Slow Horses, la spiegazione del finale della prima stagione

Il Pantano surclassa MI5

Nell'ultimo episodio di Slow Horses assistiamo a un riallineamento del MI5: Diane Taverner non è riuscita ad addossare tutta la colpa del rapimento di Hassan e della morte per decapitazione di Alan Black alla squadra di Jackson Lamb e, richiamata all'ordine dalla prima Scrivania, si trova alle strette. È fallito il suo piano di salvare l'influente nipote dell'ambasciatore pakistano per acquisire influenza sul piano internazionale e al contempo convincere il governo a darle i fondi per sgominare una ventina di cellule dell'estrema destra attive nel paese.

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Per sua fortuna, Lamb ha strigliato a dovere i suoi, ricompattando il gruppo e spronandolo - indirettamente - a lavorare al caso. Ora che Black è morto, MI5 non ha più una talpa all'interno del gruppo di rapitori che monitori la situazione e tenga al sicuro Hassan. La priorità è rintracciare il furgone su cui viaggiano Hassan e i rapitori. Roddy Ho e Catherine Standish, rifugiatisi in una tavola calda insieme a Min e a Louisa, si dimostrano più bravi del MI5. Attraverso una serie di sotterfugi e giochi d'astuzia riescono a rintracciare il furgone. Min decide di mettersi in auto con Louisa per intercettarlo.

Lamb non dimentica nessuno

Cartwright e Lamb vengono raggiunti di Roddy Ho e aggiornati sulla situazione. Il geniale hacker aveva piazzato un anno prima un satellitare sull'auto di tutti i colleghi, così ora può tenerli tutti d'occhio e guidarli. Lamb interrompe le comunicazioni per dare lui stesso a Cartwright la notizia della morte di Sid, giudicando Roddy troppo insensibile per farlo a dovere. River è colpito e rattristato. Lamb gli confessa che ricorda tutti gli agenti persi sul campo, quindi ricorderà anche Sid. Gli rivela che dopo la fine della Guerra fredda ci furono molti regolamenti di conti tra gruppi di agenti e che molti dei suoi vennero uccisi. Come detto da Catherine agli altri, Lamb è fedele alla sua squadra e la sua ira si scatenata quando uno dei suoi viene ingiustamente messo in pericolo. 

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L'inseguimento di Min e Louisa finisce presto: nonostante si siano fermati a un benzinaio per confermare l'avvistamento di Hassan, lui si è scordato di fare benzina! Louisa riprende il collega, che le rivela di essere innamorato di lei, ma soprattutto di sentirsi finalmente bene, utile, impegnato a fare qualcosa. La loro macchina viene superata da quella di Lamb quando arriva la notizia che il furgone è stato intercettato dai Cani. A bordo però non c'è Hassan, ma solo un rapitore, che viene ucciso dai Cani, che poi impiantano sulla scena una pistola per far passare un'esecuzione per la reazione delle forze speciali di fronte a un uomo armato. Taverner ha fatto capire a Nick che non ci devono essere testimoni scomodi del pasticcio del MI5. 

Hassan si salva da solo

Hassan è ancora vivo, ma per poco. Curly infatti ha intenzione di riprendere un video della sua morte per decapitazione tra le rovine di un castello normanno...che si rivela essere un capriccio. In altre parole un edificio molto più recente, costruito in piena epoca moderna dagli aristocratici inglesi amanti dello stile gotico e del romanticismo delle fine rovine. Hassan ride per questo ultimo paradosso e, approfittando di una distrazione di Curly, nasconde un grosso sasso in tasca. 

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Intanto River, Lamb, Min e Louisa hanno capito dove si trovano rapitore e rapito. Cartwright tende una mano a Lamb, che gli consegna la pistola. River riesce a salvare il ragazzo, sparando al rapitore, che rimane ferito ma vivo. Hassan si salva da solo in realtà, colpendo l'assalitore con una pietra. Il ragazzo è così arrabbiato da brandire l'ascia e meditare di decapitare il suo assalitore, ma River riesce a farlo desistere. Min invece disobbedisce agli ordini di Hyde Park quando capisce che uccideranno il rapitore ferito, anche se disarmato, per insabbiare tutto. Tutto il Pantano si ribella e fa da scudo a Curly, salvandogli la vita e facendo andare su tutte le furie prima e seconda scrivania. 

Sid non era chi diceva di essere

Indagando per conto proprio, Roddy Ho scopre una verità sconcertante che condivide con River: Sid non è mai esista. Non è presente negli archivi del MI5, non c'è alcun tipo di registrazione su di lei. Non si terranno funerali per lei; forse non è nemmeno morta. River si mette finalmente a pulire la spazzatura del giornalista Hobden rimasta al Pantano, fissando la scrivania vuota di lei. 

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Nel frattempo Hobden viene buttato sotto un camion da Nick, su ordine della Taverner: il giornalista sa troppo e non deve rivelare i segreti origliati da lei durante la sua cena con il fratello, a cui ha assistito casualmente. 

Lamb ha ucciso il marito di Cavendish

Nel finale della stagione Cartwright viene consolato dal nonno. Il ragazzo ha salvato il posto della Taverner, che ha cercato di pugnalarlo alle spalle (e che gli aveva messo Sid alle calcagna), ma non è stato reintegrato a Hyde Park. Il nonno lo esorta a tenere un basso profilo, in attesa di un reintegro a Hyde Park. 

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River non sa che suo nonno è coinvolto nel segreto che Jackson Lamb ha scambiato con le foto compromettenti di Taverner, finendo per ricattarsi a vicenda con la prima scrivania. Il suo segreto è inconfessabile: è stato lui a uccidere il marito di Catherine Cavendish, Charles, facendo sembrare un suicidio. La vera rivelazione però è un'altra: la notte dell'omicidio era presente anche il nonno di Cartwright, che potrebbe aver dato l'ordine di uccidere Charles!

Lamb era talmente disgustato da quello che ha fatto da voler lasciare i servizi, ma gli è insopportabile anche vivere da civile. È l'omicidio di Charles il vero motivo per cui è al Pantano. Nel flashback in cui lo vediamo ammazzare il collega e amico, Cartwright senior è preoccupato che qualcuno possa scoprire come sono andate davvero le cose. A quanto pare Taverner ha intuito la verità e usa questa informazione per ricattare Lamb...usava, perché ora, con le foto di Alan Black, lui ha il coltello dalla parte del manico.