Dumbo - L'elefante volante: le scene più toccanti del film d'animazione Disney

Autore: Cristina Migliaccio ,

Dumbo è uno dei classici Disney più amato e odiato: amato perché è una piccola perla che non ha bisogno della struttura fiabesca per incantare il pubblico; e odiato perché ha realizzato scene traumatiche che gli adulti (un tempo bambini) non hanno più dimenticato.

Il remake live-action di Tim Burton dedicato al piccolo elefantino che sapeva volare arriverà nelle sale italiane il 28 marzo 2019. Per prepararci psicologicamente alla sua storia, dopo aver recensito il classico Disney, è giusto rivedere quelle scene divenute vere e proprie icone di un film d’animazione nato negli anni ’40 e mai invecchiato.

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Badate bene: quando parlo di scene iconiche, intendo sicuramente scene dolci ma in particolar modo toccanti. Quindi, se Dumbo è il vostro punto debole, munitevi prima di kleenex che non si sa mai.

1 – I rosa elefanti

Tra tutte le sequenze del classico Disney, quella dei Rosa elefanti è sicuramente la meno toccante. Queste figure astratte derivano da un’inaspettata quantità di alcool ingerita dal cucciolo d’elefante. Il suo amico Timoteo lo indirizza verso l’acqua, ignaro del fatto che invece quella conca contenga del vino.

Dumbo proietta le sue paure in grossi elefanti conturbanti che si presentano sotto forma di allucinazioni. Impaurito dall’abbandono, Dumbo dà forma alle sue ansie, al distacco sociale e al senso d’appartenenza che gli manca. Mentre sua madre è rinchiusa in isolamento, il resto del circo lo tratta come se non fosse mai esistito e quest’atto d’abbandono si manifesta con allucinazioni distorte che (suvvia, potete ammetterlo) hanno segnato gran parte degli spettatori.

2 – Bimbo mio

Non c’è niente di più straziante di due elefanti che si stringono con la proboscide, gli occhi pieni di lacrime e una barriera impossibile da valicare piazzata nel mezzo del loro amore. Quando la signora Jumbo è stata portata via per aver difeso il suo bambino – deriso dal pubblico del circo per le abnormi orecchie – Dumbo è rimasto completamente da solo e questo sua madre, pur sospettandolo, non lo sa.

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Mentre le famiglie del circo hanno la possibilità di stare insieme, Dumbo e la mamma devono convivere con la prepotenza del mondo. Qualunque madre si sarebbe fatta avanti per il proprio bambino, arrivando persino a distruggere l’intero circo come ha fatto la signora Jumbo. Ma nessuna madre meriterebbe di essere rinchiusa via, lontana dal suo cucciolo.

3 – Dumbo scopre di poter volare

Gli elefanti non sanno volare, ma non tutti gli elefanti sono Dumbo. O meglio, non tutti gli elefanti hanno a disposizione delle orecchie talmente grandi da poter sostenere un peso come quello di un elefante librato per aria.

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Il riscatto di Dumbo inizia dopo una presa in giro: gli amici pennuti hanno ben pensato di farsi qualche risata su un elefante e un topo che dormono su un ramo d’albero. Gli sghignazzamenti proseguono sulle grandi orecchie dell’elefante, ma nessuno osa più ridere quando Timoteo, con tocco melodrammatico, racconta la tragica storia di Dumbo.

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Eppure tutti ridono, o meglio sorridono, quando Dumbo, con la piuma stretta nella proboscide, spicca il volo esattamente come un uccello. E quello è soltanto l’inizio del suo riscatto.

4 – Dumbo dimostra di saper volare

Si libra in aria, il piccolo Dumbo. Stringe la sua piuma con gelosia, paura mista a felicità. E poi piomba nella disperazione quando, lanciatosi nel vuoto, quella stessa piuma fonte d’energia gli scappa via. Pietrificato dalla paura e dal peso dell’ennesimo fallimento, Dumbo è convinto di non essere affatto speciale, di non poter risalire dal fondo.

E invece lo fa, sostenuto dal suo mentore Timoteo e dal bisogno di dimostrare di essere davvero speciale. Le sue orecchie saranno grandi, ma sono proprio queste ad averlo portato dove tanti altri non potranno mai arrivare nella vita.

5 – La vittoria di Dumbo… e mamma Jumbo!

Insomma, quando vinciamo una battaglia siamo felici, ma l’orgoglio più grande è sempre della mamma. E la signora Jumbo non è certo da meno! Seduta in prima classe sul treno che condurrà il circo verso un successo (si spera) confermato, la signora Jumbo si gode il dolce sapore della vittoria, riscattandosi dalle cattiverie subite da tutti, persino dai suoi simili (il club delle elefantesse cattive, per intenderci).

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Quello che Dumbo vuole ricordarci è che non dobbiamo lasciarci scalfire da quello che dicono o pensano gli altri: quello che conta sta nelle nostre forze ed è soltanto a noi stessi che dobbiamo provare quello che possiamo e vogliamo fare.

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