Cannes 70 si tinge d'arcobaleno con i diritti LGBT e Elisabeth Moss

Autore: Elisa Giudici ,

Arriva il weekend ma il Festival di Cannes non si rilassa, anzi: la competizione rilancia in chiave politica. Dopo la parata di stelle hollywoodiane e il primo degli innumerevoli film dedicati a migrazioni e diritti, oggi in concorso verranno presentate due pellicole di stampo autoriale che riflettono sull'impatto che hanno le aspettative della società sul nostro modo di vivere. Sulla carta nessuna pellicola attesissima, ma sul tappeto rosso saranno 3 le bellissime (e bravissime!) da tenere d'occhio oggi. 

120 Battements Par Minute

Robin Campillo non è il regista francese di punta di questa edizione ricchissima di film che giocano in casa, ma promette comunque d'infiammare il dibattito con una sorta di The Normal Heart in salsa sciovinista. L'argomento è sempre quello scottante dell'AIDS e di come negli anni '90 il contagio sembrasse inarrestabile. A rendere più letale il virus concorreva la ritrosia con cui i media e istituzioni affrontavano il problema, facendo passare sostanzialmente sotto silenzio il drammatico aumento delle morti di sieropositivi. 

In Francia il gruppo di attivisti per i diritti LGBT Act Up Paris si batté fermamente e con ogni mezzo possibile per far arrivare al grande pubblico la notizia dell'epidemia. 120 Battements Par Minute è la storia di un pugno di militanti che si batte per la salute della comunità ma che finisce col cadere vittima delle idee di alcuni membri estremisti dell'associazione, secondo cui le case farmaceutiche nasconderebbero una potenziale cura per pregiudizio nei confronti della comunità gay. 

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Tra i protagonisti della pellicola figura anche Adèle Haenel, meravigliosa protagonista di La Ragazza Senza Nome dei fratelli Dardenne; il suo sarà quindi un ritorno in Croisette e sul tappeto rosso. La conferenza stampa rischia di diventare un campo minato: l'attrice infatti nel 2014 ha infatti dichiarò pubblicamente di avere una storia d'amore (ora conclusa) con la regista Céline Sciamma, salvo poi manifestare malcontento verso quello che i media avevano etichettato come un coming out e rifiutandosi di commentare la sua vita privata nelle interviste successive. 

The Square

Il secondo film in concorso vedrà sul tappeto rosso una delle attrici icona della serialità televisiva, Elisabeth Moss. Dopo essere stata l'indimenticabile Peggy di Mad Men, nel 2017 sta vivendo un anno d'oro da assoluta protagonista sia in The Handmaid's Tale sia nella nuova stagione di Top of the Lake di Jane Champion (la nuova stagione avrà proprio a Cannes la sua prima mondiale).

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Elisabeth Moss sarà una PR spregiudicata e sensuale in The Square, il film con cui il regista svedese Ruben Östlund spera di incantare la giuria dopo il successo ottenuto in Un Certain Regard con il suo Force Majeure. Come sempre nella sua filmografia il tema centrale è quello del comportamento umano in uno spazio pubblico. The Square è un'opera d'arte, una piazza creata in un museo d'arte contemporanea in cui i visitatori sono liberi di fare qualunque cosa. Il direttore del museo assumerà una PR per promuovere l'opera, i cui esiti diventeranno via via più estremi.

Cannes 70, i film in concorso nella terza giornata

Kristen Stewart diventa regista

L'attrice statunitense è ormai una delle icone del tappeto rosso francese, anche quando, come accadde l'anno passato, è costretta a raccogliere fischi (a torto, perché Personal Shopper è un film affascinante e una delle sue prove migliori). Stavolta Kristen Stewart sfilerà sulla Croisette in un ruolo inedito: quello di regista! Proprio oggi infatti viene presentato Come Swim, il suo debutto dietro la macchina da presa, precedentemente passato al Sundance. 

La durata è quella di un corto (18 minuti appena!) ma le ambizioni artistiche non mancano: Kristen Stewart ha scritto il soggetto, oltre che ad aver girato il risultato finale. Come Swim racconta in chiave artistica una giornata di un uomo comune, con immagini e scorci che si rifanno ora all'impressionismo e ora al surrealismo. Davvero niente male per una delle icone della Croisette contemporanea!

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