Facebook vuole rendere ancora più utile la sua piattaforma permettendo agli iscritti di lanciare petizioni. La nuova funzione, chiamata Community Actions, dopo una prima indiscrezioni lanciata da TechCrunch, è stata confermata da un portavoce del social network.
Community Actions, disponibile al momento solo negli Stati Uniti d'America, permette agli utenti di lanciare petizioni di ogni genere, citare esponenti della politica locale e nazionale e organizzazioni, e invitare i propri amici a supportare la causa. Le pagine così create diventano inoltre un luogo di discussione e, nel caso, un utile strumento di raccolta fondi.

Un esempio è la petizione Moratorium on New Drilling, creata da Colorado Rising. La pagina per l'iniziativa pone in vista il pulsante per l'adesione, seguito da quelli per la condivisione, per "seguire" i suoi aggiornamenti e ottenere ulteriori informazioni.
Alla copertina segue una descrizione con l'obiettivo della petizione, i funzionari del governo citati e i commenti di coloro che hanno sposato la causa.

Siti come Change.org hanno dimostrato che le persone di tutto il mondo desiderano dire la propria, unirsi e battersi per una causa, che sia seria o futile (per alcuni). Facebook vuole puntare proprio su questo fattore, anche se da molti questa è intesa come una nuova strategia del colosso dei social network per raccogliere informazioni sugli utenti.
Sarà davvero così?
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