Il regista Christopher Nolan ha sempre dimostrato una visione unica e audace nel mondo del cinema, e il suo ultimo film, Oppenheimer, non fa eccezione. Quest'opera (la nostra recensione) affronta la sfida di narrare la vita e le vicende di J. Robert Oppenheimer, l'uomo dietro la creazione della bomba atomica. Ciò che ha catturato l'attenzione degli spettatori fin dai primi trailer è l'uso alternato di scene a colori e in bianco e nero, una scelta insolita che Nolan ha giustificato in modo dettagliato.
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L'approccio cromatico distintivo del film riflette una divisione fondamentale nelle prospettive narrative. Parlando con Total Film (via GamesRadar), Nolan ha rivelato che questa scelta non è stata casuale ma intrinsecamente legata alla struttura stessa della sceneggiatura:
Ho scritto la sceneggiatura in prima persona, cosa che non avevo mai fatto prima. Non so se qualcun altro abbia mai fatto così, o se sia una pratica comune... Il film è oggettivo e soggettivo. Le scene a colori sono soggettive, mentre quelle in bianco e nero sono oggettive. Ho scritto le scene a colori in prima persona. Quindi, per un attore che legge quelle scene, penso che potrebbe essere abbastanza intimidatorio.
L'uso di scene a colori e in bianco e nero nel film Oppenheimer contribuisce in modo sostanziale a delineare questa narrazione unica.
Le sequenze in bianco e nero sono oggettive, presentano momenti storici che non sono influenzati da opinioni o emozioni. Esse rappresentano il contesto storico e le conseguenze dell'uso della bomba atomica, senza filtri personali. Queste scene spesso si concentrano su eventi storici riconoscibili, come il processo giudiziario del 1954 contro Oppenheimer per il rifiuto di rinunciare alle sue autorizzazioni di sicurezza nucleare.
D'altro canto, le scene a colori sono soggettive e raccontano la storia attraverso la prospettiva di Oppenheimer stesso. Nolan le ha scritte in prima persona, offrendo uno sguardo intimo e personale all'interno della mente del protagonista. Queste sequenze sono un'esplorazione delle relazioni di Oppenheimer con i colleghi, la sua famiglia e il suo conflitto morale nell'affrontare la creazione della bomba atomica. Qui emergono emozioni più forti, contribuendo a creare un nucleo emotivo più intenso nel film.
La complessa dinamica tra Oppenheimer e Strauss
Entrando ancora nel dettaglio di ciò che Nolan ha detto sulla sua scelta cromatica, il regista, nella scrittura del suo ultimo film, ha individuato un personaggio che rappresentasse la soggettività e questo è ovviamente il protagonista interpretato da Cillian Murphy. Per l'oggettività Nolan ha scelto il personaggio di Robert Downey Jr., Lewis Strauss.
Lewis Strauss, interpretato da Robert Downey Jr., è una figura che vede il mondo in termini oggettivi, riflessi dalle sequenze in bianco e nero. Queste scene rappresentano il suo punto di vista riguardo agli eventi e alle conseguenze dell'uso della bomba atomica, che in parte sono direttamente ricollegate al ruolo di Oppenheimer nella sua creazione. Le sequenze in bianco e nero catturano i momenti chiave delle indagini contro Oppenheimer, fornendo uno sguardo nella mente di Strauss e nelle dinamiche politiche e morali che hanno guidato il processo.
Dall'altra parte, J. Robert Oppenheimer, interpretato da Cillian Murphy, è il fulcro emotivo e soggettivo del film. Le sequenze a colori, scritte in prima persona da Nolan, ci permettono di entrare nella mente complessa di Oppenheimer. Queste scene rivelano le sue emozioni, il suo conflitto morale e le relazioni personali che hanno contribuito a definire il suo ruolo nel progetto Manhattan. Le sequenze a colori gettano luce sulle interazioni con la sua famiglia, i suoi colleghi e i momenti di solitudine in cui si confronta con la portata delle sue azioni.
L'uso sapiente di colori e in bianco e nero crea una distinzione netta tra le prospettive di Oppenheimer e Strauss.
La differenza tra Fusion e Fission
La suddivisione tra scene a colori e in bianco e nero si estende ulteriormente nei nomi dati a ciascuna categoria. Nolan etichetta le sequenze a colori come "Fission" e quelle in bianco e nero come "Fusion". Questa scelta di termini scientifici non è casuale. La fission rappresenta la separazione e la divisione in parti, riflettendo le sequenze soggettive di Oppenheimer che frammentano la storia in elementi separati, come la sua educazione, le relazioni e la creazione della bomba atomica. La fusion, invece, rappresenta l'unione di parti separate per formare un tutto. Nel contesto del film, le sequenze in bianco e nero fondono insieme gli elementi della storia soggettiva di Oppenheimer, dando vita a una narrazione completa.
In ultima analisi, l'uso di scene a colori e in bianco e nero in Oppenheimer non è solo un'attrazione visiva, ma svolge un ruolo significativo nella narrazione complessiva del film. Questa scelta permette agli spettatori di immergersi nelle prospettive oggettive e soggettive della storia di Oppenheimer, creando un legame più profondo con il protagonista e il suo contesto storico. La variazione cromatica non è solo un elemento visivo, ma un mezzo per trasmettere emozioni, conflitti morali e il peso delle decisioni che hanno cambiato il corso della storia umana.
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