Ross Lowell, il premio Oscar inventore del gaffer tape, è morto a 92 anni

Autore: Rina Zamarra ,

Il mondo del cinema ha perso un grande direttore della fotografia. Il mese scorso, infatti, Ross Lowell è morto a 92 anni.

In quel di Hollywood tutti ricordano la sua passione per le immagini e la luce e la sua capacità di trovare soluzioni innovative. L’amore per la fotografia lo ha accompagnato per tutta la vita, dalla prima esperienza come fotografo di guerra al seguito della marina americana fino all’attività sui set dopo gli studi cinematografici presso l’Università della California.

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A Ross Lowell si devono diverse invenzioni che hanno rivoluzionato il mondo della fotografia. La prima risale alla fine degli anni ’50. Ross stava lavorando a un programma televisivo quando gli fu chiesto di trovare un sistema di illuminazione per i set, che potesse rimanere inalterato per un lungo periodo di tempo. La produzione stava girando in un istituto di riabilitazione giovanile e aveva bisogno di lavorare senza arrecare disturbo alla struttura.

Fu allora che Ross inventò un sistema girevole per il montaggio delle luci. Il sistema poteva rimanere in posizione grazie a un nastro che lui stesso aveva realizzato con adesivo e tessuto argentato. Nacque così il gaffer tape, un nastro resistente al calore che non si stacca anche dopo mesi e non lascia residui quando viene rimosso.

Qualche tempo dopo questa invenzione, mise in piedi l’azienda Lowel-Light per la produzione di luci per la fotografia e inventò la Tota-Light. Una luce che serve per illuminare un ambiente di vaste dimensioni.

Le sue capacità tecniche gli sono valse un Oscar (Technical Achievement Award) e una medaglia d’oro John Grierson, concessa dalla Society of Motion Picture e Television Engineers. Non solo, ha vinto anche un Oscar per il documentario A Year Toward Tomorrow, incentrato su un gruppo di volontari di un programma governativo americano contro la povertà.

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Ross ha lasciato il suo testamento professionale nel libro Matters of Light & Depth (1992), nella cui prefazione si legge:

Il mestiere fatto bene è contagioso, artisti come Vermeer, fotografi come Eugene Smith, insegnanti come Slavko Vorkapich, film come Quarto potere e innumerevoli tecnici come l'assistente cameraman Tibor Sands hanno involontariamente influenzato questo lavoro.

R.I.P. Ross Lowell

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