Christopher Nolan ha ricordato Heath Ledger durante un'intervista rilasciata alla radio inglese BBC.
Che Heath Ledger abbia lasciato un segno indelebile con la sua performance di Joker ne Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan è innegabile. La sua è un'interpretazione di quelle che entrano nella storia del cinema, peraltro ricompensata con l'Oscar postumo per il miglior attore non protagonista (per la prima volta assegnato ad una performance in un cinecomic).
La precoce morte dell'attore australiano, avvenuta il 22 gennaio 2008 a soli 28 anni, ha inoltre contribuito a far sì che Ledger venisse ricordato soprattutto per il suo Joker.
Ancora oggi non si smette di venerare la sua penultima interpretazione (l'ultima è quella in Parnassus - L'uomo che voleva ingannare il diavolo), un mito alimentato dai racconti leggendari di chi avuto il piacere di conoscerlo (come ad esempio quello di Christian Bale che ha ricordato che Ledger gli chiese di picchiarlo davvero durante le riprese di una scena del film) e addirittura un documentario, I Am Heath Ledger, racconta l'incredibile lavoro dell'attore sul personaggio di Joker.
Anche il regista Christopher Nolan non ha perso l'occasione di ricordarlo a 10 anni esatti dalla sua scomparsa. È stato durante un'intervista rilasciata a BBC Radio 1 che Nolan ha avuto modo di ripensare ai giorni sul set de Il Cavaliere Oscuro.
Sicuramente ricorderete tutti l'inquietante applauso di Joker nel film di Nolan. Ed è proprio su questo dettaglio che si è soffermato l'intervistatore che ha chiesto al regista di confermare se quella fosse un'idea dello stesso Ledger.
Dopo la conferma, Nolan ha quindi raccontato quanto fosse imprevedibile l'attore scomparso:
Gran parte della sua performance era imprevedibile e penso che volesse mettere le carte in tavola. Quindi mi ha rivelato un po' alla volta la sua voce e il suo metodo di lavoro, non tutto in una volta, del tipo: 'Oh, ecco Joker!'.

Nolan ricorda soprattutto il lavoro fatto da Ledger sulla voce di Joker, l'aspetto più incredibile e leggendario di quella performance che non è mai passato inosservato e che ha trovato numerosi imitatori:
Lo abbiamo visto sviluppare [il personaggio, n.d.r.] con il guardaroba e il trucco ed io ero parte di quel processo creativo, che è stato molto divertente. Ma sul set c'erano sempre momenti in cui applaudiva o qualcosa che avrebbe fatto con la sua voce. Era così imprevedibile. Ha creato questo tono bizzarro. Da allora ho visto diverse persone provare ad imitarlo. Ma non sapevamo mai se sarebbe andato in alto o in basso. Non sapevo mai cosa avrebbe fatto quel ragazzo e questo suo aspetto era spaventoso.
Al regista di Dunkirk viene inoltre chiesto cosa avrebbe significato per Ledger quell'Oscar postumo e cosa ha significato per lui ritirarlo al suo posto:
Ero molto orgoglioso di aver lavorato con questo grande artista e della sua eredità. Era una persona e un attore straordinario. Ed essere riconosciuto in quel modo penso che significasse molto per la sua famiglia e per la storia del cinema.

Per Nolan il contributo di Ledger è stato dunque fondamentale per la storia del cinema. Come non essere d'accordo?
Il tempo ha certo dato già ragione a quell'Oscar così insolito ma per niente ingiustificato e il Joker di Ledger rimane - ancora oggi - un mito intramontabile.
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