The Walking Dead - Episodio 2.8 - Nebraska

Dopo il colpo di scena che aveva chiuso l’ultimo episodio, ecco cos’altro aspetta i nostri sopravvissuti alla fattoria…

Autore: Redazione NoSpoiler ,

Dopo il colpo di scena che aveva chiuso l’ultimo episodio, ecco cos’altro aspetta i nostri sopravvissuti alla fattoria…

In un mondo post apocalisse resta ben poco di umano. Non solo perché gli zombies, quindi la morte, dominano il pianeta (a quanto ne sappiamo). Ma anche perché i sopravvissuti perdono la loro umanità. La parola d’ordine è sopravvivere. E l’istinto la fa da padrone, come dimostra l’incontro con Dave e Tony. Quando lotti ogni giorno per sopravvivere e incontri qualcuno che ha risorse migliori delle tue, il tuo scopo è uno solo: portargliele via. La differenza fra uccidere chi è già morto e uccidere a sangue freddo, seppure per legittima difesa, un altro essere umano, diventa sempre più sottile…



Si tratta della conseguenza logica di Nebraska, il primo degli ultimi 6 episodi di questa seconda stagione di The Walking Dead, che per tutta la sua durata ci ha fatti interrogare sulla stessa cosa: Herschel sapeva? Sapeva che la piccola Sophia, che gli altri cercavano rischiando la vita, era nel fienile con gli altri zombies? Non abbiamo dovuto aspettare molto per ottenere una risposta, perché l’ottava puntata è iniziata esattamente dal punto in cui ci aveva lasciato la precedente, con quello scioccante, indimenticabile finale. Colpo da maestri, signori: dopo mesi di attesa sfrutti tutto ciò che hai a disposizione per immergere di nuovo lo spettatore in quell’atmosfera che lo aveva tenuto incollato allo schermo (con tanto di classico horror style della zombie a sorpresa ancora “viva”).

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La domanda, come prevedibile, ottiene risposta negativa: Herschel scarica la colpa su Otis. Facile: è morto… Ci vuol poco a darsi una ripulita alla coscienza affermando con certezza che si era occupato lui, da solo, di Sophia. Così come ci vuol poco a finire ai ferri corti con Shane e a farsi cacciare dalla fattoria. E ancora una volta, tocca a Rick mediare. Calmare Shane e concedere a Herschel il beneficio del dubbio: tocca sempre a Rick fare le scelte più difficili. Rick, che insieme a Shane impersona un punto di vista che si allontana sempre più da quello dell’ormai ex amico e collega. Rick e Shane rappresentano non solo due modi di affrontare la situazione, di attuare una strategia di sopravvivenza, ma anche di intendere la vita, gli altri, il mondo, le relazioni umane.

In fondo si tratta di questo, si è sempre trattato di questo: i survival horror accennano sempre a queste tematiche, ma The Walking Dead, soprattutto in questa seconda stagione, va molto più in profondità. Le mette al centro del suo racconto, lasciando tutto il resto (zombies inclusi) sullo sfondo. Ecco perché la domanda che ci ha assillati per mesi ora assilla tutti i nostri sopravvissuti. Perfino Carl, che sembra l’unico in grado di razionalizzare del tutto la situazione guardando in faccia la realtà: sì, era uno zombie, poverina. Sì, andava ammazzata. Mentre suo padre Rick si sente impotente perché ha la prova che nonostante tutto quello che ha fatto e che farà, ora sa che non può proteggere nessuno davvero. Inclusa la sua famiglia.

Lui è la voce della coscienza. Shane quella dell’istinto, l’istinto di autoconservazione. Rick si preoccupa prima di Carl e Lori, e dei suoi compagni. Shane si preoccupa prima di se stesso, come dimostra la fine di Otis. in fondo è tutto qui, un po’ sul genere “si vive insieme, si muore soli”, per capirci. Quando il mondo impazzisce, quei pochi che sono ancora umani non possono che unirsi e proteggersi l’un l’altro. E quando non lo fanno… ne pagano le conseguenze. Nel peggiore dei casi si perdono vite. O magari si perde la ragione. Nel migliore, si viene cacciati da un rifugio sicuro.

Adattati o muori: la legge della natura è valida in questo mondo più che mai. Del resto noi umani abbiamo una grande capacità d’adattamento. Raccogliere un braccio mozzato da un camion e bruciare cadaveri diventa ordinaria amministrazione.
E finché c’è vita c’è speranza, come si dice. Ma cosa succede quando la speranza non c’è più? Ce lo spiega Rick: si va avanti. Punto. Di fronte a qualsiasi cosa. Anche al fatto – che ancora non conosci – che tua moglie si comporta da idiota avventata (e su: c’era bisogno di farlo? Non pensavi che, trovando Herschel, tuo marito lo avrebbe riportato a casa per aiutare Beth?) e finisce per avere un grave incidente…

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