San Gennaro e l'ampolla con il sangue miracoloso: cosa dice la scienza

Autore: Rina Zamarra ,

Alle 10,05 di stamattina è stato dato l’annuncio ufficiale: il sangue di San Gennaro si è sciolto. Il cardinale Crescenzio Sepe ha dichiarato che il sangue era già sciolto al momento dell’apertura della cassaforte dove sono contenute le ampolle.

Come forse sapete, il sangue del santo si scioglie tre volte all’anno. Il miracolo avviene la prima domenica di maggio, il 19 settembre e il 16 dicembre. Le tre date indicano rispettivamente l’anniversario della traslazione del corpo del santo da Pozzuoli a Napoli, il giorno del martirio e l’anniversario dell’eruzione del Vesuvio. Secondo l’agiografia, fu proprio San Gennaro a impedire che la lava del vulcano giungesse in città durante l’eruzione del 16 dicembre del 1631.

La liquefazione ha finito così per assumere un significato scaramantico. Se il sangue non si scioglie, la città potrebbe essere funestata da tristi eventi. Per il momento la cosa sembra scongiurata. In effetti, il fenomeno si ripete dal 1389 con rarissime pause. Una di queste porta la data del settembre del 1980, anno terribile per la Campania a causa del terremoto dell’Irpinia.

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Miracolo? Fenomeno chimico? Al momento non è possibile dare una risposta esaustiva perché la Chiesa non ha mai autorizzato l’apertura delle ampolle e l'esame del liquido contenuto all’interno. Sono state effettuate solo due analisi spettroscopiche esterne. La prima risale al 1902 e la seconda al 1989. In entrambi i casi è stato usato uno spettroscopio a prisma, che avrebbe mostrato delle bande di assorbimento della luce tipiche dell’emoglobina del sangue. Alcuni scienziati, però, ritengono che i test effettuati non siano attendibili al 100%.

L'ipotesi scientifica sul miracolo della liquefazione

L’ipotesi scientifica più credibile è stata pubblicata dalla rivista Nature ed è il frutto di uno studio di alcuni ricercatori del CICAP. 

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Gli scienziati sostengono che le ampolle contengano un liquido tissotropico. Cosa significa? Si tratta di sostanze gelatinose che passano dallo stato solido a quello liquido quando vengono sottoposte a sollecitazione meccanica. Gli scienziati del CICAP propongono come esempio di sostanza tissotropica il ketchup. Quando capovolgete la bottiglietta, dovete scuoterla un po' perché la salsa diventi liquida e cominci a scendere verso l’apertura. Sembrerebbe, in effetti, proprio quello che accade con l’ampolla che il cardinale preleva e capovolge davanti alla folla di fedeli.

Secondo gli autori dell’articolo, il liquido potrebbe essere un misto di carbonato di calcio (marmo, conchiglie e gusci di uova), carbonato di potassio (cenere della legna) e cloruro ferrico. Quest’ultimo si trova nella molosite, un minerale presente sui vulcani attivi. Un alchimista potrebbe aver preparato il composto secoli addietro, prelevando il minerale dal Vesuvio. Proprio la molosite potrebbe spiegare la strana concentrazione di reliquie con il sangue nell’area del napoletano. Forse non lo sapete, ma Napoli ha come patrona anche Santa Patrizia. La compatrona della città dà vita allo stesso miracolo di San Gennaro. L’ampolla con il suo sangue tende a liquefarsi il 25 agosto.

Voi cosa ne pensate? È davvero un evento miracoloso? Certo, il miracolo di questo 19 settembre potrebbe essere interpretato come una smentita della teoria del Cicap, dato che il sangue risultava liquefatto prima di muovere le ampolle! 

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