Game of Thrones 8, sceneggiatore rivela: uno dei personaggi non doveva morire

Autore: Stefania Sperandio ,

Prima della messa in onda di Game of Thrones 8, Sophie Turner (Sansa Stark) ci aveva promesso una stagione con più morti che mai e, effettivamente, i caduti sono stati parecchi. Uno di questi, però, nei piani originari degli sceneggiatori sarebbe dovuto arrivare vivo fino al finale. Con i lavori in corso d'opera, si è poi deciso per una soluzione diversa, a cui si è arrivati per svariati motivi.

Vita e morte di Jorah Mormont

Show hidden content Il personaggio in questione è Ser Jorah Mormont, fidata spalla di Daenerys Targaryen, morto nell'episodio 3 per proteggere la sua Regina degli attacchi dei non-morti agli ordini del Re della Notte. Nell'idea iniziale, il cavaliere della casa dell'Orso sarebbe sopravvissuto fino all'epilogo, accompagnando Jon Snow e Tormund al di là della Barriera, verso una nuova vita.
HBO
Emilia Clarke e Iain Glen in Game of Thrones 8x01
Daenerys e Jorah Mormont a Grande Inverno
Come spiegato a Entertainment Weekly dallo sceneggiatore Dave Hill, tuttavia, alla fine si è deciso di dare a Jorah quella nobile morte che tutti, nello show, hanno riconosciuto come tale: come diceva Jon a Daenerys, se Mormont avesse potuto scegliere come morire, sarebbe stato mentre difendeva la sua amata sovrana Targaryen.Dave Hill ha raccontato:

Per lungo tempo, volevamo che Jorah fosse lì alla Barriera, alla fine. I tre che dovevano uscire dal tunnel della Barriera dovevano essere Jon, Jorah e Tormund. Tuttavia, i ragionamenti che ci serviva fare affinché Jorah finisse alla Barriera, per fare in modo che non fosse più schierato dalla parte di Daenerys proprio prima degli eventi finali... non c'era modo di realizzare questa cosa serenamente. Jorah avrebbe dovuto avere quella nobile morte che voleva, mentre difendeva la donna che amava.

È difficile, in effetti, immaginarsi in che modo Jorah avrebbe potuto voltare le spalle a Daenerys. Così come è difficile immaginare se la Madre dei Draghi si sarebbe comportata allo stesso modo, se avesse avuto ancora accanto l'uomo che, più di tutti, era il suo fidato alleato e consigliere, oltre che protettore.Il fatto che il coraggioso Mormont sia morto per lei, invece, ha rappresentato un ulteriore passo verso il manifestarsi della follia Targaryen di Daenerys, che si è ritrovata sempre più sola e sempre più predisposta all'uso del terrore, per regnare su quel continente che si era dimostrato non intenzionato ad amarla come lei per qualche motivo si aspettava.
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Iain Glen ed Emilia Clarke in Game of Thrones 8x03
Daenerys piange la morte di Jorah in Game of Thrones 8x03

La morte di Jorah secondo Iain Glen

Show hidden content Sulla morte onorevole di Jorah Mormont è arrivato anche il pensiero di Iain Glen, attore che ha vestito i suoi panni nelle otto stagioni di Game of Thrones. Glen ha commentato che, per fortuna, Jorah non saprà mai cosa abbia fatto Daenerys pur di imporsi sul trono di spade: è la cosa migliore per lui, che è morto proteggendo quella che ha sempre ritenuto essere la migliore delle regine.A Entertainment Weekly, l'attore ha dichiarato:

C'è qualcosa di dolce in questo, perché Jorah non saprà mai che cosa ha fatto Daenerys. Probabilmente, è la cosa migliore. È una benedizione che lui non possa mai sapere cosa le sia accaduto. Da un punto di vista più pragmatico, della storia, la sua morte è anche servita a uno scopo più grande. Dove sarebbe potuto andare il personaggio di Jorah dalla Battaglia di Grande Inverno in poi? Non ne ho davvero idea.

Anche Glen sottolinea insomma il ruolo della morte di Jorah nel comporre il puzzle che ha portato Daenerys a polverizzare Approdo del Re. Come sarebbero andate le cose se la Regina delle ceneri avesse avuto ancora al suo fianco l'uomo di cui si fidava più di qualsiasi altro? Proprio come Jorah, non lo sapremo mai.
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Iain Glen ed Emilia Clarke nella loro ultima scena insieme
Daenerys saluta Jorah per l'ultima volta prima della pira funebre, che sancisce la fine della casa Mormont

Game of Thrones è andato in onda in otto stagioni dal 2011 al 2019. Le repliche degli episodi sono disponibili on demand su Sky e Now TV, mentre George R. R. Martin ha ribadito di essere al lavoro sul suo penultimo libro e ha fatto sapere che ci sarà qualche piccola differenza ("sì e no", parole letterali) tra il finale dei romanzi e il finale della produzione di HBO.

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Già in precedenza, lo scrittore aveva premesso che le cose sarebbero andate più o meno allo stesso modo, con delle importanti differenze soprattutto per i personaggi secondari. Non possiamo che metterci comodi in attesa di scoprire cosa ora Martin ci riserverà – sperando che non finisca davvero con l'autoesiliarsi in Nuova Zelanda dopo gli ennesimi ritardi.

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