Le spese di Johnny Depp sono irrilevanti nella battaglia legale contro gli ex manager: la decisione del giudice

Autore: Silvia Artana ,

La battaglia legale tra Johnny Depp e gli ex manager di The Management Group (TMG) è arrivata a una prima svolta.

In base a quanto riporta Deadline, durante l'udienza di lunedì 10 luglio 2017, la Corte Suprema di Los Angeles ha emesso una sentenza provvisoria, secondo la quale le spese dell'attore sono irrilevanti ai fini della causa in corso di dibattimento. 

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In "soldoni" (è proprio il caso di dirlo), il giudice Teresa Beaudet ha rigettato la richiesta avanzata dai legali della compagnia dei fratelli Joel e Rob Mandel di mettere nero su bianco con un atto ufficiale che la star di Pirati dei Caraibi ha causato il proprio dissesto finanziario con il suo stile di vita esagerato.

Tuttavia, "Capitan Jack Sparrow" può festeggiare solo a metà. Nei suoi confronti resta in piedi l'accusa di frode per avere usufruito del lavoro degli ex consulenti promettendo un pagamento che non è mai stato effettuato.

Johnny Depp: vittoria a metà contro gli ex manager

7 mesi dopo avere citato in giudizio gli ex manager Joel e Rob Mandel con l'accusa di avergli procurato un debito di 40 milioni di dollari, Johnny Depp raccoglie i primi frutti della sua battaglia legale. 

Come scrive The Hollywood Reporter, il giudice Teresa Beaudet ha contestato a TMG di non avere spiegato in modo chiaro ed esaustivo i termini della controversia in atto con la star di Pirati dei Caraibi e di non avere indicato in che modo la Corte dovrebbe intervenire in merito ai diritti e alle responsabilità delle parti in causa.

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Ma soprattutto, ha affermato che le spese (folli) sostenute dall'attore non c'entrano con il mancato pagamento delle somme dovute agli ex manager per gli impegni contrattuali in essere e il lavoro da loro svolto:

La documentazione riguardante le presunte spese esorbitanti del signor Depp non è rilevante ai fini della commissione del 5% dovuta a TMG per gli introiti percepiti per Pirati dei Caraibi o per il lavoro svolto da TMG per effettuare la transizione dei file riguardanti il signor Depp alla nuova società di consulenza di quest'ultimo.

Tuttavia, Johnny non ha portato a casa una vittoria piena. Nella sua articolata sentenza, il giudice ha ritenuto valide le motivazioni di TMG per procedere contro l'attore per truffa.

La star di Pirati dei Caraibi non avrebbe pagato 386 ore di lavoro svolte nelle due ultime settimane di marzo dalla compagnia per trasferire tutti i suoi dati a una nuova società di consulenza, dopo avere più volte garantito che avrebbe saldato quanto dovuto alla fine dell'operazione.

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Alla fine dell'udienza, i legali dei due contendenti hanno espresso soddisfazione per il risultato conseguito, senza lesinare frecciate alla parte avversa.

In particolare, l'avvocato di TMG, Michael Kump, ha parlato di una "chiara vittoria" e ha aggiunto che la compagnia continuerà a basare la propria strategia sull'enorme quantità di soldi "sperperata" da Johnny:

La sentenza di oggi è stata una chiara vittoria per The Management Group, perché la Corte ha deliberato in favore della nostra richiesta di frode. [...] Tutta la documentazione relativa alle spese folli del signor Depp continuerà a essere parte integrante del caso.

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Di contro, i legali della star di Pirati dei Caraibi hanno dichiarato:

Questa è stata una buona giornata per Johnny Depp.

Come si suol dire, "chi si accontenta, gode". Ma è chiaro che nessuna delle parti ha intenzione di accontentarsi e che la battaglia è ancora lontana dalla sua conclusione.

Per conoscere i nuovi (inevitabili) sviluppi, restate sintonizzati.

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