Johnny Depp non impara mai le battute dei film e spende in modo patologico: l'attacco degli ex manager

Autore: Silvia Artana ,

Vi avevamo promesso un nuovo episodio della saga Johnny Depp vs The Management Group (TMG) ed eccolo qui.

Dopo che in un'intervista a ruota libera a The Wall Street Journal l'attore ha dichiarato che la società che gestiva il suo patrimonio gli ha causato debiti per 40 milioni di dollari, gli ex manager Joel e Robert Mandel hanno replicato con una serie di rivelazioni a dir poco esplosive sul conto dell'interprete di Capitan Jack Sparrow (atteso nei cinema italiani dal 24 maggio in La Vendetta di Salazar).

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In un nuova denuncia depositato presso la Corte Suprema di Los Angeles e pubblicato integralmente da Deadline, l'avvocato dei 2, Michael J. Kump, non solo ha accusato il 3 volte candidato all'Oscar di avere fatto della menzogna uno stile vita e di avere un probema patologico con il denaro, ma ha anche messo in discussione le sue doti recitative.

Come? Presto detto. Secondo il legale, Johnny non impara mai le battute dei film e per non fare scena muta sul set utilizza un "aiutino" tecnologico:

[Depp, n.d.r.] ha speso centinaia di migliaia di dollari per avere a disposizione a tempo pieno un ingegnere del suono, di cui si è avvalso per anni per farsi suggerire le battute durante le riprese dei film. Depp ha insistito perché questa figura fosse tenuta sotto contratto in modo continuativo, così da non dovere mai studiare i copioni.

TMG: Johnny Depp mente abitualmente e ha un problema patologico con il denaro

La battaglia legale iniziata a gennaio tra TMG e Johnny Depp ha registrato una recrudescenza in seguito a un'intervista (al vetriolo) dell'attore a The Wall Street Journal.

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Dopo avere letto le sue parole, l'avvocato della società, Michael J. Kump, ha rimesso mano al memoriale d'accusa contro il protagonista di Pirati dei Caraibi, affermando che non solo starebbe mentendo sul caso che lo vede contrapposto agli ex manager, ma che sarebbe un bugiardo seriale:

Il documento di 45 pagine redatto da Depp contro TMG, pieno di accuse palesemente false e fraudolente, è stato depositato solo per evitare il pignoramento non giudiziario delle sue proprietà e non è che un altro esempio del sistema di menzogne e inganni messo in atto in modo abituale da Depp per non dovere rispondere delle conseguenze delle azioni da lui compiute.

Secondo il legale, Johnny avrebbe dichiarato (consapevolmente) il falso in un'infinità di circostanze, compreso quando ha affermato di non sapere che stava compiendo un reato facendo entrare i suoi cani in Australia e - ancora più grave - quando ha negato di avere usato violenza alla ex moglie.

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Addirittura, stando al memoriale del legale di TMG, l'attore avrebbe obbligato la sua assistente a mentire e ad accusare Amber Heard (che ha ritrovato il sorriso con Elon Musk) di avere creato delle finte prove ad hoc.

Kump ha parlato di un vero e proprio "schema":

Negli ultimi anni, [...], Depp ha mentito ripetutamente al pubblico e alle autorità a parole e nei fatti e ha chiesto ad altri (inclusi i dipendenti a tempo indeterminato, i familiari e i cosiddetti amici) di raccontare il falso sul suo conto. Questa pratica è diventata il modus operandi di Depp quando gli viene chiesto di prendere atto della sua condotta oltraggiosa e meschina e di assumersi la responsabilità delle sue azioni.

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Come se non bastassero simili dichiarazioni a dare di Johnny un ritratto miserevole, l'avvocato di TMG ha ribadito (ancora una volta) che a causare i debiti dell'attore non è stata la società dei fratelli Mandel, ma l'incapacità dell'interprete del Cappellaio Matto di trattenersi dal fare spese pazze, dovuta a un disturbo compulsivo:

Contrariamente alle recenti dichiarazioni di Depp, secondo il quale i suoi acquisti esorbitanti erano investimenti, le spese pazze da lui fatte spesso sono state contrassegnate dall'incapacità dell'attore di controllare i suoi impulsi e hanno subito un picco dopo che i fratelli Mandel si sono confrontati con lui in merito alla gestione delle sue finanze. [...] A posteriori, può sembrare che Depp soffra di un disturbo compulsivo nello spendere denaro, che sarà dimostrato con una valutazione delle sue facoltà mentali [...]. In aggiunta a ciò, il fatto che Depp si sia vantato in modo plateale con The Wall Street Journal circa le sue spese esagerate e assurde non è che un'ulteriore testimonianza dei suoi problemi psicologici.

La replica dell'avvocato di Johnny Depp a TMG

Dopo che il nuovo memoriale di TMG è diventato di dominio pubblico, è stata la volta di Johnny Depp (protagonista pochi giorni fa di un'improvvisata a Disneyland) di rispondere alle (pesantissime) accuse rivoltegli dai suoi ex manager.

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L'attore ha parlato per mezzo del proprio avvocato, Adam Waldman, che in un comunicato a The Hollywood Reporter ha scelto come strategia di fare passare i fratelli Mandel per dei disperati, che non hanno altro modo per contrattaccare se non gettare discredito sul protagonista di Pirati dei Caraibi:

Accusati di illeciti penali e furto per decine di milioni di dollari, in un caso che si avvale della testimonianza e della documentazione prodotta da un ex collaboratore che stanno cercando in tutti i modi di insabbiare, gli imputati hanno stabilito come loro strategia di difesa una serie di psicoballe. Questo è il modo in cui reagiscono i colpevoli, quando si confrontano con 9 mesi di dettagliate indagini legali e forensi condotte da 4 imprese.

Jack Sparrow in Pirati dei Caraibi
Jack Sparrow reagisce alle accuse di TMG... a modo suo!

Niente da dire. La saga Johnny Depp vs The Management Group è sempre più avvincente e sicuramente riserverà nuovi colpi di scena.

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