Un'Intelligenza Artificiale crea retro-game e lo fa maledettamente bene

Autore: Dan Cutali ,

L'Intelligenza Artificiale Google DeepMind nel 2015 ha dimostrato che avrebbe potuto imparare a giocare ai videogame old-style meglio della maggior parte dei giocatori umani, senza alcuna istruzione su come avrebbe dovuto farlo. Adesso, i ricercatori della Georgia Tech hanno compiuto un ulteriore salto dimostrando come le IA possano essere usate per creare videogiochi del tutto nuovi, dopo che gli sono stati mostrati alcuni giochi d'azione a 8-bit come ispirazione.

Namco
Immagine di un livello di Pacman
Pacman è il più classico dei videogame old-style

Il risultato sono alcuni nuovi titoli tra i quali Killer Bounce e Death Walls, due giochi action che paiono usciti da qualche polverosa sala giochi degli anni '80 ma che sono invece stati progettati da una macchina della quale i computer di quel periodo non avrebbero potuto neanche immaginare l'esistenza.

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Mark Riedle, professore associato di Interactive Computing al Georgia Tech, ha dichiarato:

Il nostro sistema opera su parecchi stage di elaborazione. Per prima cosa, prendiamo i video di molti videogames che sono stati giocati in passato. In questo caso i giochi sono Super Mario Bros.Kirby e Mega Man. Il sistema impara il modello di design dei livelli e le meccaniche di gioco, impostandole come regole. La macchina impara gli algoritmi che usiamo per i modelli grafici del level design e forma dei percorsi casuali per quanto riguarda le meccaniche di gioco.

Dal momento che sono stati utilizzati i modelli citati per generare nuovi giochi, Riedle ha detto che quest'ultimi potrebbero essere simili a quelli a cui sono ispirati. L'algoritmo creato al Georgia Tech, però, porta con sé quella che è stata chiamata "espansione concettuale", che implementa l'esistenza di modelli per giochi che non esistono ma che potenzialmente potrebbero, basata su ciò che la macchina ha imparato dal videogame di partenza. Nascono così meccanismi di gioco che non sono copie pedisseque ma molto simili ai giochi iniziali.

Per esempio, nel gioco Death Bounce, il sistema ha imparato che alcuni oggetti scompaiono quando vengono colpiti da sopra, applicando questo concetto al terreno invece che ai nemici. Nel famoso Killer Walls, l'IA crea un muro nemico che si basa sulla sua comprensione dei nemici e degli ostacoli sui muri.

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Alal fine, quello che interessa a Riedle e al ricercatore Matthew Guzdial è chiedersi se le macchine possono giocare un ruolo negli atti creativi, come il game designing. Riedle ha ancora detto:

I videogiochi sono davvero complessi e difficile da fare, anche per gli esperti, perciò un algoritmo che crea giochi interessanti e funzionanti è un notevole traguardo.

Poco tempo fa era venuta alla ribaltal'Intelligenza Artificiale che poteva dipingere, adesso può anche creare videogame.

A quando Skynet e le sue reti neurali?

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