Mobius, proteggere la linea temporale o allearsi con Loki?

Mobius M. Mobius: breve storia dell'insolito agente che affianca Loki nella sua personale lotta contro la Time Variance Authority.

Autore: Manuel Enrico ,

Da controllore ad alleato del più temibile dei villain, della Variante peggiore della storia della Time VarianceAuthority. Si potrebbe riassumere così la carriera di Mobius M. Mobius, agente di una delle più incredibili invenzioni del mondo marveliano interpretato da Owen Wilson, in Loki, serie di Disney Plus che espande il mito del Dio dell’Inganno. 

Come da tradizione, anche il divertente agente della TVA ha un’origine legata alle storie di Marvel Comics, dove questo insolito personaggio ha esordito all’interno del mito dei Fantastici Quattro. La presenza di Mobius non è stata solamente legata alla dimensione fantascientifica della famiglia Richards, ma ha un legame molto più solido con la Casa delle Idee, che celebra uno dei volti simbolo del mondo marveliano: Mark Gruenwald

Chi è l’agente Mobius M. Mobius?

Chi è Mobius M. Mobius?

Mobius M. Mobius nelle sue prime apparizioni nel Marvel Universe non era esattamente il personaggio ideale con cui avere a che fare. In quanto agente della Time Variance Authority, agenzia creata di Custodi del Tempo per preservare la corretta linea temporale, Mobius è un burocrate incaricato di impedire che eventi imprevisti e azioni individuali possano sconvolgere la linearità prevista del continuum temporale. Umano di aspetto, Mobius, come tutti gli agenti della TVA, è un clone, privo di un passato ma con un futuro già scritto: servire a vita nella Time Variance Authority, facendo carriera in questa titanica burocrazia, o perendo in servizio.

Marvel Studios
Loki
Loki

A caratterizzare Mobius, oltre alla sua ostinazione nel seguire il proprio incarico, è una memoria eidetica, un dono che lo rende una sorta di computer vivente, capace di ricordare ogni singolo dettaglio di un caso, ogni evento di cui ha avuto conoscenza durante i suoi incarichi. Un dono che lo ha resto rapidamente la scelta ideale per affrontare un gruppo di terrestri che sta causando non pochi problemi alla TVA: I Fantastici Quattro.

Pur essendo apparsa per la prima volta in Thor #372 del 1986, creata da Walter Simonson e Sal Buscema , la TVA mise per la prima volta Mobius sulle tracce della Fantastic Family solo nel 1991, in Fantastic Four #353. In prima battuta, venne presentato come uno dei tanti cloni in servizio presso la Time Variance Authority, caratterizzato da un paio di vistosi baffi, un dettaglio che dagli appassionati della Casa delle Idee fece identificare con il leggendario Mark Gruenwald.

Nella sua vita fumettistica, Mobius divenne quasi una nemesi dei Fantastici Quattro, che nelle loro avventure non disdegnavano di compiere viaggi nel tempo e giocare con il continuum, finendo inevitabilmente nel mirino della Time Variance Authority e dell’integerrimo Mobius M. Mobius.

Non solo gli FQ hanno dovuto affrontare la tenacia di Mobius, un onore toccato anche a Thor e a Jennifer Walters, alias She-Hulk, nell’arco narrativo She-Hulk: The Time Trials. Durante la sua presenza nei comics Marvel, Mobius è passato dall’essere una spina nel fianco dei Fantastici Quattro a una sorta di amico, diventando una presenza sembra gradita ma al contempo portatrice non pochi grattacapi.

Marc Gruenwald, il vero Mobius

Come detto, Mobius è profondamente legato a una storica figura della Marvel, Mark Gruenwald. Il Marvel Cinematic Universe ha già beneficiato del passato marveliano di Gruenwald, creatore di U.S. Agent, personaggio che è approdato nel franchise cinematografico marveliano in The Falcon & The Winter Soldier.  

Gruenwald ha passato la sua intera vita a stretto contatto con i comics, iniziando come appassionato scrivendo per fanzine, arrivando a crearne una propria, Omniverse, il cui tema principale erano gli universi paralleli e la continuity all’interno delle storie dei due colossi del settore, DC Comics e Marvel.

Marvel Studios
Loki
Loki

Una passione che venne riconosciuta dalla Casa delle Idee, che lo assunse inizialmente come editor per Spider-Woman, Thor e What if…?, salvo poi divenire nel 1982 editor in chief della casa editrice. La sua incredibile memoria e la sua conoscenza sconfinata del Marvel Universe lo portarono a scrivere il leggendario Official Handbook of the Marvel Universe, la Bibbia del mondo Marvel in cui Gruenwald aveva inserito tutta la sua conoscenza.

All’interno della Casa delle Idee, Gruenwald venne visto come il detentore della conoscenza suprema della continuity dei personaggi. Motivo per cui, quando Walt Simonson decise di creare questo personaggio, si ispirò al suo editor, Mark Gruenwald.

Quello che inizialmente era solo un sospetto per il lettori, divenne una realtà quando, in una vignetta di Fantastic Four Annual #4 del 1991, all’interno di una didascalia l’editor Ralph Macchio inserì una scherzosa annotazione in cui equiparava la TVA e la sua incredibile conoscenza a Gruenwald, definendo  la Time Variance Authority ‘una sorta dei Mark Gruenwald della continuità del tempo

Ironia del destino, quando Gruenwald utilizzò il suo alter ego fumettistico in Fantastic Four Annual #27 (1994), lo fece interagire con il suo capo, Mr Alternity, che venne modellato su Tom deFalco, editor in chief in Marvel, seguendo l’esempio di Simonson quando creò Mobius.

Un modo unico di Gruenwlad di intrecciare la sua vita al fumetto, che divenne anche l’origine di una sua incredibile richiesta relativa alla sua morte. Nel 1992, quattro anni prima della sua morte improvvisa, Gruenwald confessò alla moglie Cat Schuller che avrebbe desiderato che le sue ceneri venissero stampate su un fumetto.

Fu la stessa vedova a raccontare questo aneddoto:

L’intera questione delle ceneri era una gigantesca burla quando scrivemmo le nostre volontà nel 1992: aveva deciso che avrei dovuto cremarlo e mettere le sue ceneri in un fumetto. Io pensai che non sarebbe mai accaduto, non poteva immaginare che quattro anni dopo avrei fatto esattamente quello. E la Marvel ha aiutato e lo abbiamo fatto davvero. Ho guidato sino all’impianto in Connecticut e ho disperso le sue ceneri nell’inchiostro usato per Squadrone Supremo, la sua graphic novel bestseller. Questo accadeva nel 1996

Ennesima dimostrazione di come l’amore di Gruenwald per i suoi amati comics fosse una passione trascendentale.

Mobius nel Marvel Cinematic Universe

L’arrivo di Mobius all’interno del Marvel Cinematic Universe in Loki può essere visto anche in un’ottica più ampia. All’interno dell’universo fumettistico il personaggio non ha avuto particolare rilevanza, rispetto ad altre figure secondarie approdate al cinema, ma le sue interazioni con determinati eroi che presto arriveranno nel contesto cinematografico Marvel potrebbe esser foriero di un maggior impiego dell’agente interpretato da Owen Wilson.

Da notare come il nome Mobius ricordi il nastro di Möbius, un costrutto matematico usato per identificare superfici non orientabili, che differiscono dalla normale geometria per via di orientamenti altrimenti considerati impossibili. All’interno del Marvel Cinematic Universe questo postulato era stato citato da Tony Stark in Avengers: Endgame, mentre cercava di trovare un modo per viaggiare nel tempo, teoricamente creando dei nuovi universi paralleli. Ironico pensando, che ora l’assonanza con il personaggio di Owen Wilson nasconde una sorta di contrapposizione in termini.

Pur esordendo nella serie dedicata a Loki, nei comics Mobius e il Dio dell’Inganno non hanno uno storico particolarmente rilevante, ma i lettori di fumetti sono in trepidazione perché sanno che l’agente della TVA ha una maggior relazione con i Fantastici Quattro. Eroi che, dopo anni di attesa, potrebbero entrare presto all’interno del Marvel Cinematic Universe, come hanno fatto intendere rumors e indizi sparsi nel mondo del MCU.

Ad avere avuto maggiori esperienze con Morbius è stata Jennifer Walters, alias She-Hulk, che nonostante il suo esodio nel Marvel Cinematic Universe non ha incontrato il Mobius di Owens. 

Ma pochi personaggi hanno avuto a che fare con Mobius come Kang il Conquistatore, il villain che, almeno sino ai recenti problemi di Jonathan Mayors, era il cattivo della nuova fase cosmica del franchise. La presenza di una versione di Kang, Colui che Rimane, nell’episodio finale della prima stagione di Loki e l’esordio del Conquistatore nel deludente Ant-Man and the Wasp: Quantumania lascia presagire come la presenza di Mobius possa assumere un ruolo sempre maggiore all’interno della continuity della saga. 

L’interpretazione di Owen Wilson nella prima stagione di Loki ha reso il personaggio avvincente, spalla perfetta per un Loki in cerca di redenzione, ma consentendo a Mobius di essere un uomo autonomo, capace di prendere scelte e affrontare situazioni frutto di una sua maturazione. Il suo ritorno nella seconda stagione di Loki potrebbe aprire a un roseo destino per il baffuto agente della TVA.

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