Doctor Who - Alla scoperta dei Dottori della serie moderna

Autore: Imma Antonella Marzovilli ,

Il 23 novembre del 1963 andava in onda il primo episodio di Doctor Who, una delle serie televisive più longeve di sempre. Lo show televisivo britannico è diviso in due grandi filoni narrativi, la serie classica (dal 1963 al 1989 con un film del 1996) e la serie moderna (dal 2005 ad oggi). Abbiamo già visto in un precedente articolo tutti i dottori del primo ciclo di storie, mentre oggi esploreremo tutti i protagonisti della cosiddetta "Epoca Moderna".

Immagine di Doctor Who

Doctor Who (2005)

26/03/2005 (en)
13 stagioni
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Action & Adventure, Dramma, Sci-Fi & Fantasy,

Il Dottore appare e sembra umano. È affascinante, arguto, e potrebbe essere scambiato per un qualsiasi uomo incontrato per strada. Ma è un Signore del tempo, ha...

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I Dottori della serie moderna

Cosa cambia tra serie classica e nuova serie del Doctor Who?

Le differenze tra la serie classica e quella nuova sono molte. Se da un lato Doctor Who ha mantenuto quella vena nostalgica, soprattutto nel design dei personaggi e dei nemici alieni del Dottore e dei suoi compagni di viaggio, dall’altro lato le caratteristiche della narrazione hanno subito un profondo cambiamento. A partire dalla terza stagione della nuova serie assistiamo a un netto salto in avanti verso la modernità, sia per le tematiche trattate sia per lo stile narrativo che, ovviamente, si è adattato ai tempi della messa in onda.

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Un vero e proprio cambiamento del plot che diviene via via più profondo e ingarbugliato lo abbiamo dal 2010, quando Steven Moffat prende in mano le redini dello show televisivo. Il grande pregio di Moffat è stato quello di rendere tutto il comparto grafico molto più godibile e fruibile, affiancando il cast, gli effetti speciali e l’interpretazione da una fine scrittura, sia per dialoghi sia per profondità di tematiche trattate. Inoltre, la trama di Doctor Who si fa sempre più appassionante e ingarbugliata, tanto che tirare le fila della narrazione diventa difficile se questa non viene sostenuta da una visione assidua dello show. Insomma, la nuova serie del Dottore, escluse le prime due stagioni, ha bisogno di essere seguita con attenzione e interesse per cercare di comprendere tutte le varie sfaccettature di una trama in cui il concetto di diversità tra spazio e tempo diviene sempre più labile.

Con il cambiare dei tempi, nella nuova stagione di Doctor Who ci troviamo davanti una serie più moderna, anche se viene mantenuto l’effetto nostalgia, con un forte richiamo alla serie classica. Ma, è giusto che sia così, anche perché la linea di congiunzione tra passato e presente è forte. Ad esempio, i nemici che hanno dato filo da torcere al dottore nella serie classica sono gli stessi che ritroveremo in questa nuova serie, ritorneranno i Cyberman e, soprattutto, i Dalek.

Ovviamente, non mancheranno anche nella nuova serie tutti quei richiami alla grande cultura inglese che avviene attraverso moltissime citazioni, anche colte, che strizzano l’occhio a una tipologia di pubblico ricercata. Ecco, una grande differenza tra le prime stagioni della serie classica e la nuova serie è che queste nuove avventure del Dottore perdono un po’ quel fascino di divulgazione scientifica che era molto evidente soprattutto nelle puntate con i primi due dottori.

L’importanza degli episodi speciali

La nuova serie di Doctor Who è costellata di episodi speciali. Alla fine di ogni stagione, nel periodo natalizio, sono state mandate in onda una serie di puntate speciali che hanno, nel tempo, arricchito la trama e reso la narrazione più avvincente e piena di sotto trame.

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Gli episodi speciali di Natale ci hanno presentato in anteprima alcuni personaggi che poi diventeranno regolari nelle varie stagioni, ma hanno avuto anche l’onore di aggiungere eventi molto importanti alla trama principale, oltre ad aver aggiunto delle trame parallele molto interessanti. Un esempio è l’episodio di Natale del 2006 che si colloca tra la seconda e la terza stagione e che ci presenta Donna, un personaggio molto importante e futura companion del Dottore, che però non incontreremo immediatamente nella terza stagione, bensì nella quarta.

A ben vedere, però, gli episodi speciali più importanti sono La Notte del Dottore, Il Giorno del Dottore e Il Tempo del Dottore, tutti scritti da Steven Moffat e che si collocano tra la quarta e la quinta stagione, che vede protagonista Matt Smith. Soprattutto Il Giorno del Dottore, episodio speciale che commemora i cinquant’anni dalla prima messa in onda della serie, ci rivela moltissimi segreti che riguardano il personaggio e che sciolgono alcuni dei nodi fondamentali della trama e anche del film del 1996 che prima di questo episodio non era stato reso canonico.

Il Nono Dottore, il folle

Il Nono Dottore è stato interpretato da Christopher Eccleston, che ha rivestito questo ruolo solo per una stagione, quella del 2005. Alla fine dell’ultima Grande Guerra del Tempo, il War Doctor si rigenera nel Nono Dottore. Questa incarnazione del Dottore, però, non ha memoria delle sue passate incarnazioni a causa della non sincronicità delle linee temporali che avverranno solo qualche stagione più avanti, nell’episodio Il Giorno del Dottore.

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Questa incarnazione del Dottore è molto complessa. Vediamo un “uomo” molto provato, che non riesce ad affrontare il dolore e la perdita e che cerca di sfuggire dalla realtà con una immotivata energia ed entusiasmo. Risulta molto distaccato nei confronti delle emozioni umane che non comprende molto bene. Sicuramente Eccleston ha dato prova di grande sapienza tecnica e interpretativa, vestendo i panni del Nono Dottore, prova attoriale che ha dato non poco filo da torcere ai successivi attori che hanno ricoperto il ruolo. La stagione di cui è protagonista, però, essendo il primo esperimento di un reboot così tanto ambizioso, non gode di particolare fama tra il pubblico meno assiduo, passando purtroppo un po’ in sordina. Un vero peccato, perché questa stagione ci regala momenti altissimi sia narrativi sia artistici, che ci fanno viaggiare nel tempo passato e futuro regalandoci non poche emozioni.

Il Decimo Dottore, l’innamorato

Il Decimo Dottore è una delle incarnazioni più amate dai fan della serie. L’aggettivo “innamorato” non è casuale e si riferisce al suo modo di vedere le cose, non solo per la storia d’amore di cui è protagonista. Sornione, innamorato degli umani e della vita in generale, speranzoso ma anche vendicativo, il Decimo Dottore è interpretato da David Tennant, attore e artista a tutto tondo.

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Così come nella sua incarnazione come Undicesimo Dottore, anche il Decimo è un personaggio arrabbiato per ciò che ha dovuto fare durante la Guerra del Tempo. A questo proposito il Dottore dichiara che un Signore del Tempo viva troppo a lungo, spesso infatti sarà stanco di dover affrontare i nemici di sempre che come se fossero inseriti in una dinamica di eterno ritorno, proprio a dimostrare la labilità tra lo spazio e il tempo.

Questo suo atteggiamento viene affiancato da uno spiccato senso di superiorità nei confronti anche degli stessi umani. Il Decimo Dottore ci accompagna per ben tre stagioni, ma tornerà nello speciale Il Giorno del Dottore. Avrà tre companion diverse, la prima sarà Rose Tyler a cui seguiranno Marta Jones e Donna Noble. Durante la quarta stagione, il Dottore farà un incontro fondamentale ai fini della trama, incontrerà la misteriosa River Song, personaggio misterioso che troveremo, poi anche nelle future stagioni.

Come detto, il Decimo Dottore interpretato da Tennant è una delle incarnazioni più amate dai fan e a ragion veduta. Tennant è stato acclamato da pubblico e critica per la sua performance artistica e per l’evoluzione che ha donato al personaggio nell’arco delle tre stagioni di cui è stato protagonista. Piccolo consiglio, non potete perdere l’episodio Una Vecchia Amica dove il Dottore incontrerà Sarah Jane Smith, sua passata compagna di viaggio quando incarnava il Quarto Dottore.

L’Undicesimo Dottore, il vecchio

Interpretato da Matt Smith, l’Undicesimo Dottore ci accompagna egregiamente nel passaggio dagli anni Zero agli anni Dieci, avvicinando anche le nuove generazioni alla visione del serial. Comparirà per la prima volta nello speciale di Natale La Fine del Tempo ma la sua rigenerazione sarà completa solo nella prima puntata della quinta stagione dove incontrerà la piccola Amy Pond che poi diventerà sua companion insieme al suo futuro marito. Altra companion dell’Undicesimo Dottore sarà Clara Oswald, uno dei personaggi migliori in assoluto della nuova serie, che comparirà nella settima stagione.

Questa nuova incarnazione del Dottore è stata scritta e pensata da Steven Moffat che descrive il personaggio come un vecchio intrappolato nel corpo di un giovane. Infatti, già dall’abbigliamento retrò di questo nuovo Dottore ci fa comprendere questo assunto. Ma la bravura stessa di Smith regala a questa incarnazione uno sguardo antico, che ci fa vedere un altrove che non possiamo conoscere pienamente. Essendo in realtà la tredicesima incarnazione del Dottore, la sua fama è molto nota in tutto l’universo, riesce a intimidire con un solo sguardo i suoi nemici che, spesso, preferiscono fuggire piuttosto che affrontarlo.

L’Undicesimo Dottore ha forse una delle migliori scritture di tutte le serie, classica e nuova, e gode di molta popolarità tra il grande pubblico. L’influenza di Steven Moffat sul personaggio è molto evidente e gli episodi e la macro trama di tutte le stagioni di cui è protagonista godono di dinamiche incredibilmente ben ponderate e costruite. Grazie a Matt Smith e alla sua interpretazione e alla scrittura di Steven Moffat, dalla quinta stagione in poi assistiamo a una incredibile rinascita di successo della serie.

Il Dodicesimo Dottore, l’alieno

Peter Capaldi dona il volto al Dodicesimo Dottore, e sarà protagonista di tre stagioni, l’ottava, la nona e la decima. Nelle prime due stagioni di cui è protagonista, la sua compagna di viaggio sarà sempre Clara, già companion della precedente incarnazione. Nella decima stagione, invece, la sua compagna sarà Bill Potts, personaggio che inserisce nella serie e nella narrazione anche delle tematiche legate all’identità di genere e all’omosessualità.

Il Dodicesimo Dottore è molto diverso dagli altri, soprattutto per la sua personalità, oltre che per l’aspetto fisico (Peter Capaldi dà al dottore il volto di un uomo di mezza età). Questa incarnazione non metterà più in un angolo la propria identità aliena a favore di una ricerca di accondiscendenza da parte del genere umano. Infatti lo vedremo più distaccato nei confronti degli umani e soprattutto indifferente all’emotività propriamente umana.

Questo Dottore è anche più “atroce”, è consapevole del proprio passato e ha metabolizzato le proprie esperienze, per questo motivo è più oscuro, più crudele del solito, anche se non disdegna momenti di grande entusiasmo e slancio positivo. L’interpretazione di Capaldi, inoltre, rende bene questi aspetti del nuovo Dottore, con il suo aplomb e la sua raffinata eleganza.

Il Tredicesimo Dottore, la viaggiatrice

Con l’abbandono nel 2016 di Steven Moffat, anche Peter Capaldi abbandona la serie. Le redini passano allo showrunner Chris Chibnall che si occuperà anche del casting per il nuovo Dottore che subirà un cambiamento a dir poco epocale.

Il Tredicesimo Dottore, infatti, è interpretato da Jodie Whittaker, una donna. Non è strano che il Dottore si sia rigenerato nel corpo di una donna, infatti questo concetto era stato già presentato negli anni Settanta quando a interpretare il Dottore c’era Tom Baker. Ovviamente non sono mancate le polemiche per questa scelta di far vestire al dottore dei panni prettamente femminili. La produzione è stata, infatti accusata di essere stata politicamente corretta, cosa abbastanza strana per uno show che ha sempre strizzato l’occhio alla non correttezza (si veda il secondo episodio della terza stagione con protagonista Shakespeare).

Ovviamente le polemiche si sono smorzate con l’uscita dell’Undicesima Stagione che ha avuto un discreto successo, pur non essendo stato un caso televisivo.

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