Il modo di esprimersi è sempre stato il più discusso fra le differenze che separano il #Negan televisivo da quello a fumetti.
I lettori del fumetto di Robert Kirkman, pur comprendendo le necessità televisive, hanno sempre lamentato in #The Walking Dead l'assenza di quella volgarità che rappresenta una delle caratteristiche principali del personaggio.
Le imprecazioni - numerose e colorite - sono praticamente scomparse una volta che Negan è stato incarnato da Jeffrey Dean Morgan
Le ragioni, oltre alla necessità di non incorrere in tagli e censure, sono da ricondurre anche alla coerenza: se Negan si fosse espresso in modo drasticamente diverso dagli altri personaggi, avrebbe rischiato di rappresentare una nota stonata.
Resta il fatto che le imprecazioni, soprattutto in determinati momenti, sono praticamente inevitabili.
Ecco quindi, per trovare un punto d'incontro fra le necessità narrative e quelle del network, che AMC ha dato il via libera - principalmente grazie alla qualità delle serie delle reti via cavo, a cui da qualche anno a qualche parte si perdona (quasi) tutto - all'uso di un determinato numero di parolacce.
Come ha raccontato Dave Erickson, lo showrunner di Fear the Walking Dead, AMC ha concesso di aumentare il numero delle imprecazioni.
Proprio per adeguarsi all'evoluzione stessa del linguaggio delle serie televisive che, per risultare più verosimile, prevede che i personaggi facciano uso di alcune parolacce.
Gli sceneggiatori dovranno destreggiarsi, scegliendo accuratamente le occasioni in cui giocarsi il "bonus maledizione".
Occasioni che, in presenza di Negan - e soprattutto nell'ottava stagione, che arriverà su AMC il 22 ottobre e su FOX il 23 - si presenteranno in abbondanza.
Il linguaggio di Negan, insomma, diventerà più colorito per accompagnare come si deve i nuovi episodi, che si preannunciano fra i più ricchi di azione e di tensione fra tutti quelli visti finora.
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