Una foto ovale in una cornice vintage e circondata di foglie secche è il Doodle prescelto da Google per festeggiare i 136 anni dalla nascita di un mito letterario, la scrittrice Virginia Woolf. L'autrice nacque a Londra e morì nel 1941 a Rodmell ed è considerata un'esponente tra i più significativi della letteratura del '900.
Perché Google ha scelto proprio le foglie secche per lo sfondo del proprio Doodle? Perché sono un simbolo ricorrente nei romanzi della Woolf. La scrittrice aveva un'attenzione particolare nei confronti della natura, dai fiori alle foglie, che amava descrivere in tutto il loro ciclo di vita.
Lo stile di scrittura di Virginia Woolf
La personalità anticonformista e la scrittura innovativa di Virginia Woolf l'hanno consacrata come esempio fondamentale e oggetto di studio per i posteri. Nei primi del '900 cominciavano a diffondersi casi di letteratura sperimentale e innovativa, che rompeva la linearità tradizionale e promuoveva un nuovo flusso antinarrativo (il flusso di coscienza, che incorporava pensieri discontinui e slegati, come quelli di un dormiveglia). La Woolf ha abbattuto la normale scansione cronologica degli eventi per infarcire la propria prosa di annotazioni, appunti, pensieri intimi dei suoi personaggi. La sua scrittura era complessa, utilizzava l'ipotassi come una fioritura di similitudini, metafore e tante altre figure retoriche.
Figlia del critico e filosofo Leslie Stephen e di Julia Prinsep-Stephen, sviluppò la passione per la lettura e la scrittura fin da piccola, quando cominciò insieme al fratello a tenere un diario. la vita culturale in famiglia era molto ricca e attiva, tanto che da bambina Virginia conobbe grandi personalità letterarie come Henry James o T. S. Eliot. Perse i genitori quando era una preadolescente e questo ebbe un impatto fortissimo sulla sua vita futura, contrassegnata da episodi di crisi nervose e momenti di instabilità.
Fondò un circolo letterario a Londra insieme alla sorella e cominciò a collaborare con il Times. In seguito sposò un teorico politico inglese e con lui fondò la casa editrice Hogarth Press.

L'attivismo di Virginia Woolf, fervente femminista
Virginia Woolf lottò a lungo per garantire alle donne l'equità dei diritti. S'impegnò attivamente per l'emancipazione femminile e ne parlò anche in molte sue opere. Ad esempio, in Una stanza tutta per sé (1929) è un saggio che ripercorre la storia alla luce del "grande vuoto" delle figure femminili, relegate a compiti marginali e certamente meno prestigiosi e importanti di quelli maschili.

L'occasione per elaborare queste teorie fu una conferenza che la scrittrice tenne in un collegio femminile, dove si rese conto che le donne, per quanto preparate e avide di sapere, non avessero grandi prospettive "intellettuali" nella vita (se si esclude quella di diventare maestre).
Il concetto espresso dalla Woolf era molto netto: come può una donna diventare autrice se non ha denaro e una stanza tutta per sé?

La scrittrice si suicidò tragicamente nel 1941, annegando nel fiume Ouse dopo essersi riempita le tasche di sassi.
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