Nessuno come lui ha saputo ritrarre il mondo delle spie negli anni terribili della Guerra Fredda e oltre, raccontando il conflitto israelo-palestinese, la guerra cecena, la corruzione negli Stati Africani e nel cuore degli Stati Uniti. Con la morte di John Le Carré se ne va per sempre un pezzo di letteratura del Novecento, oltre che un grande ispiratore del cinema e della serialità. L'autore, popolarissimo sin dagli anni '60 a livello internazionale, si è spento all'ospedale per una polmonite (il comunicato stampa precisa che la malattia non era collegata all'epidemia di Covid-19). Lascia dietro di sé una moglie, quattro figli e un impero letterario fatto di grandi successi commerciali e alcuni autentici capolavori. La popolarità commerciale della sua opera non ne ha messo in ombra l'altissimo valore letterario. Di recente la casa editrice inglese Penguin Random House ha inserito l'intera opera dello scrittore nella prestigiosa collata dedicata ai classici moderni del Novecento.
Dopo Sean Connery, il 2020 si porta via un'altra icona della cultura inglese del Novecento. Il creatore di George Smiley, il modello anti-bondiano di agente segreto, aveva uno stretto rapporto con il mondo del cinema e della televisione. Sono innumerevoli gli adattamenti tratti da sue opere, in cui spesso appariva in camei dedicati.
È morto il maestro di tutte le spie
La vita di Le Carré, nato in Inghilterra nel 1931 in Dorset, è profondamente segnata dalle figure genitoriali. La madre lo abbandona quando ha solo 5 anni (riallaccerà con lei i rapporti da maggiorenne), il padre è un piccolo truffatore che finirà anche in galera. Le risorse economiche comunque non mancano e David John Moore Cornwell (il suo vero nome) può studiare e viaggiare per l'Europa: va all'università a Brema, poi si trasferisce a Oxford dove si laurea in letteratura tedesca, infine diventa insegnante al prestigioso Eton College. La sua ottima conoscenza delle lingue straniere (e in particolare del tedesco) lo fa notare al Ministero degli Affari esteri inglese. Per qualche tempo lavora come agente dei servizi, finendo per conoscere i protagonisti dello scandaloso caso della talpa dei russi all'interno del Circus, il più alto livello dei servizi inglesi d'intelligence. Quando comincia a scrivere, sceglie lo pseudonimo di John Le Carré, per evitare interferenze con il suo lavoro di agente.
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Su questa breve esperienza nel MI6 (che dichiarerà solo anni più tardi) modellerà il suo mondo di spie: un microcosmo di poca azione e molta burocrazia, governato da personaggi tragici, umani, introspettivi. I primi romanzi sembrano virare più sul genere crime, anche se il mondo dei servizi è sempre sullo sfondo di delitti e investigazioni. Il grande successo arriva con La spia che venne dal freddo, che diventa il caso letterario del 1963. Il libro si rivela un best seller ai vertici delle classifiche di vendita di mezzo mondo (ci rimarrà per mesi), catapultando Le Carré sulla ribalta letteraria internazionale. Nel romanzo, che racconta ed equipara senza partigianeria o sentimentalismo i due fronti della Guerra Fredda a Berlino, fa la sua comparsa anche George Smiley. È il personaggio più celebre dell'autore: una spia compassata e apparentemente distaccata ma capace di grandi passioni, la cui enorme intelligenza è impegnata in un duello infinito con il suo equivalente russo, l'enigmatico Karla.
I film e le serie ispirate da Le Carré
Qualche anno più tardi esce il romanzo ispirato allo scandalo della talpa nei servizi segreti inglesi: s'intitola come la filastrocca Tinker, tailor, soldier, spy (in italiano La Talpa) e diviene un grandissimo successo internazionale. Viene salutato come il capolavoro dell'autore. La popolarità di Le Carré e di Smiley cresce ancor di più grazie all'omonimo sceneggiato BBC in cui il protagonista è interpretato da Alec Guinness. La miniserie - che tenne l'intero Regno Unito col fiato sospeso - è considerata ad oggi uno dei prodotti migliori e più popolari dell'emittente pubblica inglese.
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L'attività letteraria di Le Carré non si interrompe mai, così come il suo rapporto con il cinema e la televisione. Negli ultimi anni hanno raccolto un considerevole successo i film La Talpa (in cui il ruolo di George Smiley è stato interpretato da Gary Oldman), A Most Wanted Man e Il sarto di Panama. Sul fronte seriale ha riscosso molta attenzione The Night Manager, con protagonisti Tom Hiddleston e Hugh Laurie.
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Pur facendo parte dell'establishment inglese, diffidava del mondo intellettuale. Per molti anni l'autore si rifiutò di partecipare a premiazioni o di rilasciare interviste. La sua posizione sul colonialismo inglese e sull'eredità morale dell'impero britannico lo ha portato a rifiutare sia il cavalierato sia il titolo di Sir concesso dalla Corona. Convinto europeista, è stato fortemente critico sul tema della Brexit. Il suo ultimo libro, La spia corre sul campo, è uscito nel 2019.
Immagine di copertina German Embassy London, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons
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