I tempi serrati di lavorazione, la figuraccia di Xochitl Gomez, le reazioni dei fan che incontrano Benedict Cumberbatch, il timore di Elizabeth Olsen di fare anticipazioni: sono emersi tanti particolari curiosi, divertenti e senza spoiler dalla conferenza stampa di Doctor Strange nel Multiverso della Follia.
Sam Raimi, Kevin Feige, Benedict Cumberbatch e il buona parte del cast principale del film hanno incontrato i giornalisti, presentando la pellicola e svelando qualche curiosità sul dietro le quinte del film.
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Abbiamo partecipato all'evento e raccolto le 5 dichiarazioni più divertenti e curiose dei protagonisti di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, che potete leggere senza timore di rovinarvi qualcuna delle rivelazioni che Marvel Studios sta tentando di non far trapelare, in attesa di vedere il film al cinema.
1 - I copioni erano consegnati solo 48 ore prima
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Per questioni di segretezza e per l'enorme mole di dettagli da tenere in considerazione quando ci si muove nel multiverso Marvel, il copione di Doctor Strange nel Multiverso della Follia era una sorta di opera mai finita.
Sia Sam Raimi sia gli interpreti hanno sottolineato come la versione finale delle battute arrivasse sempre all'ultimo sul set, mai prima di 48 ore rispetto al momento in cui una scena andava girata (e spesso anche con tempi più ristretti).
Il che ha portato anche a vivaci scambi sul set. Elizabeth Olsen ha spiegato come sia lei sia i colleghi avessero proposte per cambiare il contenuto dei dialoghi e delle scene, il che talvolta ha portato Raimi a dover andare dagli sceneggiatori a porre domande come: "in questo punto della storia Wanda cosa sa? Steven cosa ricorda esattamente?"
2- Sam Raimi è pazzo di Zoom
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Il regista Sam Raimi è considerato il padrino del genere cinecomic anche se, come lui tende a puntualizzare, quando ha girato la prima, storica trilogia di Spider-Man c'erano già i film sugli X-Men e parecchi prodotti Marvel.
Sono passati esattamente 20 anni da quando si è cimentato con il suo primo cinecomics e tante cose sono cambiate. Raimi ha spiegato e oggi è incredibilmente più semplice girare un film sui supereroi rispetto a 20 anni fa, e non solo per i passi avanti da gigante fatti dagli effetti speciali. Per lui una delle più grandi rivoluzioni sono applicazioni di videochiamata come Zoom:
Secondo me la rivoluzione tecnologia più impattante è stata Zoom (ride). Parlare con gli attori in contemporanea in qualsiasi momento, vedere uno key art realizzata da qualche arista che sta lavorando in un'altra nazione, riunirsi con un centinaio persone nello stesso momento…è fantastico! Per me questa è una delle rivoluzioni più grandi.
3- Xochtil Gomez non è riuscita a parlare con Zendaya
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Xochtil Gomez si dichiara una grande fan di Zendaya, perciò quando è stata invitata a fare una visita sul set di Spider-Man: No Way Home era elettrizzata dalla possibilità di incontrare il suo idolo. L'incontro è avvenutp, ma l'attrice che interpreta America Chavez si è trovata davanti uno scoglio insuperabile: la timidezza.
L’ho vista passare e mi sono detta “evviva, ora le parlo”. Sapete, io sono una sua grande fan. E invece me ne sono rimasta lì come una scema a bocca aperta e ho perso l’occasione. Non le ho ancora rivolto parola.
4 - Benedict Cumberbatch riesce a capire che fan sei
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Doctor Strange nel Multiverso della Follia chiuderà un'annata molto, molto impegnata per l'attore candidato all'Oscar Benedict Cumberbatch. Subito prima della promozione per il suo nuovo film Marvel ha partecipato al tour promozionale di Spider-Man: No Way Home e a quello di Il potere del cane, film autoriale diretto da Jane Campion che gli è valso la sua prima nomination agli Oscar.
Essendo impegnato su così tanti fronti, Cumberbatch riesce a capire quando si trova davanti un suo fan di quale progetto sia appassionato? Pare proprio che molte volte riesca ad azzeccare, ma talvolta i fan Marvel lo sorprendono:
Capita che un fan del MCU mi venga a dire “ti ho adorato ne Il potere del cane”. È fantastico quando succede, amo come gli spettatori vadano a vedere Spider-Man al cinema e poi guardino anche un western d'autore e finiscano per amare entrambi. Nella nostra cultura c’è spazio, c’è necessità di ogni tipo di film. Spider-Man ha riportato le persone al cinema e alcune poi hanno visto Il potere del cane? Beh, è fantastico.
Elizabeth Olsen ha paura di fare spoiler
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Possiamo solo immaginare quante raccomandazioni vengano fatte agli attori prima di interviste e conferenze stampa, per evitare che facciano involontariamente trapelare spoiler e anticipazioni.
Elizabeth Olsen ha sorpreso tutti durante la conferenza stampa spiegando di sentire a ogni risposta la presenza incombente di Kevin Feige alle sue spalle. Niente di strano, dato che il boss deI Marvel Studios era seduto proprio dietro di lei, ma era chiaro cosa intendesse l'interprete di Wanda Maximoff in Doctor Strange 2: la tensione è tanta.
Kevin Feige stesso ha ribadito che pur avendo imparato dai propri errori ed essendo diventata più brava a coprire le proprie carte, Marvel è ben lontana dall'essere in completo controllo degli spoiler, come dimostra la sorpresa non sorpresa dei camei di Spider-Man: No Way Home:
Facciamo un sacco di lavoro per evitare gli spoiler ma la realtà che non abbiamo davvero il controllo. Stiamo diventando più bravi, ma No Way Home ha provato che non ci riusciamo…ma questo non pregiudica l’emozione del pubblico, per fortuna.
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