Ecco perché il remake di MediEvil per PS4 (non) ci piace

Autore: Andrea Guerriero ,

Allo scoccare della mezzanotte dello scorso 9 maggio, "mamma" Sony - e i suoi canali social, in particolare - ha dato vita ad un secondo appuntamento con State of Play. Si tratta del nuovo format scelto dal colosso nipponico per aggiornare pubblico e stampa su tutte le novità in arrivo su PlayStation 4

A differenza della prima puntata, che aveva lasciato un po' tutti con l'amaro in bocca, questa seconda incursione della rubrica è stata particolarmente interessante. In appena dieci minuti, la grande S del gaming è riuscita infatti a infiammare gli animi di tutti i possessori della sua console di ultima generazione - e degli appassionati videogiocatori più in generale - mettendo sul piatto, tra le altre cose, due remake particolarmente attesi.

Il primo è quello di Final Fantasy VII, che un po' a sorpresa ha fatto capolino sulle battute finali dell'ultimo State of Play. Con cose bellissime e altre necessariamente da rivedere nel corso dell'E3 2019 di giugno, come promesso dagli stessi sviluppatori di casa Square Enix. 

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L'altro è quello di MediEvil, un progetto sicuramente meno ambizioso di quello della settimana Fantasia Finale, ma altrettanto importante sul piano emozionale, considerando che stiamo parlando di uno degli intramontabili classici che hanno scritto la storia della prima console PlayStation - tornata di recente nei negozi con una non troppo apprezzata versione mini. Un rifacimento, quello dell'avventura originale di Sir Daniel Fortesque, che dovrà fare i conti non solo con le esigenze dei gamer moderni, ma anche e soprattutto con la sensibilità nostalgica di chi si professa un videgiocatore navigato. 

Il nuovo trailer del titolo, curato dai ragazzi di Other Ocean Interactive, ci permette prima di tutto di scoprire la data di uscita: il remake di MediEvil sarà disponibile a partire dal prossimo 25 ottobre, giusto in tempo per festeggiare Halloween a dovere.

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Non solo, il filmato lascia spazio a riflessioni necessarie per un restauro di questa portata. Viene infatti da chiedersi se il "nuovo" MediEvil riesca, almeno da quanto visto fino a ora, a rimandarci effettivamente - con mente, cuore e polpastrelli - all'opera originale creata da SCE Cambridge Studio nel 1998. In realtà la risposta è purtroppo no. Una sensazione che ha colpito parte dell'opinione generale quando il remake venne mostrato lo scorso ottobre, e che è andata crescendo dopo il trailer dell'ultimo State of Play.

Naturalmente le prime perplessità derivano dall'impatto visivo, elemento che più di tutti è cambiato nel videogame. Il lavoro di saturazione dei colori e illuminazione svolto dal team di sviluppo nel restyiling grafico è evidente, ma se da una parte lascia spazio a forme più definite e modelli più dettagliati di personaggi e ambientazioni, d'altra parte cancella ogni sfumatura macabra che ci aveva fatto innamorare di MediEvil alla fine degli anni '90. 

I colori freddi, i poligoni spigolosi, il chiaro strizzare l'occhio all'estetica dei film di Tim Burton - in primis The Nightmare Before Christmas - sono tutti valori artistici che paiono scomparsi in questo rifacimento per PlayStation 4. Il fallimento di Sony è evidente, perché intacca direttamente quell'effetto nostalgia che, giocoforza, dà senso ad operazioni commerciali di questo tipo.

Se con Crash Bandicoot N.Sane Trilogy, la Reignited Trilogy di Spyro o l'esclusivo Shadow of the Colossus - ma anche per l'imminente Crash Team Racing Nitro Fueled - si è riusciti a convincere e sedurre i player più cresciuti, con la rinascita del regno di Gallowmere si è forse perso per strada lo spirito autentico del capostipite del franchise, insistendo su una pulizia dell'immagine fin troppo certosina. 

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Sony
MediEvil Remake in uscita il 25 ottobre 2019
Sir Daniel Fortesque tornerà a combattere su PS4 ad Halloween

Non fraintendeteci, amiamo l'idea che l'ossuto Sir Daniel torni sull'ultima console made in Japan, e non vediamo l'ora di poter giocare al remake, ma le perplessità non possono restare in silenzio. Proprio in virtù di quell'affetto che ci lega al personaggio. 

Intanto, sul lato gameplay non resta molto da dire senza toccare con mano il gioco. Dalle sequenze viste nel corso del secondo State of Play pare cristallino che le meccaniche siano state rese più veloci e pulite, così come i comandi più reattivi rispetto al passato. Rimangono, anche in questo caso, dubbi su come MediEvil abbia passato la prova del tempo, quanto insomma sia invecchiato male.

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Graditissimo invece il prezzo, fissato a 29.99 euro su PlayStation Store - potrà essere acquistato solo in edizione digitale, per buona pace dei collezionisti. Una scelta che potrebbe fare gola a molti gamer, soprattutto a quelli più giovani, che andrebbero così a scoprire per la prima volta uno dei pilastri del gaming degli anni '90. Ma che per altri – qui entrano in gioco lo zoccolo duro di fan – andrebbe a rimarcare quanto quello di MediEvil Remake sia un progetto evidentemente a basso budget.

Per chi vi scrive, sembra che di nuovo il remake possa non soddisfare le altissime aspettative degli appassionati. Tocca dunque aspettare la release ufficiale in autunno per emettere un giudizio definitivo. Fino ad allora restiamo con le dita - e i cavi dei nostri fedeli DualShock! - incrociate. 

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