Basic Instict: per Sharon Stone la scena dell'interrogatorio oggi non avrebbe lo stesso impatto

Autore: Claudio Rugiero ,

Tutti ricordano Basic Instict, il thriller erotico che ha segnato i primi anni '90. Come ricorderete, alla sua uscita il film di Paul Verhoeven fu oggetto di numerose polemiche a causa dell'alto tasso di violenza e sesso. Il lungometraggio rese però iconica Sharon Stone (attualmente nel cast di The New Pope) nel ruolo di Catherine Tramell, misteriosa ed enigmatica scrittrice di gialli che con la sua tempra sexy seduceva non solo il detective Nick Curran (interpretato da Michael Douglas), ma gli stessi spettatori presenti in sala. Una performance, quella della Stone, memorabile e in grado di aggiudicarsi un MTV Movie Awards oltre che una candidatura ai Golden Globe.

Uno dei momenti più noti, rivisti ed emulati di Basic Instict è sicuramente quella in cui la protagonista viene interrogata da un gruppo di poliziotti che indagano su un omicidio di cui lei è la principale indiziata. Nel corso di questa popolare scena (che vediamo nel video all'inizio di questo articolo), tra una risposta e l'altra, la Stone, seduta in una postura sexy mentre tiene una sigaretta accesa tra le dita, accavalla le gambe mostrando ai suoi interlocutori di non indossare alcuna biancheria intima sotto l'indimenticabile abito chiaro.

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Questa particolare sequenza contribuì ulteriormente a mettere il film al centro dei riflettori al suo rilascio nelle sale. Come sarebbe andata invece se Basic Instinct fosse stato girato ai giorni nostri? Lo ha chiesto Danielle Pergament alla stessa Stone, oggi 61 anni, in un'intervista rilasciata a Allure.

Secondo l'attrice di Meadville, parte del successo della pellicola risiederebbe proprio nell'aver individuato il momento giusto in cui proporsi al grande pubblico:

Penso che Basic Instinct sia stato ideato in un tempo ben preciso della storia perché ha catturato tutte le nostre paure e dubbi e il momento del cambio di potere per le donne.

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Rivisto oggi Basic Instinct conserva ancora il suo fascino, ma la Stone pensa che la chiacchierata scena dell'interrogatorio non avrebbe lo stesso impatto:

Dubito che avrebbe avuto qualsiasi forma di sensazionalismo che aveva in quel momento. Quando ho iniziato la mia carriera, c'erano solo due modi in cui potevamo sederci: accavallare le gambe o con le caviglie sotto la sedia.

In effetti normalmente quando si nomina quel film di Verhoeven nell'immaginario collettivo ecco che si materializza il corpo della Stone, sul cui fascino magnetico ruota l'intera narrazione. Sesso e omicidio vanno a braccetto ed ecco che viene abbattuto un primo tabù per il pubblico di una generazione passata.

Come sottolinea la stessa Stone, Basic Instinct però propone un modello femminile più potente rispetto a quanto fino ad allora visto nelle pellicole di genere. Lo sguardo maschile diventa in questo caso uno strumento - proprio come il ben noto punteruolo da ghiaccio - nelle mani della donna che di fatto acquisisce potere sull'uomo. La trama lentamente si trasforma e il classico interrogativo "chi è stato?" viene presto sostituito da un gioco di potere tra i due protagonisti in cui Nick Curran cade vittima di una trappola sexy e mortale tesagli dalla sua avversaria/amante. Non a caso in una scena del film la scrittrice lega a sorpresa il detective alla spalliera del letto chiedendogli di fidarsi di lei.

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Proprio nel rapporto che si instaura tra Catherine e Nick, nella violenza esplicita e nelle scene di sesso alquanto spinte, viene catturato il periodo di passaggio a cui accenna la Stone.

Voi cosa ne pensate? Per voi Basic Instinct rifatto oggi avrebbe lo stesso impatto?

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