Doctor Who - Alla scoperta dei Dottori della serie classica

Il 23 novembre del 1963 andava in onda il primo episodio di Doctor Who e nel corso degli anni si sono susseguiti diversi Dottori nell'era Classica.

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Autore: Imma Antonella Marzovilli ,
Serie TV
12' 7''

Il 23 novembre del 1963 andava in onda il primissimo episodio di Doctor Who, una delle serie tv più longeve di sempre. In onda dagli anni ’60, lo show televisivo britannico si divide in due grandi filoni narrativi, la serie classica (dal 1963 al 1989 con un film del 1996) e serie moderna (dal 2005 ad oggi). Fino al 1989 abbiamo avuto il piacere di conoscere ben sette dottori, con la comparsa dell'ottavo nel film del 1996, mentre nella nuova serie abbiamo seguito le vicende del dottore dalla nona alla quattordicesima rigenerazione.

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Doctor Who (1963)

23/11/1963 (en)
26 stagioni
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Dramma, Action & Adventure, Sci-Fi & Fantasy,

Il Dottore è un Signore del Tempo, un alieno, che viaggia nel tempo e nello spazio con il TARDIS (Time And Relative Dimension In Space), una specie di nave spaz...

I Dottori della serie classica

Che cos'à la rigenerazione in Doctor Who?

Nel corso degli anni, si sono succeduti sul piccolo schermo ben tredici dottori diversi e questo è stato possibile perché il Dottore può evitare la morte rigenerando le sue cellule. Appartenendo alla specie aliena dei Signori del Tempo, il dottore ha una biologia molto diversa dalla nostra, anche se il suo aspetto esteriore è umano. Egli, infatti, ha due cuori e proprio questa caratteristica fisica gli permette di rigenerarsi. Per sfuggire alla morte, il Dottore può rigenerarsi solamente se uno dei suoi due cuori batte ancora e, dopo la rigenerazione, oltre all’aspetto può cambiare anche nel carattere e nel sesso.

Sappiamo, inoltre, che la rigenerazione se avvenisse in circostanze pericolose, potrebbe anche dettare la morte del Dottore. Questo perché se durante il processo venisse ucciso, e quindi anche il secondo cuore smettesse di battere, la rigenerazione si interromperebbe e la morte sarebbe inesorabile.

Le rigenerazioni del Dottore non sono, però, infinite. Sappiamo che, sia nella macro narrazione The Deadly Assassins del 1976, sia nel film del 1996, il Dottore dichiara di avere a disposizione solamente dodici rigenerazioni che corrispondono a tredici incarnazioni. Anche l’Undicesimo Dottore conferma questa tesi pur dichiarando che il Maestro è riuscito a eludere questa sacra regola più volte. Il Dottore può anche non scegliere di rigenerarsi e, quindi, lasciarsi morire. Di solito le rigenerazione avvengono dopo eventi traumatici che fanno riportare al Dottore delle ferite mortali. Questo non è accaduto per i primi due Dottori che, invece, sono morti di vecchiaia.

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Dopo ogni rigenerazione il Dottore deve affrontare un periodo di tempo un po’ difficile a causa dell’enorme quantità di energia rilasciata durante il processo. Spesso perde la memoria oppure la sua natura risulta totalmente diversa da quella della precedente incarnazione. È capitato, ad esempio, che il Sesto Dottore stesse per uccidere la sua compagna di viaggio, che il Nono Dottore dimenticasse tutte le azioni compiute nei panni della precedente reincarnazione, quella del War Doctor. L’Undicesimo Dottore, invece, era particolarmente affamato, e i fan più accaniti ricorderanno il primo pasto dopo la rigenerazione, quello a base di bastoncini di pesce intinti in una deliziosa crema pasticciera.

Proprio l'Undicesimo Dottore conferma la disponibilità iniziale di sole dodici rigenerazioni, ma successivamente riesce a svincolarsi da questa regola con l'aiuto dei Signori del Tempo che gli offrono energia, in punto di morte, per creare un nuovo ciclo di rigenerazioni.

Il Signore del Tempo sul piccolo schermo

La serie classica, come già detto, va dal 1963 al 1989, seguita da una serie di speciali, fino al 1993, e un film del 1996 e vede protagonista il Dottore dalla prima alla ottava incarnazione. Alcuni filoni narrativi della prima e della seconda incarnazione del Dottore sono andati inesorabilmente perduti, distrutti, altri invece risultano irreperibili e per questo motivo non possiamo parlarne.

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I Signori del Tempo sono una razza aliena dalle fattezze umane, molto più evoluti a livello intellettivo e morale. La moralità dei Signori del Tempo è molto discussa e spesso li induce a fare scelte non del tutto ortodosse, anche se in vista di uno scopo più grande, un bene di gran lunga superiore rispetto alla contingenza. La peculiarità di questa razza aliena è quella di aver scoperto i processi che regolano i rapporto tra lo spazio e il tempo riuscendo a flettere queste curve, incomprensibili per gli umani, a loro piacimento (o a piacimento del T.A.R.D.I.S.) in base ad alcuni nodi da sciogliere nel passato o nel futuro dell’Universo.

Riflettendo ancora sulla rigenerazione, possiamo dire che i Signori del Tempo riescono in qualche modo a ingannare la morte proprio per la loro ampia comprensione della non linearità del tempo. Grazie alla comprensione sovrumana dell’Universo sono riusciti nel tempo a dotarsi di una tecnologia molto evoluta di cui il T.A.R.D.I.S. è la summa. Questo è un veicolo eccezionale che permette al Dottore e tutti gli altri esponenti della sua razza di piegare lo spazio-tempo a loro piacimento.

Il Primo Dottore, l’esule

Emblematico è il volto del Primo Dottore, interpretato dall’attore britannico William Hartnell (gli attori che negli anni hanno vestito i panni del Dottore sono tutti britannici n.d.r.). Questa prima incarnazione del Dottore ci mostra il volto di un uomo molto anziano, provato dallo, seppur per lui indecifrabile, scorrere del tempo. Sembra saggio, una sorta di Bertrand Russell fantascientifico che solca lo spazio-tempo definendosi con uno degli aggettivi più filosofici che possano esserci: esule.

Sia lui sia sua nipote Susan viaggiano con il T.A.R.D.I.S. attraverso i secoli passati e futuri e in spazi indefiniti se non dalla fantasia. Entrambi esuli, sono lontani dalla loro misteriosa patria che non potranno raggiungere, sentendone ogni giorno la mancanza. Con il tempo, però, sebbene quella figura di uomo anziano e sapiente sarà sostituita da un concetto un po’ più mainstream, il Primo Dottore sembrerà sempre più un buon caro nonno, una sorta di mix tra il Mago di Oz e Babbo Natale come lo stesso Hartnell descriveva il suo personaggio.

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In tutte le storie che hanno come protagonista il Primo Dottore, abbiamo sempre l’impressione che queste siano di genere didascalico. Questo assunto viene confermato dalla produzione che vedeva in questo nuovo show televisivo la possibilità di insegnare qualcosa ai telespettatori. Infatti, si alternano episodi ambientati nel passato, per spiegare e mostrare contesti storici e fatti realmente accaduti, e nel futuro, per spiegare le scienze e la tecnologia. Molti degli episodi di queste prime stagioni sono andati perduti, come il filone narrativo dedicato a Marco Polo. Interessante, però, è quello dedicato agli acerrimi nemici del dottore, i Dalek che fanno la loro prima comparsa nel dicembre del 1963.

Il Secondo Dottore, il pacifista

Ben due guerre segnano l’inizio e la fine del Secondo Dottore interpretato da Patrick Troughton. La prima, quella contro i Cyberman, segna la fine del Primo Dottore e la nascita del Secondo. Questa seconda incarnazione è sicuramente diversa dalla prima, a tratti meno complessa, più lineare a livello di personalità. Infatti, il Secondo Dottore è un uomo buono, ha un carattere simpatico e limpido e non disdegna la comicità.

C’è da dire che nel corso degli anni lo show Doctor Who si è molto adattato al cambiamento dei gusti dei telespettatori che negli anni Sessanta e Settanta dello scorso secolo non disdegnavano la comicità dirompente. Iniziarono, con il Secondo Dottore, ad esserci meno episodi educativi a favore di una narrazione più dedicata all’azione. Infatti, proprio nella narrazione finale chiamata The War Games abbiamo sì un salto nel passato, nella Prima Guerra Mondiale, ma con molta azione, e soprattutto con una narrazione che non è didascalica ma volta a impressionare il pubblico.

Il Terzo Dottore, il terrestre

Il Terzo Dottore, interpretato da Jon Pertwee, dopo il ciclo narrativo che conclude l’esperienza del Secondo, fu obbligato a restare sulla Terra. L’esperienza del Terzo Dottore in Tv va dal 1970 al 1974. Vediamo in questi quattro anni un dottore davvero molto diverso dai precedenti. È ironico, sagace, e soprattutto quasi sempre a bordo di un’automobile giallo canarino (le storie del Terzo Dottore furono le prime ad essere trasmesse a colori n.d.r.).

I Signori del Tempo lo obbligano a restare sulla Terra ma lui non sembra affranto da questo, non si definisce mai un esule, come il Primo Dottore e non mostra, quindi, l’atra faccia della medaglia, cioè una personalità combattuta. Insomma, il Terzo Dottore è figlio del suo tempo, di quegli anni Settanta pieni di contraddizioni e belle speranze.

Molto interessante, però, risulta il suo rapporto con la sua nemesi: Il Maestro. Una sorta di amore e odio che darà lo sprint giusto alla narrazione.

ll Quarto Dottore, l’amato

Il Quarto Dottore, interpretato da Tom Baker è, con ogni probabilità, il più amato di sempre. A fargli da stretto rivale c’è il Decimo Dottore della nuova serie. Baker ha dato definitivamente un volto, un’anima e una sciarpa al personaggio del Doctor Who. Sono centosettantadue gli episodi che hanno come protagonista il Quarto Dottore, tutte queste puntate vanno dalla dodicesima alla diciannovesima stagione, andata in onda dal 1974 al 1981.

Se pensiamo a una definizione da dare a un alieno, pensiamo alla quarta incarnazione del dottore, perché questo è il più imprevedibile e si muove sullo schermo come se fosse davvero qualcosa di avulso dalla comprensione più strettamente umana. Da questa incarnazione scopriamo l’attaccamento affettivo che il Dottore nutre per gli umani e per il Pianeta Terra, soprattutto nel filone narrativo The Ark in Space. I suoi compagni di viaggio saranno definiti come migliori amici e lo vediamo palesemente l’affetto che il Quarto Dottore nutre per i suoi companion.

La sua compagna di viaggio per eccellenza è Sarah Jane, che avrà poi anche una sua serie televisiva spin-off. Sarah Jane è la compagna di viaggio perfetta per il Quarto Dottore, simpatica, spensierata e vitale, riuscirà a conciliare e conciliarsi perfettamente con Baker. Non mancherà una sorta di romanticismo, sempre celato, che il Quarto Dottore nutrirà per Sarah Jane. Vediamo, quindi, una narrazione davvero diversa rispetto alle precedenti incarnazioni del Dottore. Una caratterizzazione dei personaggi più umana che renderà queste stagioni davvero meravigliose tra comicità e horror dalle tinte gotiche.

Interessante è il filone narrativo dedicato ai Dalek. Il Quarto Dottore avrà la possibilità di contrastare la nascita dei suoi acerrimi nemici…ma quale prezzo dovrà pagare? Deciderà quindi di non ostacolarne la nascita sul pianeta Skaro ma si arrogherà il diritto di affrontarli.

Il Quinto Dottore, l’indeciso

Peter Davison interpreta il Quinto Dottore, totalmente agli antipodi del Quarto Dottore, sia per fisicità sia per personalità. Questa quinta incarnazione del Dottore ci mostra un Signore del Tempo riservato, che non riesce a prendere decisioni concrete, affidandosi sovente al fato dettato dal lancio di una moneta.

La difficoltà nel prendere le decisioni sarà una caratteristica molto importante in tutta la narrazione e l’evoluzione del personaggio. Questa caratteristica della sua personalità lo farà essere particolarmente avulso alla violenza, ma anche impreparato all’azione.

Abbiamo, quindi, un altro spostamento del focus del personaggio che mette un attimo da parte i gusti del pubblico per creare delle caratteristiche nuove. Un Dottore tormentato che metterà da parte lo scontro fisico a favore dell’ingegno e quel pizzico di fato e fortuna che, volente o no, caratterizza ogni azione umana.

Il Sesto Dottore, l’enigmista

Dal 1984 al 1986 Colin Baker vestirà i panni del Doctor Who, comparendo per tre stagioni. L’inizio e la fine del Sesto Dottore sono molto particolari perché all’inizio, a causa della rigenerazione, cerca di strangolare Peri, la sua compagna di viaggio, mentre le ragioni della sua successiva rigenerazione non risultano essere molto chiare.

Questa incarnazione del Dottore è davvero molto enigmatica, a iniziare dai punti interrogativi messi in bella vista sul colletto della sua camicia, indossata sotto una giacca multicolor. Con il Sesto Dottore visiteremo una Terra devastata che ha perso addirittura il suo nome chiamandosi Ravalox, e lo vedremo alle prese con un processo indetto dagli stessi Signori del Tempo di cui egli stesso fa parte.

Un Signore del Tempo combattuto e sui generis, che dovrebbe certamente essere rivalutato.

Il Settimo Dottore, chi?

È davvero difficile dire chi sia il Settimo Dottore interpretato da Sylvester McCoy. Questo perché molti episodi di cui doveva essere protagonista e che erano davvero politicamente scorretti furono cancellati. Tutto ciò ha contribuito a mostrare la vena più comica del Dottore, pur celando i più aspri segreti legati alle origini e ai Signori del Tempo.

Inoltre, il Settimo Dottore è l’ultimo della serie classica, ci accompagnerà nelle avventure fino al 1986, dopo la serie verrà cancellata, per poi essere ripresa da un film nel 1996. La cancellazione ha purtroppo avuto un riscontro pratico orrendo, cioè quello di creare ancora più enigmi sul destino del Dottore. Alcuni aspetti vengono solamente accennati e mai del tutto chiariti se non con la nuova serie

L’Ottavo Dottore, il misterioso

Interpretato da Paul McGann, l’Ottavo Dottore compare in un film del 1996. È protagonista dell’ultima guerra del tempo contro i Dalek, l’inferno. Strana è anche la sua rigenerazione, che non è una vera e propria rigenerazione ma più che altro una possessione. Il Settimo Dottore, in ospedale in fin di vita, si incarna in un medico mentre il Maestro cerca di prosciugare l’energia del T.A.R.D.I.S. per impedire altre rigenerazioni del Dottore.

La personalità dell’Ottavo Dottore è controversa. Non è un guerrafondaio ma un realista, sa di dover fare la cosa giusta al momento giusto, anche se questo comporterà dolore. Esistono romanzi e opere audio che presentano il personaggio dell'Ottavo Dottore. Queste ultime sono considerate canoniche, poiché nel mini episodio speciale La notte del dottore, il Dottore rende omaggio ai compagni che ha conosciuto prima di rigenerarsi, confermando così la loro importanza nelle sue avventure.

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