Qual è il significato del termine Deep State?

La messa in onda su FOX del primo episodio di Deep State è sempre più vicina. Per goderci appieno la nuova serie TV FOX, vediamo insieme le origini del concetto, poco conosciuto in Italia. Che cosa significa Deep State?

Autore: Danilo Abate ,

Diversi giorni fa #Deep State, nuova serie TV di genere spy thriller in arrivo su FOX il 9 aprile prossimo, si è mostrata in un avvincente thriller di 60 secondi. L’attesa è ormai agli sgoccioli, dunque vediamo insieme le origini e il significato di Deep State, un concetto poco conosciuto in Italia, in modo da non arrivare impreparati al primo episodio della serie TV con protagonista Mark Strong.

Deep State o “stato nello stato” è un termine che sta a indicare una situazione politica in cui un organo interno allo stato, come ad esempio le forze armate o le autorità pubbliche (i servizi segreti, la polizia, la polizia segreta, le agenzie amministrative o qualsiasi branca che si occupa della burocrazia di governo) non risponde alla leadership politica civile.

Nonostante uno stato nello stato possa essere considerato di base di natura cospirativa, il Deep State può agire anche senza manifestarsi necessariamente in forma di cospirazione. Lo stato nello stato può infatti consistere semplicemente in gruppi di servitori del popolo non eletti che agiscono allo scopo di preservare i propri interessi, opponendosi strenuamente all’operato degli uomini di governo eletti. Per la precisione, il termine Deep State deriva dal greco kratos en kratei, in latino imperium in imperio o status in statu.

Lo stato nello stato può anche indicare delle compagnie statali che, nonostante siano ufficialmente sotto il comando del governo, agiscono come fossero organizzazioni private. Il termine Deep State viene a volte utilizzato dai politicanti che pensano che la Chiesa, se lasciata incontrollata, possa diventare anch’essa uno stato nello stato, una realtà non regolata dalle leggi dello Stato.

Le foto di Deep State, la serie tv in arrivo su FOX

Di recente il termine Deep State è stato spesso utilizzato anche dall’Amministrazione Trump, in riferimento a dei presunti membri dell’esercito, dei servizi segreti e degli uffici governativi che mirano a minare l’agenda presidenziale.

Tale ipotesi cospirativa, sostenuta da membri dell’amministrazione come Steve Bannon, ex presidente esecutivo del sito di estrema destra Breitbart News ed ex capo stratega di Trump, ha preso forma nei primi 100 giorni di Presidenza. La diffusione del termine Deep State si deve proprio anche agli articoli pubblicati su Breitbart News, dove si parlava inizialmente di Stato Profondo in relazione alle dinamiche di potere in paesi stranieri, fra cui l’Unione Sovietica, o in altre parti del mondo dove le compagini dittatoriali mirano a destabilizzare le fragili democrazie.

Quartz
Un primo piano di Steve Bannon
Steve Bannon, uno dei più convinti sostenitori dell'esistenza di un Deep State negli Stati Uniti

Ad aprile del 2017 ABC News e Washington Post hanno addirittura lanciato un sondaggio fra gli americani per sapere cosa ne pensassero riguardo l’esistenza di un Deep State negli Stati Uniti. Dai risultati emerge che il 48% dei cittadini americani pensa esista uno stato nello stato, mentre il 35% degli americani ritiene che il Deep State sia solo una frottola complottista.

Il termine Deep State è stato associato spesso da diversi autori all’esistenza di un complesso militare-industriale, di cui aveva parlato perfino l'ex presidente Dwight D. Eisenhower nel suo discorso di commiato del 1961:

Nei concili di governo, dobbiamo guardarci le spalle dalle illegittime acquisizioni di potere da parte del complesso militare-industriale. Il pericolo della disastrosa crescita di un potere nelle mani sbagliate esiste e persisterà. Non dobbiamo mai consentire che il peso di questa combinazione di poteri metta in pericolo la libertà del popolo o i processi democratici. Non dobbiamo credere che nessun diritto debba considerarsi garantito. Solo dei cittadini attenti e consapevoli possono riuscire a trovare un giusto compromesso fra l’imponente macchina industriale e militare di difesa e i nostri metodi obiettivi e pacifici, in modo da far prosperare insieme sicurezza e libertà.

History Channel
L'ex presidente degli Stati Uniti Dwight D. Eisenhower
Dwight D. Eisenhower, anche lui convinto dell'esistenza di un Deep State

Di stato nello stato si è parlato anche riguardo la promessa politica dell’ex presidente Barack Obama di ritirare le truppe statunitensi dall’Afghanistan, una promessa mantenuta solo a metà. Il professor Michael J. Glennon dell’Università Tufts del Massachusetts parla infatti di “doppio governo”, un governo cioè diviso fra difesa e sicurezza nazionale.

Mike Lofgren, autore di The Deep State: The Fall of the Constitution and the Rise of a Shadow Government ed ex politico repubblicano, afferma che Obama è stato suo malgrado coinvolto nella campagna in Afghanistan nel 2009.

Anche l’insuccesso della campagna di Obama mirata a far chiudere il campo di prigionia di Guantánamo è attributo all’influenza di un presunto Deep State. E voi che ne pensate? Siete ancor più curiosi di vedere l’ex agente Max Easton all’opera nella nuova serie TV FOX dopo aver compreso appieno il significato del termine #Deep State? Appuntamento il 9 aprile su FOX con il primo episodio in contemporanea mondiale

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