato a Saronno nel 1978, Andrea Tarabbia si definisce bolognese di adozione. Giornalista e scrittore, in passato ha collaborato con numerose testate italiane di spettacolo e cultura, spendendosi anche per la promozione della letteratura italiana all'estero. Madrigale senza suono è il suo sesto romanzo, edito da Bollati Boringhieri, ma non è la sua prima apparizione al Campiello.

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Con Il giardino delle mosche (tomo dedicato alla vita del serial killer sovietico Andrej Čikatilo) era stato già finalista del prestigioso premio letterario italiano nel 2016. L'autore ha dedicato il premio alla moglie e alla sua famiglia. 

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