Venezia 76: Julie Andrews riceve il Leone d'Oro alla carriera

Autore: Silvia Artana ,

È il 1964 quando una giovane attrice di teatro fa il suo esordio sul grande schermo nel ruolo di una governante "praticamente perfetta sotto ogni aspetto". Fortemente voluta da Walt Disney in persona, dopo essersi vista "soffiare" da Audrey Hepburn la parte di Eliza Doolittle nell'adattamento per il cinema di My Fair Lady, Julie Andrews diventa Mary Poppins ed entra nella storia. 

A 55 anni di distanza dalla sua interpretazione della "supertata", che le è valsa l'Oscar per la Migliore attrice protagonista, e dopo titoli iconici come Tutti insieme appassionatamente e Victor Victoria, Venezia 76 ha voluto renderle omaggio con il Leone d'Oro alla carriera.

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Dopo avere dichiarato di essere "molto onorata" per il riconoscimento e avere definito la Mostra del Cinema di Venezia "uno dei più stimati festival internazionali", Julie Andrews è arrivata al Lido lunedì 2 settembre per ritirare il premio. 

L'attrice è stata introdotta sul palco della Sala Grande da Luca Guadagnino, che le ha dedicato un discorso appassionato ed emozionante. Come scrive La Repubblica, il regista di Chiamami col tuo nome ha dichiarato:

Julie Andrews è un'icona del 20esimo e 21esimo secolo, che sa trasmettere una sorta di classicismo olimpico in ogni cosa che fa. Ha rappresentato ai massimi livelli la recitazione, la danza, la musica, la scrittura e l'attivismo politico. La sua eleganza è diventata un valore assoluto: unica nella storia del cinema e del tutto inimitabile.

Il filmmaker ha proseguito ripercorrendo i ruoli e i film più importanti della grande attrice e lodando il suo talento:

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Il suo successo a Broadway la portò a essere scelta da Walt Disney per l'adattamento cinematografico di Mary Poppins. Un successo fenomenale e un tesoro per tutti gli anni a venire, il musical valse a Julie Andrews un Oscar. In Victor Victoria, dove interpreta non uno ma due personaggi, vediamo tutto il potere dell'umanesimo. Mi viene in mente il titolo di un altro film: Così è la vita. Per me, descrive l'arte di Julie Andrews: l'arte della vita. 

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Come riporta Ansa, la star britannica è stata accolta da una standing ovation di 10 minuti e, dopo avere ringraziato Luca Guadagnino dicendo: "Anch'io sono fan del tuo cinema", ha ricevuto il Leone d'Oro alla carriera dal presidente della Biennale, Paolo Baratta, e dal direttore artistico della Mostra del Cinema, Alberto Barbera:

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Il Leone d'Oro alla carriera a Julie Andrews è il riconoscimento doveroso di una carriera straordinaria, che ha saputo ammirevolmente conciliare il successo popolare e le ambizioni artistiche senza mai scendere a facili compromessi.

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Sorridente ed elegantissima in un tailleur azzurro, Julie Andrews ha ringraziato per il premio con sincero trasporto:

È un vero piacere ricevere questo riconoscimento dal primo festival cinematografico al mondo. Mi considero molto fortunata per avere trascorso gran parte della mia vita a recitare. Grazie al pubblico che sostiene il cinema e la sua magia.

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L'attrice ha aggiunto che non smette di stupirsi per il grande privilegio che ha avuto:

Ancora mi meraviglio, sono stata una ragazza fortunata che ha potuto recitare ruoli bellissimi. 

E ha concluso rivolgendo un pensiero ai giovani talenti:

Chiedo loro di rimanere fedeli ai loro sogni e alla loro visione.

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Come ulteriore omaggio alla carriera della grande star, al termine della premiazione, nella Sala Grande è stato proiettato Victor Victoria, film in cui Julie Andrews recita diretta dal suo secondo marito, Blake Edwards, con il quale è stata sposata per 41 anni, fino alla morte dell'uomo.

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