Kevin Smith: l'attacco di cuore, il video di ringraziamento e la polemica su Chris Pratt

Autore: Danilo Abate ,

Kevin Smith, attore, regista e fumettista statunitense reso celebre dal suo film d’esordio Clerks – Commessi del 1994, ha avuto un attacco di cuore la notte di domenica scorsa.

Per fortuna Smith adesso sta bene, ma ha dovuto cancellare due stand-up show a causa del suo malore improvviso.

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In un video di ben 19 minuti, Kevin racconta ai fan cosa ha provato durante e dopo il suo attacco cardiaco, spiegando quanto fosse stato inaspettato per lui:

Ho cominciato a sentire come una pressione sul petto, ma non come se avessi un elefante sul petto, semplicemente non riuscivo a respirare. Ho 47 anni e non ho sentito dolore quando ho avuto l’attacco. Non avevo quindi capito si trattasse di un infarto. Come indizi a disposizione, avevo solo un peso sul petto e il fatto che mio padre è morto per un attacco cardiaco.

Smith poi ironizza sul modo in cui ha reagito nel momento in cui sono arrivati i soccorsi:

Hanno dovuto avere a che fare con un ragazzo che, nonostante l’attacco cardiaco, aveva paura di sfilarsi la maglietta.

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Il regista ha inoltre ringraziato l’attore Chris Pratt, che ha speso delle belle parole nei suoi confronti su Twitter, invitando tutta la community a pregare per lui:

Povero Chris Pratt. Uno dei miei attori preferiti in assoluto. Aveva solo detto ‘Ehi amico, non ti conosco così tanto ma amo Clerks e sto pregando per te.’ e le altre persone invece ‘Fanc*** le tue preghiere!’ e l’hanno attaccato. Poi è subentrato James Gunn che ha detto ‘Non c’è nulla di male nel pregare per qualcuno, ragazzi.’. Per favore, smettetela di litigare. Dire ‘pregherò per te’ a una persona è una cosa buona, che tu sia religioso o meno.

La polemica esplosa nei confronti di Chris Pratt è stata sapientemente riassunta dal buon Kevin Smith ma, per chi fosse interessato ad approfondire la vicenda, di seguito potete leggere i tweet di Pratt incriminati e i relativi tweet di risposta di James Gunn alle polemiche.

Kevin non ci conosciamo troppo bene io e te ma ti ho amato dai tempi di Clerks e prego per te perché credo nel potere curativo della preghiera. Potete per favore pregare con me gente!?

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Pochi minuti dopo l’attore ha rilasciato un altro tweet, sempre relativo alla preghiera per Smith:

Prego per te. Continuerò a farlo. Mi hai ispirato con Clerks. Taggo il mio coach di football che mi ha mostrato il film perché credeva in me e sapeva mi avrebbe ispirato. @hodge1916

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In seguito a questi tweet Pratt ha dunque ricevuto online un gran numero di critiche perché molti utenti hanno associato le parole dell’attore ai “commenti standard” rilasciati dai politici americani che si stringono in preghiera in occasione di tragedie quali sparatorie nelle scuole americane e similari, senza prendere però poi provvedimenti seri al riguardo.

Sulla faccenda è intervenuto anche il regista James Gunn, che ha affermato di aver letto i tweet di Pratt e che ogni paragone con la presunta inattività della politica è totalmente fuori luogo, dato che nessuno si aspetta che l’attore possa curare materialmente Kevin Smith.

Nessuno si aspetta che Chris Pratt possa andare da Smith per effettuare un intervento chirurgico al cuore su di lui. E Kevin non ha bisogno che Chris paghi le sue spese mediche. Dunque penso che le preghiere siano apprezzate, è tutto quello che Chris può fare.

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Il regista tiene infine a precisare che non intende difendere Pratt perché l’attore è abbastanza cresciuto da farcela benissimo da solo:

Non sto twittando per difendere Chris. È abbastanza grande da potersi prendere cura da solo di sé stesso. Ma per me, personalmente, la preghiera e la meditazione sono importanti e mi aiutano a orientarmi nel mondo, e non voglio dissuadere chiunque trovi queste cose utili.

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Il consenso della rete non ha tardato ad arrivare, con un commento diretto a Gunn che lascia poco spazio ad altre polemiche:

Ammettiamolo. I tweet di Pratt non erano altro che un augurio per Smith di tornare presto in salute. Sono atea. Chris e tu (James Gunn) siete liberi di esprimere il vostro credo. Mettersi a litigare su cose del genere è uno spreco di energie. Utilizziamo quelle energie per rendere il nostro mondo un posto migliore dove vivere.

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E voi che ne pensate? Siete dalla parte di Chris Pratt o delle polemiche?

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