Falling Skies - Episodi 2.8, 2.9 e 2.10 (finale di stagione)

Autore: Redazione NoSpoiler ,

La marcia della morte, Il prezzo della grandezza e Un’unione sempre più perfetta. Sono i tre episodi conclusivi di Falling Skies, trasmessi da FOX in prima visione italiana mentre io ero in ferie. Due (meritate, dai) settimane di pausa e oggi eccomi qui, a recuperare il finale di stagione tutto d’un fiato. E che finale...


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Ma andiamo con ordine. Siamo in viaggio per Charleston, dopo l’allontanamento volontario di Ben che ha comprensibilmente spezzato il cuore a suo padre. Ma Tom Mason ha altri due figli di cui occuparsi, oltre ai sopravvissuti da condurre alla nuova capitale. E a quanto pare l’unica a preoccuparsi dell’arrivo improvviso della ragazzina impiantata sembro essere io.


Con tutto quello che è già successo, i nostri eroi non hanno imparato a non fidarsi? Certo che sì, ma di fronte a una bambina ferita la differenza fra gli alieni e i sopravvissuti della Seconda Massachusetts è l’umanità. Ovvero l’incapacità di abbandonarla per strada, insieme a tutti i sentimenti che sono rimasti a difesa del nostro status di esseri umani. Così Jenny, questo il suo nome, stringe amicizia con Matt, come ad ufficializzare il fatto che sia foriera di guai alieni. Ma si limita ad allontanarsi per raggiungere uno dei suo fratelli, sebbene io abbia la sensazione che prima o poi la rivedremo. Il racconto del passato di Maggie invece lascia Hal senza parole. Quello di Tector, di racconto, spinge Weaver a sbottonarsi. L’uomo d’acciaio a guida della Seconda Mass non fa che pensare alle persone che sono morte per via delle sue decisioni… Ma quelle che sono ancora vive hanno bisogno di lui. Non c’è tempo per i sensi di colpa e i rimpianti.


Soprattutto dopo l’arrivo a Chareston: una città fantasma, completamente distrutta. Addio, speranza… Ma solo per un istante: ben ritrovato, Colonnello Porter! E ben trovata Charleston, che è viva e vegeta ma nascosta agli occhi alieni. Una base sotterranea ricavata in un centro commerciale in costruzione. Una città vera, con bambini e famiglie. Con bandiere degli Stati Uniti, cibo in abbondanza, acqua corrente, vestiti puliti... e voilà, ecco tornata la speranza. Weaver ritrova sua figlia e Tom ritrova Arthur Manchester (l’apprezzatissima guest star Terry O’Quinn), che in pratica è il nuovo Presidente degli Stati Uniti. I professori di storia ricostruiscono l’America. Il messaggio è chiaro: dalla storia si impara. O almeno così dovrebbe essere... Perché qualcosa non quadra.

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Ci vuole meno di un’ora alla Seconda Mass per capire che Charleston non è il paese dei balocchi che sembrava. I nuovi arrivati devono consegnare le armi e dividersi negli alloggi, separandosi dalle persone che per mesi hanno vissuto con loro. Come se non bastasse, quella che sembrava la culla della nuova democrazia nasconde invece una dittatura. Con Arthur Manchester a capo. Pope e i suoi finiscono nei guai dopo 5 minuti, Matt non vuole più andare a scuola perché parlano male di suo padre e della Seconda Mass, Anne (che, fra l’altro, scopriamo essere incinta) viene messa a curare raffreddori e Manchester non pensa ad altro che ad affermare e legittimare il proprio potere.


Un altro politicante maniaco del controllo: certe cose non cambiano mai. Gli autori ce lo dicono a chiare lettere: non saremo mai in grado di sopravvivere fino a che non impararemo a lasciarci alle spalle le nostre cattive abitudini. Prima fra tutte: la corruzione. Come quella che Manchester cerca di sfruttare per accaparrarsi la collaborazione di Pope... Che naturalmente non cede: sarà anche un ribelle insofferente alle regole, ma non è un traditore. Al contrario di altri… Dopodiché, con l’aiuto del colonnello Porter e dopo aver ricevuto la richiesta di incontro da parte di Occhio Rosso, Tom, Weaver, Hal, Maggie e Dai decidono di fuggire per ascoltare il messaggio. Ma il generale li arresta per ordine di Manchester e fa riunire tutti gli altri membri della Seconda Mass, isolandoli dagli altri per non correre il rischio che si ribellino. Manchester accusa Tom e Weaver, vuole addirittura metterli sotto processo: sostiene che seguono gli ordini degli alieni.

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La caccia alle streghe è tornata, viva e vegeta, e pare che chi conosce la storia la usi contro i suoi simili... Almeno finché il generale Bressler prende il comando, mettendo Charleston sotto legge marziale. Un colpo di stato militare, come fa notare Pope. Non c’è niente da fare: non impariamo mai… E visto che Tom non si presenta all’appuntamento, Ben porta Occhio Rosso e altri Skitter ribelli all’interno della base. Un cordone umano formato da Tom, Weaver, Anne, Hal, Maggie ed altri li protegge dai militari. Bressler dà ordine di abbassare le armi e forse, ma solo forse s’inizia a ragionare. Come non detto: dopo che Ben ha fatto da interprete a Occhio Rosso, il generale afferma di non credere a una sola parola. Acconsente che siano Weaver e i suoi ad eseguire la missione, ma in realtà allestisce una trappola per eliminare gli Skitter ribelli. Solo allora Weaver, Tom e pochi altri coraggiosi possono partire per la missione più pericolosa dall’inizio della serie: distruggere l’arma aliena in costruzione ed eliminare il Supremo.


Più facile a dirsi che a farsi. Con l’arrivo di Karen e del suo “maestro” tutto sembra perduto. La ragazza e gli alieni sono lì per catturare, torturare e uccidere. Solo l’intervento di Occhio Rosso, che rimane ucciso insieme a Dai, evita il peggio. Si torna a Charleston. Missione compiuta, ma Hal è ferito e Anne non capisce perché. Noi invece lo capiamo benissimo, anche prima che ci venga mostrato: il bacio. Il bacio di Karen. Ha trasmesso a Ben il parassita alieno che aveva infettato anche Tom. E ora Hal è un pericolo per tutti gli umani... Possiamo aspettarci, in futuro, un ribaltamento di ruolo fra Hal e suo fratello Ben. Staremo a vedere. E mentre Arthur è pronto a cedergli il proprio posto, Tom afferma che lui e il resto della Seconda Mass non possono restare: devono tornare a combattere… Ma chi? Perché per un attimo pensiamo che gli alieni abbiano individuato la base segreta, magari grazie a Hal. Macché: ci voleva un colpo di scena finale.

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L’arrivo in massa di un’altra razza aliena. Quella contro la quale sicuramente i Supremi puntavano l’arma in costruzione, rivolta al cielo. Quella che forse ha fatto della Terra un terreno per lanciare un attacco a un nemico che non sono gli esseri umani... O che forse vede la Terra al centro di uno scontro per il suo dominio. È troppo presto per avere certezze sulla situazione: dovremo aspettare la prossima estate e la terza stagione di Falling Skies… 


 
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