Oscar 2019: i poster brutalmente onesti dei candidati al miglior film

Autore: Claudio Rugiero ,

La cerimonia degli Oscar 2019 si avvicina e il tifo di tutti gli appassionati di cinema è diviso tra gli otto candidati nella categoria per il miglior film.

Per smorzare la competizione, come ogni anno, Shiznit ha creato i poster brutalmente onesti dei lungometraggi in gara (che trovate nella galleria all'inizio del presente articolo).

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Il risultato è esilarante e su tutti spicca il manifesto che si prende gioco di Green Book, uno dei principali favoriti per la vittoria finale, ribattezzandolo A spasso con Mr. Jazz. Si tratta ovviamente di un chiaro riferimento ad A spasso con Daisy, vincitore del premio per il miglior film nel 1990, con il quale l'ultimo lavoro di Peter Farrelly condivide all'incirca la stessa trama antirazzista. La parola "jazz" si riferisce invece al personaggio di Mahershala Ali, il pianista Don Shirley.

Tra le tagline più divertenti si segnalano quelle di BlacKkKlansman ("Un poliziotto nero infiltrato nel Ku Klux Klan? Grazie a Dio il razzismo è il passato"), Bohemian Rhapsody ("Freddie pensava che fosse uno sbaglio, ma grazie a Brian May e alla band diventò il cantante che tutti adoriamo") e Roma ("Un'altra cacca di cane diversa dalla solita roba Netflix").

Qui sotto riportiamo l'elenco dei lungometraggi in gara per il miglior film, presi di mira da Shiznit:

  • A Star Is Born
  • Bohemian Rhapsody
  • BlacKkKlansman
  • Black Panther
  • Green Book
  • La Favorita
  • Roma
  • Vice - L'uomo nell'ombra

Menzione speciale a Il primo uomo

Oltre ai titoli sopra sbeffeggiati, una menzione speciale va a Il primo uomo - First Man, rimasto fuori dalla categoria per il miglior film ma in corsa con quattro nomination (per la scenografia, gli effetti speciali, il sonoro e il montaggio sonoro). Abbastanza, quindi, per essere comunque preso di mira.

Shiznit
Il poster onesto de Il primo uomo - First Man

Come possiamo vedere qui sopra, il poster di Shiznit si sofferma infatti sulla tanto dibattuta "sequenza dell'allunaggio" sentenziando ironicamente "ci servono più bandiere". Nel film di Damien Chazelle non viene mostrata la scena in cui Neil Armstrong pianta la bandiera a stelle e strisce sul suolo lunare, una mancanza che pare abbia urtato la sensibilità dei più patriottici. La tagline, difatti, recita "Lo sapranno tutti che l'America è grande?".

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Che ne pensate di questi ironici poster? Di sicuro qualcuno di questi vi avrà fatto sorridere più degli altri.

Quale vi è piaciuto di più? Diteci la vostra attraverso il sondaggio qui sotto.

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La cerimonia degli Oscar 2019

La cerimonia di premiazione si terrà il 24 febbraio 2019 al Dolby Theatre di Los Angeles. L'evento avrebbe dovuto essere presentato da Kevin Hart, che però si è tirato indietro in seguito alle polemiche sorte contro alcuni suoi tweet omofobi. 

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Le candidature sono state annunciate lo scorso 22 gennaio e i titoli che hanno portato a casa il maggior numero di nomination sono Roma e La Favorita, con ben dieci candidature a testa.

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