Gabriel Byrne torna in TV con War of the Worlds: tutto sull’attore

Autore: Chiara Poli ,

Per gli amanti del cinema è e resterà sempre Keaton: il suo personaggio più famoso sul grande schermo, quello che l’ha reso popolare in tutto il mondo grazie al successo del film I soliti sospetti.

Ma Gabriel Byrne, irlandese d.o.c. nato a Dublino il 12 maggio del 1950, quando venne chiamato da Bryan Singer per il film che avrebbe lanciato anche un altro grande attore, Kevin Spacey, aveva già una carriera di tutto rispetto alle spalle. E il meglio doveva ancora venire.

Giovinezza e studi

Maggiore di sei figli, cresciuto nell’Irlanda cattolica della tradizione, da ragazzo trascorse alcuni anni in seminario con l’intenzione di farsi prete. Scoperto di non avere una vera vocazione, come avrebbe raccontato anni dopo, s’iscrisse all’Università per studiare Archeologia e Linguistica, senza mettere da parte la sua grande passione, il calcio (giocava nella squadra Stella Maris).

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Dopo la laurea ha iniziato a lavorare nel campo dell’archeologia, senza trascurare la passione per la lingua: scrisse il suo primo drama, Draìocht (Magic) nel 1996.

Prima di scoprire la sua vera vocazione, quella per la recitazione, ha lavorato come archeologo, cuoco e insegnante di spagnolo: ha fatto un po’ di tutto, prima di trovare la sua strada. 

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A 29 anni ha iniziato a recitare in teatro a Dublino, per poi unirsi alle compagnie del Royal Court e del Royal National Theatre, sempre a Dublino.

Gabriel fra piccolo e grande schermo

Dopo alcuni ruoli televisivi (nella serie The Riordans) fra il 1978 e il 1979, debutta al cinema con una patrocina in The Outsider, tratto dall’omonimo romanzo di Colin Leinster, e in seguito recita nel capolavoro di John Boorman: Excalibur.

Siamo nel 1981 e Gabriel Byrne ha definitivamente trovato la sua strada, equamente divisa fra piccolo e grande schermo.

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Gabriel Byrne in Excalibur
Gabriel Byrne in Excalibur, il suo primo film importante

Dopo altre serie TV - inclusa Bracken, lo spin-off di The Riordans in cui riprende il personaggio di Pat Barry - arrivano i film La fortezza, Gothic, Giulia e Giulia, Il corriere, Crocevia della morte dei fratelli Coen, Cuor di leone, L’ora del tè e Fuga dal mondo dei sogni.

Sul piccolo schermo è protagonista della miniserie Cristoforo Colombo, in cui interpreta il leggendario esploratore, e dà vita a Vittorio Mussolini in Mussolini: The Untold Story, altra miniserie di grande successo accanto a George C. Scott e David Suchet.

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Nel 1993 è il protagonista maschile di Nome in codice: Nina, il remake USA di Nikita con Bridget Fonda.

Gli anni ’90 lo vedono impegnato sul grande schermo con film come Una donna pericolosa, Uno strano scherzo del destino, Piccole donne, Dead Man e naturalmente il suo più grande successo del decennio, I soliti sospetti.

Seguono Frankie delle stelle, L’ultimo dei grandi re, Il senso di Smilla per la neve, Fra odio e amore Crimini invisibili, Nemico pubblico con Will Smith, Stigmate con Patricia Arquette e il thriller soprannaturale End of Days - Giorni contati, accanto ad Arnolds Schwarzenegger. 

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Dopo Canone inverso - Making Love torna sul piccolo schermo con la serie Madigan Men.

Il Nuovo Millennio

È il 2000 e Gabriel Byrne è uno degli attori più apprezzati e ricercati. Recita in Spider, La fiera delle vanità, nel remake di Assault on Precint 13 con Ethan Hawke e Laurence Fishburne, e in molti altri film (Played - Se non giochi muori), Il ponte di San Luis Rey, P.S., Leningrad…

Il suo marchio di fabbrica resta sempre lo stesso: spaziare fra i generi più diversi, accettando ruoli anche inconsueti o rifiutati da altri, per mettersi costantemente alla prova e trasformare ogni nuova interpretazione in una sfida.  Nel 2008 torna sul piccolo schermo nel ruolo del dottor Paul Weston, lo psichiatra di In Treatment, che lo impegna per tre stagioni e gli fa vincere un Golden Globe come migliore attore protagonista.

Nel 2012 accetta un altro ruolo in TV, quello di Tom Dawkins nella miniserie Secret State.

L’anno successivo recita in The Deadly Game - Gioco pericoloso e in Vikings, per poi comparire in Vampire Academy al cinema e in Quirke in TV.

Nel 2015 è sul grande schermo con Segreti di famiglia e The 33, nel 2016 interpreta Papa Gregorio X nella serie Marco Polo.

Seguono No Pay, Nudity, Mad to Be Normal, Lies We Tell, Hereditary: Le radici del male e l’apprezzatissima miniserie Maniac, con Emma Stone, Sally Field e Jonah Hill.

Prima di #War of the Worlds, che lo attrae per la possibilità di interpretare un altro ruolo diverso - quello di un ricercatore che scopre in anticipo che gli alieni attaccheranno la popolazione terrestre senza lasciarle scampo - recita nella serie TV ZeroZeroZero, storia di un carico di cocaina dal Sudamerica all’Europa.

Dopo il ruolo di Bill Ward in War of the Worlds - in arrivo in prima assoluta su FOX - ha già iniziato a girare due film: Death of a Ladies’ Man e Hamlet Revenant.

Vita privata

Ambasciatore per UNICEF dal 2004, Gabriel Byrne è molto impegnato sul fronte sociale e non ha mai abbandonato la sua grande passione, il teatro, dove corre appena gli impegni cinematografici e televisivi glielo consentono.

Si è sposato due volte, nel 1988 con la collega attrice Ellen Barkin (The Fan - Il mito, Seduzione pericolosa), che gli ha dato due figli e, dopo il divorzio nel 1999, si è risposato con Hannah Beth King, produttrice e regista, che gli sta accanto dal 2014.

Cittadino irlandese, vive negli Stati Uniti, dove ha la residenza.

Per girare War of the Worlds è tornato nella sua amata Europa, per la precisione a Liverpool - dov’è stata girata la serie che per la prima volta è ambientata nel Vecchio Continente.

Appuntamento con Gabriel Byrne e War of the Worlds su FOX dal 4 novembre!

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