Stop a una delle cause contro Kevin Spacey: l’accusatore è morto

Autore: Alice Grisa ,

Si è risolta con l’archiviazione una delle indagini su Kevin Spacey, accusato su più fronti di molestie e violenze sessuali. Il caso dell’attore era emerso durante la scia di scandali del movimento #MeToo, dopo lo scoperchiamento del vaso di Pandora sulla condotta di Harvey Weinstein, produttore americano.

Anche Kevin Spacey era stato accusato di molestie da diversi uomini, tra cui un massaggiatore che aveva dichiarato che la star, durante un massaggio a Malibu, aveva cercato di baciarlo e toccarlo nelle parte intime.

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Come riporta Variety, l’uomo, la cui identità non è stata resa nota, aveva intentato una causa contro Spacey alla fine dell’estate 2018. A distanza di poco più di un anno, l’avvocato del massaggiatore ha dichiarato che l’uomo è morto a causa di un tumore.

Per questo Christina Buckley, vicedirettore dell'unità per i crimini sessuali di Los Angeles, ha lasciato cadere completamente il caso. La Buckley ha scritto un rapporto che esclude la possibilità di continuare l’indagine senza la presenza dell’accusatore.

Nel corso dell'indagine, la vittima è deceduta. Le accuse di aggressione sessuale non possono essere dimostrate senza la partecipazione della vittima. Pertanto, il caso è stato archiviato.

Questa svolta arriva dopo un’altra archiviazione, a favore di Spacey, nel luglio 2019. La vittima, un giovane barista di Nantucket, durante un’udienza probatoria aveva invocato il quinto emendamento, ovvero avvalersi della possibilità di non rispondere.

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Come si evolveranno le altre accuse contro l’attore? Lo scorso Natale Spacey aveva rilasciato un video personale, promettendo ai propri fan che la verità sarebbe venuta a galla.

Cosa succederà nei prossimi mesi?

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