Il presidente di HBO sul divisivo finale di GoT e i miti che circondano la serie (compreso lo spin-off su Arya)

Autore: Silvia Artana ,

Sono passati (già?) tre giorni dalla conclusione di Game of Thrones e il divisivo finale continua a essere un caldo, caldissimo, argomento di discussione. Dopo la petizione lanciata dai fan per rifare la stagione 8 e la dura replica del cast, sulla questione è intervenuto anche il presidente della programmazione di HBO, Casey Bloys.

In una intervista con Deadline, il manager ha affrontato diversi aspetti relativi alla chiusura dell'ormai leggendario adattamento delle Cronache del ghiaccio e del fuoco di George R.R. Martin. A partire dalla reazione degli spettatori

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[Non sono rimasto sorpreso da come hanno reagito, n.d.r.]. A dire la verità, per una serie di tale portata e con una fan base così appassionata, penso che non esistesse un modo per accontentare tutti. Sulla base delle reazioni online, che vanno prese con le dovute cautele, mi sembra di capire che il pubblico sia diviso [sul finale, n.d.r.]. E credo che sia giusto: alcuni lo ameranno e alcuni lo odieranno. Ma il punto è che tutti sono coinvolti profondamente.

Bloys ha difeso ed elogiato le scelte degli sceneggiatori:

Penso che tutti abbiano le loro speranze su dove i personaggi dovrebbero o potrebbero andare. David [Benioff, n.d.r.] e Dan [Weiss, n.d.r.] sapevano da tempo come sarebbe andata la serie e hanno realizzato quello che avevano in mente, nel modo che ritenevano opportuno in qualità di autori. Ritengo che abbiano fatto un lavoro spettacolare. Hanno fatto atterrare un aereo molto, molto grosso. Cosa tutt'altro che facile. Non è possibile fare felici tutti. Ma non credo che fosse quello che stavano cercando di fare.

Le foto dell'ultimo episodio di Game of Thrones

Il presidente della programmazione di HBO ha continuato l'intervista smontando un mito che ha accompagnato l'ultima stagione. Ovvero, i finali multipli:

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No, [non abbiamo girato più di un finale, n.d.r.]. Penso che dal di fuori sia sembrato così. Credo di averne parlato a titolo di esempio e la nozione ha fatto presa sul pubblico. Ma è stato un bene, perché ci ha protetti dalle fughe di notizie. Ha mantenuto un margine di dubbio, perché non era possibile saperlo con certezza.

Il manager ha aggiunto che le imponenti misure di sicurezza adottate per la stagione 8 hanno sicuramente arginato leak e spoiler. Ma un ruolo importante l'ha giocato la volontà dei fan di non sapere prima cosa sarebbe accaduto:

Credo che qualcuno abbia postato il finale... sarebbe stato possibile trovarlo, volendo. Ma la maggior parte del pubblico voleva viverlo in diretta. Penso che dimostri la grandezza della serie e quello che ha lasciato.

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Bloys ha negato di avere discusso possibili finali alternativi con gli autori:

[David Benioff e D.B. Weiss, n.d.r.] sono molto intelligenti, brillanti e metodici. Avevano in mente il finale da tempo. Non ci sono state grandi discussioni in merito, se dovesse finire in questo modo o in un altro. Quello che hanno realizzato era quello che volevano fare. 

Sempre a proposito di miti, il boss di HBO ha negato ridendo che il network sia stato pagato per il "product placement" del bicchiere di Starbucks e poi si è concentrato sulla questione spin-off.

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Il manager ha spiegato che l'obiettivo è di sviluppare l'universo fantastico di George R.R. Martin in modo coerente e grandioso, con progetti originali e in grado di camminare sulle proprie gambe. E per questo, non ha intenzione di affrettare i tempi per il prequel:

Credo che Jane Goldman abbia fatto un ottimo lavoro con la sceneggiatura e la regista, S. J. Clarkson, stia preparando un pilot incredibile. Ci prenderemo tutto il tempo che ci serve per farlo al meglio. 

In tal senso, si è dimostrato molto cauto circa l'eventualità di vederlo sul piccolo schermo (già) nel 2020:

Girare un pilot a giugno e mandarlo in onda un anno dopo mi sembra un po' affrettato. Ma è troppo presto per dirlo.

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Bloys ha continuato ad andare con i piedi di piombo anche in merito alla possibilità di vedere (e in tempi relativamente brevi) più spin-off di GoT oltre al prequel (come suggerito da GRRM):

La mia idea era di fare passare la stagione finale di Game of Thrones e lasciare che si affermasse come un fenomeno culturale. Da giugno, inizieremo a lavorare al pilot e poi valuteremo se farne un altro. [...] Di sicuro, non vogliamo strafare. [...] Penso che Game of Thrones sia una serie e un universo fantastico, ma non voglio che HBO diventi la casa dei prequel, dei sequel e di tutte quelle cose. Vogliamo mettere grande cura e attenzione in quello che facciamo. Ecco perché il pilot di Jane Goldman è in lavorazione da tempo, perché vogliamo farlo bene. Penso che l'ultima cosa che vogliono i fan sia una serie fatta in maniera affrettata, giusto per mandarla in onda.

Helen Sloan/HBO
Arya alla fine di GoT
Solo Arya conosce il suo futuro...

Dopo avere dichiarato che il cast del prequel con Naomi Watts è al completo e inizierà le riprese a Belfast nell'arco di un paio di settimane, il presidente della programmazione di HBO ha concluso dicendo che un eventuale spin-off su Arya è poco probabile:

Capisco il desiderio dei fan, lo capisco perfettamente. Ma nell'ottica del non esagerare e del non uccidere la gallina dalle uova d'oro, ovvero la serie di David e Dan così com'è nelle sue 8 stagioni, voglio lasciare Game of Thrones come una sorta di opera d'arte compiuta in sé stessa e non collegare altro, pur avendo Arya per farlo.

Solo la giovane Stark e allo stesso modo i suoi fratelli e Jon Snow/Aegon Targaryen conoscono il loro destino. E per dirla tutta, sembra proprio giusto così.

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