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- Il racconto della Notte degli Oscar
- L'elenco dei vincitori
La cronologia della Notte degli Oscar
[ore 05:30]
La canzone di Gianni Morandi In ginocchio da te (presente nella colonna sonora del film) ha portato fortuna a Bong Joon-ho che, per la sorpresa di chi non ha intuito un impercettibile ma crescente cambio di rotta nelle simpatie dei votanti, ha finito per portarsi a casa anche la statuetta come miglior film con Parasite. È il primo vincitore della categoria miglior film internazionale a fare doppietta nella storia del premio.

Bong Joon-ho lascia spazio alla sua produttrice e al suo cast per i discorsi di ringraziamento di rito, ma è lui l'assoluto protagonista della serata, dato che può allineare da solo qualcosa come 4 Oscar pesantissimi, vinti a titolo personale: sceneggiatura, regia, miglior film internazionale e miglior film. Una consacrazione riuscita a pochissimi, che apre nuovi scenari anche per la produzione filmica non in lingua inglese negli anni a venire, un'opportunità per il cinema coreano di ottenere l'attenzione che merita.

[ore 05:10]
Il premio più blindato della serata arriva senza sorprese: dopo aver vinto tutto, il protagonista di Joker poteva mancare l'appuntamento con l'Oscar?
Joaquin Phoenix vince come miglior attore protagonista in Joker. L'attore sale sul palco e fa un lungo discorso impegnato, politico. La sua esortazione tocca tematiche queer, ambientaliste e razziali, chiedendo ai presenti e agli spettatori di essere gentili gli uni con gli altri, di mettere da parte l'egoismo.
In passato ho fatto cose crudeli e sono stato un collega impossibile sul set. Se sono qui lo devo a quanti tra di voi mi hanno dato una seconda possibilità.
Altra vittoria blidatissima e telefonata: Renée Zellweger vince come miglior attrice protagonista per Judy, il biopic dedicato a Judy Garland.

Dopo i ringraziamenti di rito, l'interprete più premiata dell'intera stagione (ha vinto davvero tutto, senza lasciare una chance alle rivali) ricorda di essere anche lei immigrata negli Stati Uniti inseguendo un sogno poi realizzatosi.
[ore 04:50]
In attesa di scoprire come sarà la sua canzone sui titoli di testa di James Bond, Billie Eilish canta una cover sussurrata di Yesterday dei Beatles nello spezzone In Memoriam: scorrono sugli schermi le immagini degli attori e dei tecnici scomparsi durante gli ultimi 12 mesi. Il segmento si apre con Kobe Bryant e si chiude con Kirk Douglas, scomparso appena qualche giorno fa all'età di 103 anni. C'è anche un italiano nella lunga carrellata di professionisti che Hollywood ricorda e omaggia: il costumista Piero Tosi, braccio destro storico di Luchino Visconti.

Bong Joon-ho vince l'Oscar come miglior regista della serata; la nottata sembra incoronarlo come assoluto vincitore. Sbaragliando la concorrenza di Martin Scorsese (finora all'asciutto di statuette) ma soprattutto dello scomodissimo cliente Sam Mendes con il suo acclamato 1917, Parasite può sperare di vincere il premio più importante.
Bong Joon-ho chiama la platea a una standing ovation: tra i suoi maestri infatti c'è Martin Scorsese, seduto lì davanti, a cui ha appena sottratto la vittoria. Il regista coreano lo omaggia citando un passaggio di Toro scatenato e fa partire l'ennesimo omaggio al grande sconfitto della serata, il più citato nei discorsi di ringraziamento.

Non manca poi un momento di gratitudine per Quentin Tarantino, che lo ha reso famoso tra i cinefili occiedentali prima di questa magica notte. Il regista cinefilo per antonomasia infatti per molti anni ha inserito i suoi film nelle liste di fine anno attesissime da addetti ai lavori e fan.
[ore 04:44]
Arriva il momento dei premi musicali e quello di una prima volta al femminile al Dolby Theatre: è Eimear Noon a dirigere l'orchestra che suona un medley delle colonne sonore candidate. Non si era ancora visto una donna farlo.
Il trio superoistico (e super femminile) Brie Larson, Gal Gadot e Sigourney Weaver presentano i premi legati alla musica e la prima vincitrice è proprio una (giovanissima) donna: dopo il trionfo ai Golden Globes, Hildur Guðnadóttir vince anche agli Oscar e porta a casa la prima statuetta della serata per Joker.

Dedica il suo premio:
alle ragazze, alle donne, alle madri, alle figlie che ascoltano la musica canticchiando sottovoce: per favore, parlate ad alta voce. Dobbiamo sentire le vostre voci.
L'Oscar per la miglior canzone invece va al duo dietro l'inedito di Rocketman, il che vuol dire che dopo Il re leone Elton John (un anno dopo Lady Gaga e un quarto d'ora dopo la sua ottima performance al piano) torna a vincere un premio Oscar. Al suo fianco stavolta c'è l'amico di sempre Bernie Taupin. Elton non ci gira troppo attorno e lo ringrazia per esserci stato vicino anche durante il periodo difficile delle droghe e dell'alcol raccontato nel biopic. Non manca un ringraziamento al compagno e al protagonista del film Taron Edgerton.
[ore 04:30]
L'Oscar appena rinominato al miglior film internazionale viene presentato da Penelope Cruz ma, a differenza di 20 anni fa (quando vinse Pedro Almodovar da lei presentato) la spunta Bong Joon-ho, che sale a quota due statuette e dice sollevato:
Bene, dopo questo Oscar stasera potrò dedicarmi al bere!
[ore 04:10]
Cynthia Erivo, lascia a bocca aperta per la sua performance e gli incredibili acuti raggiunti sul finale di Stand Up, canzone dal film Harrier per cui è candidata. Subito dopo Rebel Wilson e James Corben esorcizzano il flop di Cats presentando il premio per i migliori effetti speciali travestiti da felini. Riferendosi ai pessimi effetti visivi del film che li vede protagonisti e che è stato massacrato dalla critica, i due attori ironizzano:
Chi meglio di noi conosce l'importanza degli effetti speciali?
Prima di annunciare il vincitore - la statuetta andrà a 1917 - i due mettono su un delizioso siparietto in cui fingono, proprio come i felini, di rimanere ipnotizzati dal dondolare dell'asta del microfono.

Questa è una vittoria sorprendente, perché ci si aspettava che la spuntasse o la tecnica di deaging digitale di The Irishman o il gigantismo produttivo di Endgame. Invece va tutto come da copione per miglior make up e acconciature, vinto da Bombshell per l'incredibile lavoro di trasformazione sulle fattezze di Charlize Theron.
[ore 04:00]
Parentesi dedicata alla musica: dopo una clip introduttiva a sorpresa appare Eminem, che sale sul palco e ripropone la super hit Lose Yourself, lanciata dal film 8 Miles. Nonostante l'hip hop sia un genere poco praticato agli Oscar, il fuoriclasse strappa una standing ovation al composto pubblico in platea. Non mancano però volti perplessi di fronte alla hit hip hop del cantante e scatta il momento meme / gif.

Continuano le categorie tecniche meno note, come Montaggio Sonoro (Le Mans '66 - La grande sfida) e Missaggio sonoro, che porta finalmente una statuetta a 1917. Le vittorie si stanno spalmando più o meno equamente tra i film favoriti della serata.
Una volta rotta la sua maledizione (14 nomination prima di vincere un Oscar) il leggendario Roger Deakins sembra incapace di smettere di vincere: è lui a trionfare nella categoria miglior fotografia per 1917. Per miglior montaggio invece arriva un'altra vittoria tecnica per Le Mans '66 - La grande sfida.
[ore 03:15]
Laura Dern vince come da pronostici l'Oscar come miglior attrice non protagonista. La sua mamma Diane Ladd (attrice a sua volta), in platea, è più commossa di lei e piange platealmente! Laura Dern le tributa delle bellissime parole di ringraziamento dicendo:
Si dice che non bisognerebbe conoscere i propri eroi ma io ho avuto la fortuna di averli come miei genitori.
Poi ringrazia i votanti per il bel regalo di compleanno: compirà gli anni con una statuetta in mano, proprio oggi!

[ore 02:50]
Comincia una lunga tornata di premi tecnici. Si comincia con il premio per scenografia, che va a C'era una volta a...Hollywood. A salire sul palco è un team tutto al femmine. Barbara e Nancy ovviamente ringraziano Quentin Tarantino, ma ricordano anche operai, imbianchini e tutti gli artisti & manovali che costruiscono il mondo del cinema, film dopo film.
Si passa ai costumi e non ci sono sorprese: come sempre l'Academy predilige i costumi d'epoca e premia Jacqueline Durran per il suo lavoro in Piccole donne. A sorprendere è piuttosto l'incredibile presentazione canora che Kristen Wiig e Maya Rudolph fanno del premio, tagliando e cucendo famosi successi fino a descrivere una sorta di outfit. Billie Eilish reagisce con un'espressione sconcertata che diventerà una gif tormentone.

Mark Ruffalo presenta la categoria miglior documentario, ricordando che 4 dei 5 film candidati hanno alla regia una donna e subito sale un boato dalla platea. Vince come da previsioni American Factory. Rimanendo nello stesso genere, ma passando a cortometraggio, la vittoria va a Learning to Skateboard in a War zone (If You're a Girl). La regista ricorda di aver toccato il suo primo Oscar quando Frank Capra le aveva mostrato il suo. Per i 40 anni successivi la sua gentilezza in quel momento l'ha guidata a sopravvivere in un contesto difficile come il documentario. La documentarista ricorda che ormai vive e lavora da anni in Afghanistan e dedica alle ragazze di quel paese il suo premio.
[ore 02:40]
È il momento di miglior sceneggiatura originale, una delle categorie più creative, che spesso è stata una sorta di Oscar alternativo. A spuntarla è Bong Joon-ho per il suo Parasite: sarà l'inizio di una corsa inarrestabile o un premio "di consolazione" quando Sam Mendes o Quentin Tarantino vinceranno tutto il resto? Lo scopriremo tra qualche ora: intanto godiamoci il primo Oscar di sempre della Corea del Sud. Il regista per il suo (primo?) discorso di ringraziamento sta molto sul classico e ringrazia la moglie.
La prima sorpresa della serata è la vittoria di Taika Waititi per la sceneggiatura di Jojo Rabbit. Il regista, sorpreso, si dice sorpreso dalla leggerezza dell'Oscar:
pensavo fosse più pesante!
Poi ringrazia sua madre, che non vede più in platea, per essere sua madre e tante altre cose. È stata proprio lei a consigliargli di leggere Il cielo in gabbia, il libro da cui è tratto (piuttosto liberamente il suo film). Il regista ringrazia tutti i bambini indigeni dalla grande immaginazione del mondo: un chiaro riferimento all'etnia della madre.
Evidentemente a corto di parole, Taika chiude:
Tutto qui, ho finito.
Un altro ringraziamento a una mamma arriva dal regista di The Neighbors' Window, miglior cortometraggio liveaction: dice che lei è la miglior narratrice di storie della famiglia.
[ore 02:30]
Stasera le performance musicali sembrano avere una marcia in più. Idina Menzel dà come sempre i brividi con i suoi vocalizzi, ma stavolta è affiancata dalle doppiatrici e cantanti di alcune delle oltre 40 edizioni in cui è stato tradotto e ricantato Frozen - Il segreto di Arendelle in giro per il mondo.

È un titolo di videocomparazione che spopola su Youtube e vederla live ha un certo impatto e aggiunge sfumature (e sorpresa) a una performance altrimenti prevedibile.
[ore 02:15]
Non c'è storia: nonostante le ovazioni durante la presentazione di I lost my body, Disney Pixar rimane imbattibile: l'Oscar per il miglior film animato va a Toy Story 4. I suoi creatori tributano un omaggio agli altri grandi film in categoria (parole loro) e sottolineano con orgoglio che di lavoro fanno film per bambini. Con Toy Story 4 poi hanno avuto il privilegio di accompagnare tanti bambini nel processo di diventare grandi, fino magari a trasformarsi in genitori.

Qualche minuto più tardi Hair Love vince come miglior cortometraggio animato: gli artisti dedicano il loro Oscar a Kobe Bryant (scomparso qualche giorno fa) e spiegano di aver realizzato questo film per rappresentare la popolazione afroamericana nell'animazione, dove è sotto rappresentata. Inoltre la capigliatura naturale dei neri d'America viene nascosta o domata e questo film vuole riscattarla.
[ore 02:15]
Non ci sono presentatori, ma Steve Martin and Chris Rock non fanno mancare un breve momento di cabaret, con l'immancabile monologo. Scelta azzeccata: è un ottimo l'equilibrio tra eleganza del fluire dei riferimenti (anche politici) e battute taglienti. I loro bersagli? Jeff Bezos (presente in sala), il razzismo dell'Academy e...Martin Scorsese, a cui dicono:
mi è piaciuta un sacco la prima stagione di The Irishman!
Regina King presenta il premio come miglior attore non protagonista e tutto va come da programma: Brad Pitt vince il suo secondo Oscar (il primo lo vinse come produttore di 12 anni schiavo) e ringrazia Quentin Tarantino, fa la linguaccia e dedica la statuetta ai suoi bambini, dicendo che fa tutto per lui.

[ore 02:00]
Gli Academy Awards comincia alle due spaccate, altro che Sanremo. Ad aprire la serata è l'apertura canora cantata da Janelle Monae, che scende subito dal palco e lascia il suo cappello in testa a Tom Hanks! Il numero musicale s'impenna quando Janelle canta circondata da ballerini vestiti come i protagonisti dei più importanti successi dell'annata: Saoirse Ronan cerca di vedere se c'è anche una piccola donna sul palco.

Circondandosi di un mantello di fiori (citazione di Midsommar), la cantante e attrice invita la platea a cantare con lei un "lalalala" trascinante e a celebrare le donne registe. Un'apertura incredibile, con una performance che raccogliere subito (e meritatamente) una standing ovation. Janelle Monae è stata assolutamente esplosiva!
[ore 23:30]
Le star cominciano ad affollare il tappeto rosso: pronti a scatenare la fashion police che è in voi?
[ore 22:30]
Quando fotografi e intervistatori stavano per mettersi in posizione, ecco che un autentico acquazzone comincia a riversarsi su Los Angeles! Il red carpet è al coperto, ma dalla tettoia cominciano a scolare fiumi d'acqua. Le delicate attrezzature per le riprese potrebbero bagnarsi: il momento in cui i tecnici cominciano a mettersi al riparo (e ad avere reazione colorite all'evento improvviso) è immortalato da questo breve video:
Oscar 2020: tutti i vincitori
Miglior Film
- Le Mans '66 - La Grande Sfida
- The Irishman
- Jojo Rabbit
- Joker
- Piccole Donne
- Storia di un matrimonio
- 1917
- C’era una volta a…Hollywood
- Parasite
Miglior Regia
- Martin Scorsese
- Todd Phillips
- Sam Mendes
- Quentin Tarantino
- Bong Joon-ho
Miglior Attore Protagonista
- Antonio Banderas, Dolor y Gloria
- Leonardo DiCaprio, C'era una volta a...Hollywood
- Adam Driver, Storia di un matrimonio
- Joaquin Phoenix, Joker
- Jonathan Pryce, I due papi
Miglior Attrice Protagonista
- Cythia Erivo, Harriet
- Scarlett Johansson, Storia di un matrimonio
- Saoirse Ronan, Piccole donne
- Charlize Theron, Bombshell
- Renée Zellweger, Judy
Miglior Attore non Protagonista
- Tom Hanks, Un amico straordinario
- Anthony Hopkins, I due papi
- Al Pacino, The Irishman
- Joe Pesci, The Irishman
- Brad Pitt, C'era una volta a...Hollywood
Miglior Attrice Non Protagonista
- Kathy Bates, Richard Jewell
- Laura Dern, Storia di un matrimonio
- Scarlett Johansson, Jojo Rabbit
- Florence Pugh, Piccole Donne
- Margot Robbie, Bombshell
Miglior Sceneggiatura Originale
- Rian Johnson, Knives Out - Cena con delitto
- Noah Baumbach, Storia di un matrimonio
- Sam Mendes e Krysty Wilson-Cairnes, 1917
- Quentin Tarantino, C'era una volta a...Hollywood
- Bong Joon-ho e Han Jin-won, Parasite
Miglior Sceneggiatura Non Originale
- Steven Zaillian,The Irishman
- Taika Waititi, Jojo Rabbit
- Todd Phillips e Scott Silver, Joker
- Greta Gerwig, Piccole Donne
- Anthony McCarten, I due papi
Miglior Film Internazionale
- Corpus Christi, Polonia
- Honeyland, Macedonia del nord
- I miserabili, Francia
- Dolor y Gloria, Spagna
- Parasite, Corea del Sud
Miglior Lungometraggio Animato
- Dragon Trainer – Il mondo nascosto
- I lost my body
- Klaus
- Missing Link
- Toy Story 4
Miglior Documentario
- American Factory
- The Cave
- The Edge of Democracy
- For Sama
- Honeyland
Miglior Fotografia
- The Irishman
- Joker
- The Lighthouse
- 1917
- C’era una volta a…Hollywood
Miglior Montaggio
- Le Mans '66 - La Grande Sfida
- The Irishman
- Jojo Rabbit
- Joker
- Parasite
Miglior Colonna Sonora
- Joker
- Piccole donne
- Storia di un matrimonio
- 1917
- Star Wars: l'ascesa di Skywalker
Miglior Canzone Originale
- I can't let you throw yourself away, Toy Story 4
- (I'm gonna) Love Me Again, Rocketman
- I’m Staying with You, Breakthrough
- Into the Unknown, Frozen 2
- Stand Up, Harriet
Migliori Scenografie
- The Irishman
- Jojo Rabbit
- 1917
- C’era una volta a…Hollywood
- Parasite
Migliori Costumi
- The Irishman
- Jojo Rabbit
- Joker
- Piccole donne
- C’era una volta a…Hollywood
Miglior Makeup and Hairstyling
- Bombshell
- Joker
- Judy
- Maleficent: Signora del male
- 1917
Miglior Montaggio Sonoro
- Le Mans '66 - La Grande Sfida
- Joker
- 1917
- C’era una volta a…Hollywood
- Star Wars: l'ascesa di Skywalker
Miglior Missaggio Sonoro
- Ad Astra
- Le Mans '66 - La Grande Sfida
- Joker
- 1917
- C’era una volta a…Hollywood
Migliori Effetti Speciali
- Avengers: Endgame
- The Irishman
- Il re leone
- 1917
- Star Wars: l'ascesa di Skywalker
Miglior Cortometraggio (Animato)
- Dcera (daughter)
- Hair Love
- Kitbull
- Memorable
- Sister
Miglior Cortometraggio (Live Action)
- Brotherhood
- Nefta Football Club
- The Neighbors' Window
- Maria
- A Sister
Miglior Cortometraggio (Documentario)
- In the Absence
- Learning to Skateboard in a Warzone (If You're a Girl)
- Live Overtakes Me
- St. Louis Superman
- Walk Run Cha-Cha
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