Hayao Miyazaki torna con un nuovo film di animazione

Autore: Alfonsina Merola ,

Hayao Miyazaki aveva dichiarato di volersi fermare con il suo ultimo lavoro, Si alza il vento del 2013, salutando così il suo pubblico e il grande schermo.

Il lungometraggio non fu molto apprezzato come invece era avvenuto con Il castello errante di Howl (2004) o La città incantata (2001). Quel saluto quindi aveva lasciato un po' di amaro in bocca, soprattutto tra il suo pubblico, dato dal fatto di non poter più godere di nuovi e appassionanti film del maestro dell'animazione.

Il film più conosciuto di
Locandina italiana del film

Il regista, che oggi ha 75 anni, aveva deciso di uscire di scena non per mancanza di creatività ma per via delle sue condizioni di salute non proprio ottimali, soprattutto per quel che riguarda la vista. 

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Se mi venisse in mente di fare un nuovo film, ci metterei sei, sette anni per completarlo. Sento che i miei giorni nel mondo dei lungometraggi si sono esauriti. Se dicessi di voler fare un nuovo lungometraggio mi prendereste per un vecchietto che dice cose strane.

Queste furono le sue parole, pronunciate non più di tre anni fa.

All'epoca il suo annuncio era coinciso col desiderio di non volersi più occupare di lungometraggi animati per produrre storie più brevi e curare il Ghibli Museum, un luogo voluto fortemente dal regista che espone molti lavori realizzati dallo Studio omonimo. Questa struttura - situata a Mitaka, in Giappone - è stata creata per tutti coloro che amano l'animazione, la fantasia e la creatività.

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Qualche giorno fa, però, il regista ha stupito tutti annunciando la sua intenzione di realizzare un nuovo lungometraggio d'animazione. L'opera, in realtà, è già in lavorazione perché alcune delle tavole per realizzare il film sarebbero già pronte.

L'annuncio è stato fatto durante un'intervista rilasciata da Hayao Miyazaki ad NHK, un noto canale televisivo giapponese, attraverso la quale ha rivelato già qualche indizio relativo al suo prossimo lavoro. La prima rivelazione riguarda il protagonista: sarà un bruco animato così piccolo da poter essere schiacciato tra le dita.

La seconda informazione riguarda il nome del lungometraggio, che sarà Boro il bruco. L'idea inizialmente era di farne un progetto breve di 12 minuti, un esperimento in grafica digitale, pensato per essere proiettato nel Museo.

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Il regista, invece, ha deciso di trasformarlo in un lavoro più lungo ed elaborato. Probabilmente Boro il bruco sarà completato per il 2019. Intanto non ci resta che aspettare con pazienza la fine della lavorazione.

Ma se nel frattempo il maestro dovesse lasciarci, che ne sarà del film? 

Toshio Suzuki, produttore dello Studio Ghibli, ha dichiarato che se il regista dovesse morire prima della fine del film, il compito grafico passerà ad un altro disegnatore che porterà a termine il lavoro. Il nome del sostituto però non è stato rivelato.

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