Code Vein, ecco il gioco che tutti i fan di Dark Souls dovrebbero attendere

Autore: Andrea Guerriero ,

Chi conosce Dark Souls lo sa, la saga figlia di From Software e del game designer Hidetaka Miyazaki è adatta a molti, ma non è per tutti. 

L'elevato livello di sfida e le sue meccaniche a tratti legnose, fanno del franchise giapponese un diamante non tropo grezzo da levigare con pazienza e dedizione, capace, da solo, di creare un vero e proprio genere. 

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E se Dark Souls III va a chiudere - forse per sempre - le avventure dei collezionisti di anime e demoni, un altro progetto si staglia all'orizzonte, sempre dalla Terra del Sol Levante. 

Si tratta dell'affascinante Code Vein, presentato di recente da Bandai Namco (lo stesso editore di Dark Souls, appunto), e realizzato dai ragazzi di Shift, che in passato ci hanno già regalato l'apprezzato God Eater. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un actionRPG dall'impostazione molto simile al gioiellino di Miyazaki, ma a detta del team di sviluppo meno punitivo e brutale. 

Ad essere brutalmente affascinante è però l'ambientazione: Code Vein ci catapulta in un futuro non troppo lontano, in cui un misterioso disastro ha portato il mondo che conosciamo sull'orlo del collasso. Gli alti grattacieli, un tempo simbolo di prosperità, sono ormai tombe senza vita della passata umanità, trafitta dai Rovi del Giudizio.

Nel cuore di questo scenario di distruzione, esiste una società segreta di Redivivi, chiamata Vein. Quest'ultima fortezza è dove i pochi rimasti lottano per sopravvivere, benedetti dai Doni del potere in cambio dei propri ricordi e della sete di sangue.

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A tratti dalle tematiche vampiresche, a tratti post-apocalittiche, Code Vein ammalia anche per il suo particolarissimo stile grafico. In un universo in cui i giocatori corrono costantemente il rischio di essere sopraffatti dalla sete di sangue e di diventare uno dei Corrotti, malvagi demoni ormai privi di qualsiasi umanità, il God Eater Team ha scelto di plasmare personaggi e location con uno stile decisamente "anime", per certi versi molto vicino a quello di Death Note, figlio prediletto di Tsugumi Ōba e Takeshi Obata.

Non mancano però elementi più realistici, così da  creare una sorta di ibrido grafico, in grado di accontentare sia il pubblico occidentale che quello orientale.

Le prime immagini di Code Vein

Parlando di gameplay, durante la propria avventura i gamer potranno selezionare un compagno tra i vari abitanti di Vein. Scegliendo compagni in grado di integrare il proprio stile di gioco, sarà possibile disporre di nuove strategie, che permetteranno di affrontare i molti malvagi nemici che incontreranno nel corso del loro cammino. 

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Il mondo di Code Vein è pericoloso, pieno di nemici crudeli e boss terrificanti che metteranno alla prova le abilità dei giocatori. Inoltre, i Redivivi avranno accesso ai Blood Veil, dispositivi in grado di succhiare il sangue dai nemici e potenziare le loro abilità. Sfruttando queste abilità potenziate chiamate Doni, i giocatori potranno mutare forma per aumentare la loro forza, indebolire i nemici e utilizzare le abilità delle nuove armi grazie ad attacchi superpotenti.

Bandai Namco
Code Vein sulle orme di Dark Souls
Code Vein sazierà la sete di sangue degli appassionati di Dark Souls?

Cosa ne pensate di Code Vein, è riuscito ad incuriosirvi? Prima di rispondere, vi ricordiamo che il titolo debutterà sulle principali console nel corso del 2018.

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