È morto a 94 anni il critico cinematografico Gian Luigi Rondi

Autore: Rina Zamarra ,

Addio a Gian Luigi Rondi, il critico cinematografico più conosciuto d'Italia è morto a 94 anni il 22 settembre 2016. 

Chi non ricorda la sua sciarpa bianca in prima fila al Festival di Venezia o durante i David di Donatello?

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Rondi sembra nato assieme al cinema italiano, quello più importante che nel dopoguerra ha visto affermarsi grandi nomi come Vittorio De Sica e Roberto Rossellini

Sarà un piccolo vizio cardiaco a permettergli di evitare il servizio di leva e di iniziare la sua carriera di critico per la rivista Voce Operaia.

Si avvicina così ai protagonisti del cinema di quegli anni, diventando amico di attori come Vittorio Gassman, Gina Lollobrigida, Nino Manfredi e Marcello Mastroianni. Comincia, inoltre, a lavorare ad una rivista teatrale con Silvio D'Amico e conquista la rubrica di cinema del quotidiano romano Il Tempo. 

Reuters
Gian Luigi Rondi e Gina Lollobrigida (Roma 2008)

Sono questi i primi passi da giornalista di Gian Luigi che, in poco tempo, arriva a intrecciare la sua storia con quella della Mostra del Cinema di Venezia, di cui sarà giurato, presidente e critico.

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Spetterà a lui cavarsela nella difficile edizione del 1971, quando i registi lo contestano organizzando un contro festival. È costretto persino a girare tra i canali scortato dalla Digos, allertata dalle contestazioni piuttosto accese del 1968. 

Non è uscito sempre indenne dallo scontro con i protagonisti delle sue recensioni, anche a causa di una dichiarata fede democristiana e di una comprovata fedeltà a Giulio Andreotti.

Ha saputo però fare qualche passo indietro, soprattutto quando le sue opinioni sono state frutto di un suo ripensamento privato.

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È stato nominato presidente a vita dell’Accademia del Cinema Italiano e dell’Ente David di Donatello e ha curato i premi per circa 60 anni. Non solo, dal 2008 al 2012, si è occupato anche del Festival del Cinema di Roma

Come faceva a tenere le fila di mostre, festival e quotidiani? Per potersi dividere tra tutti questi impegni si era imposto una ferrea disciplina, che prevedeva la sveglia alle 6 del mattino per poter scrivere subito le prime recensioni. 

Gian Luigi Rondi ai David di Donatello e al Festival del Cinema di Roma

Adorava i titoli e le cariche e ne ha collezionate molte nell'arco della sua lunga carriera, che ha abbracciato quasi un secolo di storia italiana.

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È stato insignito varie volte della croce dell'Ordine di Malta, della Legion d'onore della Repubblica francese e del titolo di Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana. Leggenda vuole che avesse più di trenta onorificenze, conservate con cura nella sua casa. 

Se ne va dunque un uomo che ha insegnato ai suoi lettori ad amare il cinema, che ha segnato la storia del cinema italiano e che ha manifestato la sua predilezione per Federico Fellini indossando sempre una candida sciarpa al collo!

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