Si è spento nella notte del 5 aprile 2018 Isao Takahata, una delle più importanti figure dell'animazione del Novecento, dentro e fuori i confini giapponesi. A riportare la notizia è Yahoo! Japan, che in merito alle cause del decesso ricorda i recenti problemi di salute del regista: sin dalla scorsa estate le sue condizioni di salute si sono aggravate e in particolare il suo cuore si è via via indebolito, causandone infine la morte.
Con Takahata se ne va un altro titano dell'animazione giapponese e un altro pezzo dell'importante, irripetibile storia dello studio Ghibli.
È morto Isao Takahata, geniale regista di anime
Nato a Ise nel 1935, Isao Takahata avviò la sua carriera nel mondo dell'animazione nel gigante produttivo Toei Animation, ma dopo 4 anni con gli amici e colleghi Hayao Miyazaki e Yoichi Kotabe lasciò l'azienda e venne assunto dallo studio Shin-Ei Animation. Tra gli anni '70 e gli anni '80, in collaborazione con Hayao Miyazaki, realizzò in veste di regista molte serie animate divenute poi classici, tra cui spicca uno dei titoli più noti di tutti i tempi, Heidi.
La vera svolta però arrivò nel 1985 quando, di comune accordo con Hayao Miyazaki e il produttore Toshio Suzuki, decise di fondare lo Studio che ha cambiato la storia dell'animazione giapponese. Seguono anni di concitati lavori allo Studio Ghibli, in cui si occupa della regia di capolavori quali Una tomba per le lucciole, lungometraggio cult dell'animazione giapponese uscito nel 1988, in contemporanea con il film dell'amico Miyazaki Il mio vicino Totoro.

Nonostante Miyazaki sia più noto a livello internazionale, il contributo di Takahata ai successi dello Studio e alla sua sopravvivenza nel mondo dell'animazione che si avviava alla digitalizzazione è stato imprescindibile. Tra i lungometraggi che portano la sua firma di regista ci sono grandi titoli come Pioggia di Ricordi, Pom Poko, I Miei Vicini Yamada e La Storia della Principessa Splendente. È stato proprio l'insuccesso di I miei vicini Yamada a sfiduciare Takahata, causando un lungo stop nella sua attività di regista.

Nel 2013 però arriva la rivincita del regista. Isao Takahata raggiunse il plauso internazionale della critica e una nomination agli Oscar nella categoria miglior film d'animazione grazie a un antico racconto della tradizione letteraria giapponese portato su grande schermo: quello della principessa Kaguya.
Storia della principessa splendente è una summa del suo approccio all'animazione: pur non essendo un animatore in prima battuta, Takahata fu un grande innovatore della tecnica tradizionale, spingendo sempre il suo team di lavoro a sperimentare nuove modalità espressive. Il suo ultimo film ha stupito il mondo per il suo tratto pittorico e il suo effetto acquerellato; nelle lunghe interviste realizzate all'epoca dell'uscita in sala Takahata raccontò la lunga e travagliata lavorazione di quello che è il suo testamento animato.
Con Isao Takahata un altro pezzo dell'animazione tradizionale - realizzata disegnando a mano e con un ausilio minimo o assente di computer e digitalizzazione - se ne va per sempre.
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