Linda e il brigadiere: 10 cose che forse non sapevi sulla serie con Nino Manfredi

Autore: Alessandro Zoppo ,

La giusta quantità di intrighi ed azione, qualche venatura d'attualità, tante risate e abbondanti dosi di buoni sentimenti. Erano questi gli ingredienti di Linda e il brigadiere, fiction cult di fine anni Novanta con l'intramontabile Nino Manfredi e la conturbante Clauda Koll, in principio musa erotica di Tinto Brass in #Così fan tutte e "valletta bruna" di Pippo Baudo a Sanremo 1995.

La miscela di giallo e commedia funzionava grazie alla bravura degli interpreti e all'essenzialità del plot: in ogni episodio l'ex brigadiere Saturnino Fogliani, vedovo e in pensione, mette lo zampino nei casi della figlia Linda, giovane e tosta commissario di polizia. 

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Ora che la fiction è disponibile interamente su RaiPlay, inserita in catalogo in occasione dei 100 anni dalla nascita di Manfredi, ecco 10 curiosità tutte da scoprire sulla serie che ha incollato davanti al televisore milioni di spettatori.

Linda e il brigadiere Linda e il brigadiere Linda è una poliziotta bella e capace con un unico difetto: suo padre. Per nulla rassegnato alla pensione, il brigadiere Fogliani non smette di intromettersi nella vita professionale della figlia, ... Apri scheda

Una squadra di talenti

Dietro #Linda e il brigadiere ci sono gli sceneggiatori Giorgio Mariuzzo e Giancarlo Del Re, coadiuvati nel corso delle stagioni da Dido Castelli, Alberto Simone, Patrizia Carrano, Giorgio Mariuzzo, Luigi Spagnol, Massimo Torre e Cecilia Calvi. Nella prima stagione ci "mise le mani" persino Rodolfo Sonego, l'autore di alcuni capolavori del cinema italiano come Una vita difficile di Dino Risi, La spiaggia di Alberto Lattuada e Lo scopone scientifico di Luigi Comencini.

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Sonego ha raccontato a Tatti Sanguineti nel libro "Il cervello di Alberto Sordi: Rodolfo Sonego e il suo cinema" che collaborò a Linda e il brigadiere perché glielo chiese Gianni Hecht Lucari, "un produttore che stimavo molto". A Hecht Lucari si devono film quali La ragazza con la pistola di Monicelli e Il giardino dei Finzi Contini di De Sica. Con Sonego aveva già prodotto Le coppie, Detenuto in attesa di giudizio e Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata.

L'idea c'era già, c'era già tutto, compreso un esercito di giovani sceneggiatori. Ci ho messo un po' di ingegneria e il tentativo di far sorridere.

La regia è di Gianfranco Lanzotti, sostituito nella terza stagione da Alberto Simone. Le musiche sono del compositore Nicola Piovani, premio Oscar per le musiche del film #La vita è bella di Roberto Benigni.

Tra gli attori si ricordano soprattutto i figli d'arte Gianluca Guidi e Chiara Noschese e l'ex Avanzi e Tunnel Pier Francesco Loche. Gli unici rimasti nel cast fisso insieme a Manfredi per tutte e tre le stagioni sono Michael Reale (il vicequestore Torrigiani e fidanzato di Linda) e Pierluigi Cuomo (l'ispettore De Santis).

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Una parata di guest star

In ogni episodio della serie apparivano volti noti del mondo del cinema, del teatro e della televisione, insieme ad altri che "saranno famosi". Nella prima stagione ci sono – tra gli altri – Andrea "Zuzzurro" Brambilla, Gegia e la musa di Armani Antonia Dell'Atte, Michela Rocco di Torrepadula, Thomas Trabacchi, Sandro Paternostro e un esordiente Massimo Di Cataldo.

Nella seconda spiccano Valeria Fabrizi, Urbano Barberini e un giovane Francesco Pannofino; nella terza compaiono Mariano Rigillo, Elio Pandolfi, Giorgio Colangeli, Paola Minaccioni, Cristina Donadio, Max Paiella, Edoardo Sylos Labini, lo scrittore Antonio Manzini, la ballerina Carla Brait e Dante Manfredi, il fratello di Nino.

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La morte shock di Linda

Nel primo episodio della terza stagione, intitolato Il destino del brigadiere e andato in onda il 10 marzo 2000, si scopre che la protagonista è morta.

L'ultimo ciclo di episodi della fiction, ribattezzata Linda, il brigadiere e..., si apre a due anni di distanza dalla fine della seconda stagione, con Linda Fogliani uccisa in uno scontro a fuoco e la "seconda" Linda, interpretata da Caterina Deregibus Ayele, accanto a Nino, impegnato ancora ad elaborare il lutto per la scomparsa di sua figlia.

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La decisione fu presa da Rai Fiction perché Claudia Koll era impegnata in teatro all'Eliseo con La professione della signora Warren, con Anna Procleimer, e con la "concorrenza": l'attrice firmò per Mediaset per girare il medical drama Valeria medico legale, andato poi in onda per due stagioni, dal 2000 al 2002, su Canale 5.

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Il rifiuto di Claudia Koll

L'attrice, tuttavia, non prese bene la morte del suo personaggio. "La notizia mi ha fatto sorridere ma sono anche molto stupita, soprattutto perché l'ho appresa dai giornali", disse Koll all'Adnkronos.

Io ho sempre confermato la mia disponibilità alla Rai: Linda è un personaggio cui devo molto, sono affezionata e mi spiacerebbe vederlo morire.

La scelta di Rai Fiction di "farla fuori" – probabilmente proprio per il suo passaggio a Mediaset – non è mai stata digerita dall'attrice.

Alla Rai avrebbero potuto aspettarmi. D'altra parte è ovvio che io abbia preso altri impegni, di una terza serie si è parlato troppo tardi. Credo che la trattativa avrebbe potuto risolversi positivamente, bastava rispettare i tempi. Non è che ora, per salvare Linda, posso uccidere la signora Warren.

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Il consiglio (non ascoltato) di Manfredi

Manfredi commentò la morte di Linda con la consueta ironia. "Una cosa è certa: io al cimitero non ci vado", disse l'attore ai giornali.

Tuttavia la sua soluzione per l'uscita di scena della Koll non venne ascoltata.

Io avevo suggerito di farla trasferire in Aspromonte e che, per questo, ero rimasto solo. Invece hanno scelto questa soluzione che mi pare un po' cruenta, anche per il pubblico.

In ogni caso, il momento in cui Linda muore non venne mai mostrato e fu adottato lo stratagemma del salto temporale: è Nino a spiegare nel corso della terza stagione che la figlia è scomparsa.

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L'eccentrica e invadente Olga

Nella terza stagione non ci fu solo la new entry della "nuova" Linda. Accanto a Nino Manfredi e Caterina Deregibus Ayele, gli sceneggiatori inserirono il personaggio di Olga Peres, la madre di Torregiani interpretata dalla straordinaria Franca Valeri.

L'attrice rivelò di aver accettato il ruolo perché fu Manfredi a chiederglielo: "un amico, uno straordinario compagno di avventure teatrali e cinematografiche". Dopo le riprese, Valeri tornò subito in teatro, impegnata nella tournée italiana di Mal di ma(d)re, la commedia del drammaturgo francese Pierre-Olivier Scotto con Urbano Barberini.

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L'affetto dei bambini per Nino

Dopo l'addio di Claudia Koll, Nino Manfredi era titubante sul proseguire con una terza stagione. All'inizio non voleva andare avanti, preferiva tornare al suo primo grande amore: il teatro.

A convincerlo furono "le lettere di spettatori, soprattutto dei bambini, e i complimenti della gente incontrata per strada".

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Un clamoroso successo di pubblico

Se Linda e il brigadiere è diventata un cult, il merito è soprattutto dei dati Auditel: la fiction faceva numeri alla Montalbano.

Il successo di pubblico della serie fu impressionante: le tre stagioni avevano una media di 9 milioni di telespettatori e del 30% di share.

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Che fine ha fatto Caterina Deregibus Ayele

Di Claudia Koll, della sua svolta spirituale e della decisione di ritirarsi dalle scene si sa più o meno tutto, ma della "seconda" Linda? Classe 1973, di padre italiano e di madre etiope, Caterina Deregibus Ayele ha studiato al Teatro Stabile di Torino con Luca Ronconi prima di passare alla televisione e al cinema.

Negli ultimi anni si è dedicata al teatro e all'arte concettuale, alla medicina olistica e all'insegnamento. Sui social promuove la conoscenza della cultura etiope e una corretta informazione sulla questione migratoria in Europa.

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Come finisce Linda e il brigadiere?

Nell'ultima puntata, Una trappola per Linda, chiuso il caso del finanziere vittima degli strozzini, Linda Alberti corona il suo sogno di diventare vice-commissario di polizia. Tucci e De Santis consolano Giuliani, deluso per aver perso il concorso ma felice lo stesso perché sa di poter contare sulla loro amicizia.

Finita la commovente cerimonia di Linda, lei e Pierre si scambiano un bacio romantico, mentre Nino ospita Olga a casa, visto che quella della donna è impegnata dal figlio. "Però questa volta letti separati", ammonisce la madre di Torregiani. "Tanto con me non c'è pericolo: almeno fino alla resurrezione dei morti", risponde Fogliani con un sorriso, quello garbato di un artista immenso come è stato Manfredi.

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