Miliardari, VIP e premi Nobel potrebbero avere un social tutto loro: arriva Column

Autore: Pasquale Oliva ,

Immaginate una versione di Facebook popolata solo da attori, celebrità, miliardari e premi Nobel. Ecco, questa è l'idea alla base di Column, il social network di lusso che dovrebbe debuttare a breve ma su cui aleggiano non pochi dubbi.

Quello che va sotto il nome di Column è un progetto certamente originale, che vorrebbe 'rendere tutti più intelligenti' attraverso post, interventi e commenti di figure di spicco dei rispettivi settori d'interesse. Ad esempio, stando al documento consegnato alla rivista MIT Technology Review, avrebbero già deciso di sposare la causa l'attore e attivista Leonardo DiCaprio, l'imprenditrice e filantropa (nonché vedova ed erede di Steve Jobs, co-fondantore di Apple) Laurene Powell Jobs ed Elon Musk, CEO di Tesla e Neuralink e co-fondatore di PayPal.

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Definire Column una piattaforma social di lusso non è una esagerazione. Per finanziare il progetto sarebbe necessaria una quota complessiva di 50 milioni di dollari, con uno sforzo economico pari a 100mila dollari per ogni singolo iscritto. Questa la cifra richiesta per creare una community privata (la 'colonna', appunto) composta da utenti disposti a pagare un abbonamento per farvi parte. In breve, la filosofia di Column dovrebbe essere più o meno la seguente: pagare per entrare in contatto con persone del calibro di Elon Musk e fruire di contenuti di indiscussa qualità (o almeno così si spera). Al posto dei tradizionali 'like', poi, il pulsante 'truth' (verità), con il quale sarà possibile certificare la veridicità degli argomenti trattati.

Column
Concept di Column con focus sul pulsante Truth
Column sarà il social della 'verità'?

Tutti i pezzi del puzzle sembrano andare al proprio posto, ma qualcosa non torna. Alla voce CEO dovrebbe esserci il nome di Aron Ping D'Souza, noto ai più per aver decretato la fine del blog di gossip Gawker particolarmente attivo dal 2003 al 2016, prima di dichiarare bancarotta a causa delle numerose cause milionarie da affrontare. A sostegno del progetto dovrebbe esserci anche Peter Thiel (una delle 'vittime' di Gawker), co-fondatore di PayPal insieme al citato Musk e convinto sostenitore del Presidente USA Donald Trump, ma proprio l'imprenditore statunitense avrebbe negato ogni sorta di coinvolgimento. Tra gli altri investitori anche Sarah Cone del fondo Social Impact Capital e Jake Lodwick, uno dei padri della piattaforma Vimeo.

Nomi importanti per un piano ambizioso, dunque. Tuttavia, gli approfondimenti della redazione del MIT Technology Review hanno tirato via il velo delle certezze rivelando una situazione abbastanza confusa. L'unico ruolo confermato sarebbe quello di D'Souza, del resto del team (Thiel su tutti) invece ancora nessuna notizia.

Column vedrà mai la luce? L'inizio, totalmente in salita, non sembra promettere bene.

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