Venezia 73: Italia e Messico in concorso nella sesta giornata del Festival

Autore: Rina Zamarra ,

La sesta giornata del Festival del Cinema di Venezia è ufficialmente iniziata e la sezione in Concorso si anima con un film italiano e uno messicano. 

L'Italia è rappresentata dal secondo film in concorso dopo il documentario Spira Mirabilis. Si tratta di Piuma del regista Roan Johnson. Il nome e il cognome del regista non suonano però molto italiani. Roan, in effetti, ha un papà londinese e una mamma lucana ed è cresciuto a Pisa. 

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Il film parla italiano con un cast tutto nostrano, formato da giovani attori (Luigi Fedele, Blu Yoshimi Di Martino, Sergio Pierattini, Michela Cescon e Francesco Colella), e una colonna sonora affidata alla voce di Francesca Michelin

Piuma racconta la storia di due diciottenni, Ferro e Cate, che si trovano alle prese con una gravidanza imprevista.

Il regista ha dichiarato tutto il suo entusiasmo per la partecipazione al Festival, in cui intende portare la leggerezza e l'autoironia dei due protagonisti. 

Il film messicano in concorso, invece, è La región salvaje di Amat Escalante. La pellicola racconta la storia di Alejandra e del marito Angel. I due vivono con i loro figli in una piccola cittadina di provincia, ma la loro normalità è solo apparente.

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Angel ha una relazione con il fratello della moglie, Fabian. L'uomo è riuscito a tenere nascosta la storia insinuando nella donna il dubbio sulla omosessualità del fratello. 

La situazione comincia a sgretolarsi quando nella loro vita irrompe Veronica. La donna induce Fabian a seguirla in viaggio, al termine del quale l'uomo verrà trovato in un canale privo di vita dopo una terribile violenza sessuale. A questo punto il film vira decisamente verso il terrore

Veronica, infatti, convince la coppia che nel bosco vicino alla loro abitazione c'è una misteriosa capanna con una creatura non appartenente al mondo terrestre, di cui non bisogna scatenare le ire.

LaBiennale
LA REGIÓN SALVAJE, film

Il film affronta temi importanti come la famiglia, l'ipocrisia, l'omofobia e il maschilismo.

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Il regista, vincitore a Cannes 2013 con il thriller Heli, ha dichiarato che lo spunto per la storia è nato dai titoli dei giornali sull'assassinio di un giovane infermiere. La stampa riportò cioè l'accaduto riferendosi alla vittima in maniera dispregiativa perché l'uomo era gay. 

Amat Escalante

La giornata di oggi del Festival propone dunque due film diversissimi: uno sull'inizio di una nuova vita e l'altro sulla disgregazione di una famiglia. Alla giuria di Sam Mendes l'ardua sentenza sulle due pellicole!

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