Non solo Venezia 76: a Telluride, Renée Zellweger e Adam Driver da Oscar

Autore: Alessandro Zoppo ,

Da Joker a Ad Astra, sono tanti i film hollywoodiani presentati in Concorso a Venezia 76. Molti sono alcuni dei titoli più attesi della stagione e altri potrebbero essere degli outsider di lusso nella corsa agli Oscar. Ma non c'è soltanto il Lido ad alimentare i pronostici per l'edizione numero 92 delle celebri statuette. Negli ultimi anni è il Telluride Film Festival ad essere diventato, al pari dei Golden Globe e in attesa del Toronto Film Festival, l'anticamera degli Oscar, ovvero un modo per capire in quale direzione si muoveranno le scelte dell'Academy. Soprattutto considerando che sette film presentati al Telluride negli ultimi dieci anni, tra cui The Shape of Water, Moonlight e 12 anni schiavo, hanno poi vinto il premio come miglior film. 

L'edizione 2019 della kermesse, iniziata lo scorso 30 agosto, non sembra essere da meno. A partire da Ford v Ferrari (Le Mans '66 - La grande sfida), che ha lasciato numerosi spettatori in lacrime all'uscita dall'Herzog Theatre e potrebbe lanciare Matt Damon e Christian Bale verso le nomination come migliori attori non protagonisti, diversi film presentati all'evento in Colorado sono in odore di Oscar. Il nome più gettonato di tutti è quello di Renée Zellweger

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L'attrice texana, abbandonati i panni di Bridget Jones, è protagonista di una strepitosa trasformazione in Judy, il biopic di Rupert Goold che ricostruisce l'ultimo anno di vita della diva Judy Garland prima della sua morte, avvenuta a Londra il 22 giugno 1969 a soli 47 anni per un'overdose di barbiturici.

Zellweger, già premiata dall'Academy nel 2004 per la sua performance in Ritorno a Cold Mountain, ha ricevuto una standing ovation al termine della proiezione. Renée ama molto il Telluride e qui si sente a casa: si è presentata al Q&A con John Horn in abito casual, felpa e sneakers. Anche in questo caso, riferiscono dal festival, molti spettatori hanno lasciato la sala commossi. 

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Un altro candidato alla statuetta è sicuramente Adam Driver. L'attore californiano è al Telluride con ben due film: Marriage Story (Storia di un Matrimonio) di Noah Baumbach, già accolto positivamente a Venezia 76 (un parere confermato dalla recensione su NoSpoiler), e The Report di Scott Z. Burns, nel quale Driver interpreta Daniel Jones, l'investigatore che con le sue inchieste ha portato alla luce il brutale programma di detenzione e interrogatori messo a punto dalla Cia dopo gli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001. 

Ma l'attore è sulla via dell'Oscar soprattutto per la "storia di un matrimonio" di Baumbach: al Telluride è stato Martin Scorsese, che l'ha diretto in Silence, a premiare Adam con il Silver Medallion e a definirlo "uno dei migliori, se non il miglior attore della sua generazione".

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Un'autentica sorpresa potrebbe essere Adam Sandler: nel thriller Uncut Gems, diretto dai fratelli Benny e Josh Safdie, il comico interpreta il proprietario di una gioielleria nel quartiere dei diamanti di New York che deve trovare un modo per pagare i suoi debiti quando la sua merce viene rubata. 

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Adam Sandler in una scena del film Uncut Gems
Adam Sandler in Uncut Gems

Bong Joon-ho, il regista coreano vincitore della Palma d'oro a Cannes 2019 con Parasite, era presente alla proiezione seduto in mezzo al pubblico e ha definito Uncut Gems uno dei due migliori film (l'altro è First Cow di Kelly Reichardt, esaltato anche da Eric Kohn su IndieWire) che ha visto al Telluride. 

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Attori protagonisti assoluti anche nella produzione Netflix I due Papi, il film di Fernando Mereilles in cui Anthony Hopkins è Benedetto XVI e Jonathan Pryce è Papa Francesco. Uno strano biopic, sceneggiato da Anthony McCarten (candidato all'Oscar per L'ora più buia), che racconta l'aspetto più umano, sfuggente ed enigmatico di queste due figure così importanti per la Chiesa cattolica. Secondo i critici presenti al Telluride e sin dal debutto online del trailer, Hopkins e Pryce hanno ottime possibilità di acciuffare una nomination. 

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Un'altra standing ovation il pubblico del festival l'ha riservata ad Edward Norton: l'attore potrebbe agguantare qualche nomination grazie a Motherless Brooklyn - I segreti di una città, la sua seconda regia (dal romanzo di Jonathan Lethem) a cui ha lavorato per vent'anni e che uscirà nelle sale italiane il 7 novembre 2019. 

Si tratta di un crime drama ambientato nella New York degli anni '50, in cui Norton interpreta il detective Lionel Essorg, affetto dalla sindrome di Tourette: quando il suo mentore e unico amico Frank Minna (Bruce Willis) viene ucciso, Lionel comincia ad indagare e si imbatte in una serie di segreti su cui poggiano le sorti dell'intera città.

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Infine, un altro film molto apprezzato dalla critica al Telluride è stato The Aeronauts, produzione Amazon diretta da Tom Harper e basata sulla storia vera di James Glaisher, lo scienziato, meteorologo e aeronauta che nel 1862 tentò di volare in mongolfiera al di sopra degli undici km di quota, ovvero l'altezza a cui volano gli aerei di linea. I due protagonisti del film, lanciato da un intrigante trailer, sono interpretati da Felicity Jones ed Eddie Redmayne, che tornano a far coppia dopo il successo di La teoria del tutto: è soprattutto l'attrice britannica ad aver impressionati il pubblico e i critici. 

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Secondo voi quale tra questi titoli potrà puntare alla statuetta e chi fra questi attori e attrici solleverà l'Oscar la notte del 9 febbraio 2020?

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