Agente speciale Ruby, l'emozionante storia vera che ha ispirato il film con Grant Gustin

Autore: Alessandro Zoppo ,

Esiste un sottogenere di film con protagonisti a quattro zampe che riescono a far sciogliere il cuore persino al più burbero tra gli spettatori. A questo filone appartiene Agente speciale Ruby, il "peloso" lacrima-movie di Katt Shea con Grant Gustin (Barry Allen, alias The Flash, nella serie spin-off di Arrow) e Bear, un'adorabile border collie.

Prodotto da Fezziwig Studios e disponibile nel catalogo di Netflix dal 17 marzo, Agente speciale Ruby racconta l'avventura del giovane agente Dan O'Neil, uno state trooper di Rhode Island che sogna da sempre di entrare nella K-9, l'unità cinofila "Search & Rescue" della polizia. Le capacità richieste sono soprattutto calma e precisione, mentre Dan, ormai alla soglia dei 30 anni e quasi fuori tempo massimo, è una persona irrequieta e decisamente "scombinata". Inoltre il dipartimento non ha soldi per nuovi cani.

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Quando Dan scopre che gli agenti a quattro zampe della K-9 non devono essere per forza pastori tedeschi, le viene in aiuto Pat (Camille Sullivan), la responsabile del Rhode Island Society for the Prevention of Cruelty to Animals, una Ong che si prende cura di animali sottratti alla crudeltà. Nel rifugio è appena tornata Ruby, una border collie considerata ingestibile perché tanto intelligente e sensibile, curiosa e vitale quanto indisciplinata e frenetica, nevrotica e distruttiva. Dan accetta la sfida: decide di adottare Ruby, prova ad addestrarla come ausiliaria e farla diventare la prima randagia a entrare nell'unità cinofila.

La sceneggiatura di Agente speciale Ruby è di Karen Janszen e si basa su due racconti brevi, Ruby: A Godwink Dogwink e Dogwink Ruby, scritti da Squire Rushnell e Louise DuArt e tratti da una vicenda realmente accaduta.

Dietro il film c'è quindi una storia vera, di quelle toccanti e commoventi che confermano ciò che l'etologa Jane Goodall diceva degli animali: "Non c'è una linea netta tra l'animale uomo e il resto del regno animale. È una linea indistinta e lo sarà sempre. La paura in una scimmia, un cane, un maiale, viene vissuta verosimilmente alla stessa maniera della specie umana".

Agente speciale Ruby: la storia vera

Dan O'Neil e Ruby esistono davvero: lui è un caporale della Rhode Island State Police, lei un incrocio di pastore australiano e border collie. La loro storia risale al 2011. Dopo cinque fallimentari tentativi di adozione, da cucciola Ruby è finita in un rifugio per animali a causa dei suoi persistenti problemi comportamentali.

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Patricia Inman è realmente la volontaria dello shelter e addestratrice di cani che si è presa cura di lei. In un'intervista concessa al Miami Herald, racconta che Ruby "era una testona completa".

Saltava e mordeva il guinzaglio. Non voleva sedersi o accucciarsi. Non smetteva mai di muoversi. Ma era semplicemente un cane speciale che aveva bisogno di una persona speciale accanto.

Quella persona è stata Dan. All'epoca dei fatti un capitano di polizia alla ricerca di un cane da salvataggio. Solitamente quelli della K-9 non sono come tutti gli altri: vengono dall'Europa e costano 7.500 dollari.

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Quando va al rifugio, è colpito dalla determinazione e dalla concentrazione di Ruby, una inarrestabile cucciola di appena otto mesi. Rivede in lei il suo passato: da bambino anche Dan era dislessico e iperattivo. Su suggerimento di Patricia, la prende e la trasforma (non senza problemi) in una di famiglia e soprattutto in un'eroina a quattro zampe.

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Il salvataggio dell'ottobre 2017

Nonostante l'iniziale irruenza, Ruby si rivela una collie così buona e capace da salvare davvero una vita umana. La collie lavora al fianco di Dan per sette anni e partecipa con successo a dieci salvataggi. I due partner hanno persino contribuito alla condanna di due assassini sulla base delle prove che Ruby ha fiutato.

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L'episodio ricostruito nel film risale all'ottobre del 2017, quando Dan e Ruby si uniscono alle ricerche di un adolescente scomparso da 36 ore. Il ragazzo è uscito per un'escursione in montagna e non ha fatto ritorno a casa: è caduto in un burrone.

I diversi tentativi di contattarlo non hanno avuto successo. A quel punto Ruby riesce dove gli agenti del soccorso hanno fallito: grazie al suo incredibile fiuto trova il disperso, che è incosciente e in gravi condizioni di salute. Quel ragazzo si rivela essere il figlio di Patricia. È il ripetuto abbaiare di Ruby ad attirare i soccorritori, alle prese con radio e GPS inutilizzabili perché fuori campo.

Quando Dan riporta a casa il ragazzo e si ritrova davanti Pat, i due scoppiano in lacrime, come rivela l'agente in un'intervista al magazine People. Questo recupero eccezionale frutta a Ruby un'inaspettata popolarità: si guadagna la copertina del Rhode Island Monthly tra i "Rhode Islanders of the Year" e l'American Humane Hero Dog le assegna il premio di "Search and Rescue Dog of the Year".

In un altro colpo di scena "più vero del vero", la Ruby del film è interpretata da Bear, un ex randagio che è stato salvato dalla soppressione dagli addestratori di cani ingaggiati dalla produzione.

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Agente speciale Ruby si prende delle inevitabili libertà creative nel raccontare le loro vicissitudini, ma quella di Dan e Ruby è "una vera storia di underdog", come la chiama O'Neil nell'intervista con l'Herald. Due perdenti che hanno sfruttato l'occasione che la vita ha offerto loro perché "possiamo raggiungere grandi traguardi, non importa da dove abbiamo iniziato nella vita".

È stato come un miracolo. A Ruby è stata data una possibilità e ora sta facendo tutto il possibile per ripagarla. Un cane abbandonato ha cambiato la vita di tante persone.

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O'Neil non ha mai avuto paura di cani considerati "difficili". È sicuro che "se si mostra loro amore e compassione e si dà loro un certo tipo di stabilità, mostreranno la loro vera natura".

La storia di Dan e Ruby, prima di finire in un libro e di diventare un film per Netflix, è stata raccontata da Squire Rushnell al programma Today.

Oggi O'Neil lavora in pianta stabile nella K-9, coordina un'unità cinofila di 18 cani e da 11 anni ha Ruby sempre al suo fianco. Hanno condiviso anche giorni difficili. Nel 2019 Ruby è scappata in un parco statale ed è stata ritrovata sana e salva dopo una ricerca durata 19 ore. Nel 2020, invece, un guidatore ubriaco si è schiantato contro l'auto di Dan mentre i due erano di pattuglia. Ruby ne è uscita illesa, O'Neil con cinque costole rotte. La speranza di Dan è che vedendo su Netflix il film con Grant Gustin, tante persone in tutto il mondo possano cominciare a considerare l'idea di adottare un randagio in un canile.

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