Le comiche: il cast e i caratteristi famosi del film con Villaggio e Pozzetto

Autore: Emanuele Zambon ,

Due star del cinema muto si affannano su un pianale idraulico che corre sulle rotaie. Alle loro spalle un treno avanza implacabile. I due tentano alla disperata di seminarlo. Niente da fare. Quando l'impatto sembra ormai inevitabile, ecco che la locomotiva vira ad uno scambio ferroviario.

Non c'è sonoro, la pellicola è in bianco e nero, velocizzata nei momenti più spasmodici. Si celebrano, insomma, le gag slapstick di Stan Laurel e Oliver Hardy nell'incipit de Le comiche, il film del 1990 diretto da Neri Parenti con protagonisti Paolo Villaggio e Renato Pozzetto.

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La pellicola rappresenta uno degli ultimi lampi della commedia italiana popolare degli anni '70 e '80. Non a caso, oltre ai protagonisti, volti di quella stagione ridanciana, Le comiche raduna anche tutta una serie di caratteristi e comprimari che tanto avevano lavorato nei due decenni precedenti.

Le comiche:  la trama

Le comiche non presenta affatto una trama organica. Piuttosto, il film si concretizza come una sequenza di sketch slegati l'uno dall'altro in cui abbondano gag e situazioni paradossali e surreali, ideali per esaltare la vis comica di Villaggio e Pozzetto.

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La pellicola prende avvio, come anticipato, con i due protagonisti che recitano in un film muto che alcuni spettatori di un cinema stanno guardando. Dopo aver scampato l'impatto col treno spingendo un carrello su rotaia, i due escono letteralmente dallo schermo della sala per entrare nella realtà e combinarne di tutti i colori.

Catapultati nel reale, Villaggio e Pozzetto non sfuggono alla necessità di trovarsi un lavoro. Iniziano come restauratori di un chiesa, mandando all'aria un matrimonio e provocando un forte shock agli sposi; proseguiranno a far danni come aiutanti benzinai in una stazione di servizio, poi come piazzisti di una macchina idropulitrice in un albergo sulle Alpi (dove, costretti a pagare i danni, saranno schiavizzati dal titolare della struttura). Come se non bastasse, i due decideranno di aprire un'agenzia di pompe funebri, si concederanno una domenica in spiaggia e, infine, saranno vittima di uno scambio di persona, finendo nelle mire di una pericolosa banda criminale. All'ultimo, dopo aver procurato danni a destra e a manca, verranno inseguiti da tutte le persone incontrate nei vari episodi, fuggendo a ritroso gli ambienti in cui si sono già trovati e finendo per ritornare nel cinema dal quale erano usciti, rientrando così nel film in bianco e nero dell'inizio.

Le comiche: il cast, da Sal Borgese a Gian

Le comiche annovera un cast di comprimari in cui fanno capolino alcuni volti noti del cinema di genere anni '70 e della commedia anni '80. Il prete che celebra la messa nel primo episodio del film è Enzo Cannavale, grande caratterista partenopeo attivo fin dagli anni '60 (figura nel cast di Operazione San Gennaro, è Gaetano il secondino amico del boss Totò) che molti ricorderanno al fianco di due celebri commissari del cinema italiano: Bud Spencer e Tomas Milian. Col primo Cannavale girò la serie Piedone, mentre con Milian prese parte ad alcuni film della saga di Squadre e Delitti incentrate sulla figura di Nico Giraldi.

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Sempre nell'episodio della Chiesa devastat... cioè restaurata, compare Fabio Traversa, reso celebre qualche anno prima da Carlo Verdone con Compagni di scuola, dove impersonava il povero Fabris, oggetto di scherno da parte del cinico Finocchiaro.

Il titolare della pompa di benzina nell'episodio successivo è invece Sal Borgese, mitico caratterista anni '70 e '80 spesso ricordato per il ruolo del nativo scemo Anulu in Chi trova un amico trova un tesoro. Sempre con Bud Spencer e Terence Hill, Borgese lavorò anche in Pari e dispari (uno degli scagnozzi di Parakoulis il greco). L'attore è ricordato anche come il baro che smaschera Alberto Sordi ne Il marchese del Grillo e come l'autista del boss Cozzamara nell'irresistibile Johnny Stecchino. Con Pozzetto lavorò invece in Zuccheo, miele e peperoncino (era uno dei siciliani che sequestrano il taxi).

Altri volti noti del cinema italiano di quegli anni sono Tiziana Pini (amante di Sordi nel cult In viaggio con papà, prof.ssa per Pupi Avati in Una gita scolastica, sofisticata cliente di Villa Samantha in 7 chili in 7 giorni), Renato D'Amore (da Il ragazzo di campagna a Eccezzziunale... veramente), Ennio Antonelli (grande caratterista, un ruolo su tutti: Manzotin in Febbre da cavallo), Giampaolo Saccarola (che lavorò con Damiani, Bellocchio, Antonioni e morì un anno dopo il film in seguito ad un incidente stradale) e, infine, nel ruolo del marito geloso, il mitico Gian, che al cinema molti ricorderanno come il dottor Sauli, capo del latin lover Marcolin impersonato da Jerry Calà in Fratelli d'Italia.

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