È morto Bernardo Bertolucci, aveva 77 anni

Autore: Silvia Artana ,

Si è spenta a 77 anni una leggenda del cinema italiano e mondiale. Come scrive La Repubblica, Bernardo Bertolucci è morto a Roma dopo una lunga malattia.

Grande regista ma soprattutto grande narratore del '900, Bertolucci ha vissuto un'esistenza profondamente e indissolubilmente intrisa di letteratura, arte e cinema. 

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Figlio del poeta Attilio Bertolucci, fratello del filmmaker Giuseppe (mancato nel 2012) e cugino del produttore Giovanni, dopo un breve frequentazione della Facoltà di Lettere a La Sapienza di Roma, ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo della settima arte come assistente di un altro mostro sacro della scena artistica e intellettuale del XX secolo, ovvero Pier Paolo Pasolini.

L'esordio dietro la macchina da presa è avvenuto nel 1962 proprio con una sceneggiatura del suo grande mentore in La commare secca e da allora ha preso il via una incredibile avventura che ha portato Bertolucci a conquistare l'Oscar al migliore regista e l'Oscar alla migliore sceneggiatura non originale per L'ultimo imperatore (1988), il Leone d'oro alla carriera (2007) e la Palma d'oro onoraria (2011).

Ma Bertolucci non è stato solo acclamato. Il filmmaker nato a Parma nel 1941 è stato anche ferocemente criticato e osteggiato e per la sua arte è finito pure in tribunale. Ultimo tango a Parigi è costato al regista una condanna (poi sospesa) a 4 mesi di prigione e la privazione dei diritti civili per 5 anni.

Lo scandalo di Ultimo tango a Parigi

Il disperato ménage tra il disilluso e lacerato Marlon Brando e la giovane, ingenua borghese Maria Schneider in Ultimo tango a Parigi fa parte della storia del cinema. Ma quando è uscito nel 1972, il film ha dato scandalo ed è stato sequestrato, dissequestrato e poi condannato alla distruzione nel 1976. Fortunatamente, alcune copie sono state salvate e, a distanza di 11 anni dalla decisione di cancellarlo per sempre, è stato riabilitato.

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Tuttavia, le polemiche non sono mai realmente finite. La famosa e controversa scena del burro ha continuato a fare discutere, tanto più in seguito a un'intervista di Bertolucci, in cui il regista ha affermato che Maria Schneider non era consenziente. In seguito alla reazione indignata di gran parte del mondo del cinema (e non solo), il filmmaker ha rettificato le sue dichiarazioni. Ma sulla scena e sull'intero film continua a gravare una lunga ombra scura.

Dall'epopea di Novecento al successo mondiale de L'ultimo imperatore

In molti erano convinti che Bertolucci non avrebbe potuto superare Ultimo tango a Parigi. Sia dal punto di vista artistico che di (discusso) successo. Invece, nel 1976, il regista ha portato sul grande schermo il ponderoso e affascinante dramma storico Novecento.

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Diviso in due parti e interpretato da un cast stellare (composto tra gli altri da Robert De Niro, Gérard Depardieu, Donald Sutherland, Burt Lancaster, Amanda Sandrelli, Dominique Sanda e Alida Valli), il film ha ottenuto un eccezionale riscontro di pubblico e critica ed è stato inserito tra i 100 film italiani da salvare.

11 anni dopo, Bertolucci ha raggiunto il punto più alto della sua carriera. Almeno, dal punto di vista dei riconoscimenti internazionali. Il kolossal L'ultimo imperatore, sull'ultimo imperatore Qing della Cina, Pu Yi, si è aggiudicato 9 premi Oscar, 4 Golden Gloobe, 3 BAFTA e 9 David di Donatello.

L'intimismo e gli ultimi anni

Ai film con una dimensione grandiosa, Bertolucci ha alternato produzioni intimiste e contemplative (spesso incentrate su temi scandalosi) come La luna, La tragedia di un uomo ridicolo, Il tè nel deserto e Piccolo Buddha.

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In seguito, il regista è sembrato interessato a indagare i temi della formazione personale all'inizio dell'età adulta. Hanno così visto la luce Io ballo da sola e The Dreamers - I sognatori, che con L'assedio portano anche avanti la riflessione di Bertolucci sul rapporto tra uomo e donna e sulle relazioni tra le persone.

L'ultimo film del regista è stato Io e te, liberamente ispirato all'omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti e presentato fuori concorso al 65esimo Festival di Cannes.

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