Da Chernobyl a Watchmen: le serie con le migliori recensioni del 2019

Autore: Paola Pirotti ,

Nell'età d'oro della serialità televisiva, tra mille cerimonie e premiazioni, anche il sito di recensioni più famoso al mondo, Rotten Tomatoes torna a premiare i migliori prodotti televisivi con i suoi Golden Tomato Awards, dedicati alle serie TV (oltre che ai film) con le migliori recensioni dell'anno.

Non è certo un dato da sottovalutare: Rotten Tomatoes da sempre è un indicatore di apprezzamento più o meno influente, che tiene conto del voto della critica e del pubblico da decenni ormai, secondo una divisione molto semplice: i prodotti che possiedono una media al di sotto del 60% viene considerato marcio (rotten). Un prodotto che va dal 60% al 100% è considerato fresco (fresh). Chi ottiene un punteggio che supera il 70%, inoltre, ottiene il certificato di freschezza.

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E arrivati alla 21esima edizione, i Golden Tomato Awards sono pronti a rivelarci quali sono le serie TV che hanno ricevuto il maggior consenso nel 2019.
Dalle miniserie ai nuovi arrivi fino ai grandi ritorni.

Le nuove serie TV con le migliori recensioni del 2019

HBO
Una scena tratta da Watchmen
Watchmen

Ogni anno è una scommessa per i network televisivi. Le nuove serie possono sorprendere, deludere le aspettative o diventare esattamente il cult che tutti si aspettavano. E qualche volta possono vincere numerosi premi senza avere un largo riscontro di pubblico. O al contrario, come per la nuova serie meglio recensita del 2019, può non ottenere i più importanti riconoscimenti televisivi ma conquistare critica e pubblico all'unanime. Watchmen (HBO), ad esempio, è riuscita nell'intento. La serie di Damon Lindelof è una rifondazione della mitologia creata da Alan Moore negli anni '80 con l'omonima graphic novel. Un ritorno nel mondo dei supereroi corrotti e tormentati che ha convinto tutti al punto da ottenere il primo posto nella lista. 

In attesa di scoprire se ci sarà una seconda stagione, ecco le motivazioni:

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Coraggiosa e furiosa, Watchmen non è sempre facile da guardare. Ma aggiungendo nuovi livelli di contesto culturale e un gruppo di personaggi complessi si è costruita abilmente sul materiale d'origine creandosi una sua sorprendente identità.

Troviamo invece inaspettatamente al secondo posto una docuserie. Si tratta di Leaving Neverland (HBO), lo scioccante documentario che segue la vita dei due uomini che raccontano di essere stati abusati sessualmente da Michael Jackson quand'erano bambini.

Al terzo posto, un'altra interessante sorpresa dell'anno: Russian Dolls (Netflix), comedy con protagonista la strepitosa Natasha Lyonne bloccata in un loop temporale da cui proprio non riesce ad uscire.

Le nuovi stagioni delle serie TV con le migliori recensioni del 2019

BBC
Una scena tratta da Fleabag
Fleabag

Di serie TV tornate nel 2019 ce ne sono tantissime. Ma poche sono riuscite a superare le aspettative delle stagioni precedenti e ad alzare ancor di più il livello. Tra queste c'è sicuramente una delle serie più chiacchierate del momento: Fleabag (BBC). Creata e interpretata dall'inglese Phoebe Waller Bridge, la comedy britannica è riuscita a sbarcare il lunario con la seconda stagione, diventando immediatamente una delle migliori serie degli ultimi anni. Un po' grazie al talento innato della Waller-Bridge, un po' anche per la presenza di Andrew Scott nel cast in un ruolo già iconico, Fleabag ottiene il Golden Tomato Awards con queste motivazioni:

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Fleabag ritorna nella mischia con una fortissima seconda stagione che sostiene il precedente spirito frenetico e cuore delicato, pieno dell'instancabile carisma di Phoebe Waller-Bridge.

A far compagnia a Fleabag, c'è la seconda stagione di Mindhunter (Netflix), attualmente sospesa per gli impegni del produttore David Fincher, che con i nuovi episodi non ha avuto paura di esplorare nuovi orizzonti narrativi, grazie ad un cast e ad una scrittura sempre intrigante. Al terzo posto, invece, troviamo un'altra seconda stagione. Questa volta si tratta della dark comedy Barry (HBO), con un'incredibile Bill Hader nei panni di un sicario depresso.

Le miniserie con le migliori recensioni del 2019

HBO
Una scena tratta da Chernobyl
Chernobyl

Non ci sono dubbi su chi sieda sul trono delle miniserie nell'ultimo anno. Dopotutto, Chernobyl (HBO) è anche tra le più premiate di sempre. Critica, pubblico e awards sono tutti d'accordo per decretare un unica vera vincitrice ed è certamente l'opera di Craig Mazin con Jared Harris e Stellan Skarsgard. Dopo l'Emmy e il Golden Globe, arriva il Golden Tomato Awards.

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Chernobyl tiene inchiodati con una paura strisciante che non si dissolve mai, drammatizzando una tragedia nazionale con una tecnica eccezionale e un'intelligente analisi di un'istituzione che si decompone. 

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A tallonare Chernobyl, così come durante gli awards, c'è When They See Us (Netflix), altra miniserie ispirata fatti reali ideata dalla regista Ava DuVernay. La commovente messa in scena del caso dei cinque ragazzi di colore ingiustamente accusati di aver aggredito una donna bianca di Central Park è riuscita a scatenare forti emozioni in chiunque l'abbia seguita. Tanto quanto un'altra miniserie, che conquista il terzo posto nella classifica, con un'altro racconto agghiacciante. The Act (Hulu) racconta la storia di una relazione tossica tra madre e figlia che dà inizio ad una serie di eventi che tengono lo spettatore incollato al piccolo schermo episodio dopo episodio.

In conclusione, sono tanti i prodotti seriali che hanno regalato qualità e emozioni. HBO esce maggiormente vincitrice, con Netflix che la segue sostenendo il passo. Ora non ci resta che seguire il nuovo anno televisivo nella speranza che sia come quello precedente.

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