NASA progetta sottomarino spaziale da inviare in missione

La NASA sta attualmente progettando Orpheus, sottomarino spaziale sperimentale da inviare in avanscoperta per trovare nuovi pianeti abitabili.

Autore: Danilo Abate ,

Similmente a quanto avviene nel film Europa Report (2013) di Sebastián Cordero, in cui sei astronauti formano una squadra per effettuare il primo viaggio verso Europa, anche la NASA sta pianificando una missione per esplorare il quarto satellite naturale di Giove.

In tal caso però la missione in questione, intitolata Clipper dagli addetti ai lavori e prevista per il 2023, non verrà compiuta da un team in carne e ossa, ma dal meglio che l’ingegneria aerospaziale ha da offrire in termini di tecnologia.

L’obiettivo della NASA è quello di cercare in Europa le caratteristiche adatte a essere un potenziale candidato a ospitarci in futuro, e si prevede inizialmente l’utilizzo di un orbiter che, come suggerisce il nome, orbiterà attorno a Europa senza atterrarvi sopra, in modo da studiare la superficie del corpo celeste in esame.

La missione Europa Clipper in particolare si propone di verificare la presenza d’acqua al di sotto di Europa, forte delle ipotesi formulate grazie ai dati raccolti tramite la sonda Galileo.

I progetti futuri della NASA però non si fermano a Clipper, dato che i ragazzi della celebre agenzia governativa responsabile del programma spaziale statunitense stanno testando una sorta di sottomarino robotico da inviare, si vocifera, su Titano (satellite di Saturno), al fine di esplorare i suoi mari di metano. In ogni caso, l'obiettivo finale è sempre quello di riuscire a scovare nuovi corpi celesti abitabili.

Il sottomarino in questione, il cui nome in codice è Orpheus, è già stato testato lo scorso settembre nei pressi della Baia di Capo Cod, mostrando capacità d’immersione fino a 176 metri di profondità, ma è chiaro che i test necessari per prepararsi a un viaggio nello spazio non sono ancora finiti.

Di seguito potete visionare una clip del sottomarino in azione.

L’idea di creare un vero e proprio sottomarino spaziale è nata dalla collaborazione fra la NASA e la Woods Hole Oceanographic Institution, organizzazione nonprofit di ricerca nel campo delle scienze marine.

Julian Race, OceanX/Bloomberg Philanthropies
Gli addetti ai lavori mentre testano Orpheus, il sottomarino spaziale sperimentale
Una vista dall'alto di Orpheus in azione

A tal proposito, l’esperto d’ingegneria robotica John Leichty della NASA parla di buoni risultati iniziali ottenuti, ma la strada da fare per riuscire a creare un drone sommergibile spaziale piccolo e leggero è ancora lunga:

C’è ancora tanto lavoro da fare, dobbiamo migliorare l’autonomia del drone in modo da renderlo pronto per missioni più complesse. Orpheus è attualmente equipaggiato con quattro camere dotate di flash, in modo da poter garantire una navigazione indipendente sicura e, allo stesso tempo, immortalare l’ambiente circostante.

La comunicazione con la Terra, una volta che Orpheus sarà pronto a essere proiettato nello spazio, sarà sicuramente più ardua, e dunque gli addetti ai lavori hanno fatto in modo di rendere Orpheus completamente autonomo, capace di decidere quando emergere dalla superficie o immergersi.

Dunque la NASA ha in serbo per noi un’altra ambiziosa missione, che promette di riscrivere, ancora una volta, le conoscenze dell’umanità sull’Universo che ci circonda.

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