Google, tramite Gmail, tiene traccia di tutti gli acquisti online degli utenti

Autore: Pasquale Oliva ,

Secondo una grande fetta dei frequentatori del web, la più grande minaccia alla propria privacy è rappresentata da Facebook. È vero che la piattaforma di Mark Zuckerberg continua a collezionare passi falsi, ma il dito dovrebbe essere puntato anche contro altri servizi.

Pensare che Google offra i suoi servizi in modo totalmente gratuito è errato. Certo, per utilizzare Gmail, YouTube e così via non bisogna sborsare un euro (se si escludono alcune versioni Premium opzionali), ma in realtà gli utenti "pagano" con le informazioni che forniscono al gigante della tecnologia, comprese quelle relative agli acquisti online.

Lo storico degli acquisti

Come riporta CNBC, Google tiene traccia di tutto ciò che gli utenti acquistano sui siti di e-commerce e non solo. La sezione Acquisti del proprio profilo Google include infatti un vero e proprio registro con tutti i pagamenti effettuati, suddivisi per mese. Acquisti su Amazon e/o PlayStation Store/Microsoft Store , prenotazioni di voli e hotel, pagamenti di abbonamenti per servizi di streaming e così via. Non manca davvero nulla.

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Ma come è possibile che Google sappia tutto ciò? La risposta è molto semplice: Gmail.

Grazie alle ricevute inviate dai vari store tramite email dopo un acquisto, Google crea il citato storico. Questo può essere molto utile per tenere traccia dei propri acquisti, ma c'è il rischio che le pagine virtuali del registro possano essere consultate anche da Google. A tal proposito, l'azienda di Mountain View ha però confermato a CNET che non utilizza le informazioni fornite da Gmail per proporre pubblicità mirate: sarà vero?

Non usiamo alcuna informazione ricavata dai tuoi messaggi in Gmail per proporti annunci pubblicitari, incluse le ricevute e le conferme di ordini mostrate nella sezione Acquisti.

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Per coloro che desiderano celare ogni dato al grande occhio di Google, esiste l'opzione "Rimuovi acquisto". Questa, tuttavia, elimina anche l'email da cui ha ottenuto le informazioni. Cancellare un'email potenzialmente importante o permettere a Big G di accedere alle informazioni personali? Un bel dubbio.

Vi fidate delle parole di Google o credete che il registro degli acquisti sia solo uno dei tanti mezzi utilizzati per profilare gli utenti che navigano sul web?

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