Sin dal suo primo ingresso nel web SoundCloud ha dato a tanti musicisti emergenti l'opportunità di condividere i loro brani e farsi così conoscere. In questi giorni la piattaforma ha iniziato ad aprire al pubblico il programma di monetizzazione diretta che permette agli artisti di guadagnare soldi concreti.
Il programma in questione è SoundCloud Premier che, in realtà, è attivo già da quattro anni come beta chiusa e con accesso limitato su invito. A dirla tutta, la mossa di SoundCloud non sorprende, venendo dopo quella compiuta da Spotify che di recente ha permesso agli artisti indipendenti di guadagnare grazie alle canzoni da loro caricate.
Vediamo in breve come funziona il servizio.
Può iscriversi gratuitamente a Premier qualsiasi artista indipendente possessore di un account Pro o Pro Unlimited e che nell'ultimo mese ha maturato almeno 5mila riproduzioni nei paesi in cui SoundCloud è già stato monetizzato (Francia, Germania, Austria, Paesi Bassi, Regno Unito, Irlanda, Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda).
Altri requisiti necessari sono la maggiore età dell'artista nel suo paese di provenienza e l'originalità dei brani caricati, che non devono violare il copyright e sui quali, comunque, l'artista conserverà tutti i diritti. In un secondo momento verranno probabilmente inclusi anche podcast, dj set e remix. Una volta soddisfatti tutti i requisiti, le tracce caricate e ritenute idonee saranno da subito sottoposte alla monetizzazione. Queste potranno essere ascoltate ovunque, ma si guadagnerà solo in base agli ascolti effettuati nei paesi sopra elencati.

Sul fronte dei pagamenti SoundCloud ha dichiarato che questi avverranno mensilmente e con quote uguali o addirittura superiori rispetto a quelle degli altri servizi di streaming musicale. Proprio come nella versione beta, i musicisti che decideranno di aderire a Premier riceveranno il 55% netto delle entrate per le canzoni caricate, mentre la società si impegna a pagare ai titolari i diritti di pubblicazione.
La percentuale prefissata è più alta rispetto al 50% stabilito da Spotify, ma ciò non implica necessariamente che i guadagni saranno più alti. Infatti, il sistema di pagamento si basa sull'entrate generate dalle pubblicità e dagli abbonamenti, perciò strettamente legato agli introiti della piattaforma di streaming. Il guadagno effettivo sarà quindi con tutta probabilità diverso ogni mese, a differenza di Spotify o anche di Apple che pagano tariffe forfettarie.
SoundCloud ha, inoltre, testato con la beta un altro modo per favorire i guadagni degli artisti, tramite delle collaborazioni con dei brand, veri e propri pacchetti di sponsorizzazione che possono arrivare a valere anche decine di migliaia di dollari. La proposta di partnership può svolgersi sia da parte del marchio al musicista prescelto, o su consiglio di SoundCloud al marchio stesso.
Tuttavia, il sistema di pagamento basato sulle entrate nette non si è rivelato fruttuoso in fase beta, generando lamentele da parte dei musicisti coinvolti. Resta da vedere come si svilupperà la vicenda. La questione è comunque di vitale importanza per SoundCloud per tenersi a galla contro la spinta contraria dei concorrenti.
Condividiamo con voi il video promozionale di SoundCloud:
Iscriviti al nostro canale Telegram e rimani aggiornato!